E mentre tutti gridano allo scandalo riguardo alla boxe femminile olimpica, un altro affare poco chiaro sta passando sotto silenzio.
Alice Bellandi, judoka italiana fresca medaglia d'oro, subito dopo la premiazione si lascia andare candidamente a questa dichiarazione: "Voglio ringraziare Dio perché mi ha detto abbi fede, vai perché oggi è il tuo giorno". Tutti a far finta di nulla, ma le implicazioni sono tali da far aprire quantomeno un'inchiesta sportiva, sempre che non si ravvisino gli estremi della frode.
Allora.
Dio sapeva già il risultato? Beh, ci può stare, è onnisciente, per cui non mi stupirebbe. Ma dirlo alla diretta interessata non altera il risultato della gara? E che facciamo? Siccome il responsabile è un pezzo grosso facciamo finta di nulla? Il CIO è complice o teme ritorsioni? In ogni caso è gravissimo. Ma pure tu, Dio, ma come ti viene di prendere parte così in una gara sportiva? Capisco che le Olimpiadi abbiano un fascino particolare, e che c'è letteratura per cui spesso anche Zeus metteva mano, e anche altro, ma non è che siccome si è sempre fatto poi uno sia giustificato! Capisco anche che l'avversaria era israeliana e figurati, quando c'è da fare un dispettuccio al "popolo eletto" (dalla diaspora in poi) non ti tiri mai indietro, ma lo vedi che alla fine li hai fatti incattivire? Te ne sarai accorto che, ad ogni sgarbo che gli fai. questi fanno una strage di innocenti, no? E che diamine, regolati!
Da ultimo, un appello a tutti gli sportivi, che spesso vedo farsi il segno della croce o alzare il ditino al cielo: beh, non è corretto cercare di alterare il risultato sportivo cercando l'appoggio di Dio. È tipo corrompere gli arbitri, se non peggio.
E poi vi sarete accorti che voi fate questi riti e poi magari perdete, no? Fate brutta figura e nemmeno vi potete fidare. Tipo Ayrton Senna, che diceva di vincere perché in macchina con lui c'era Dio. Che un attimo prima è saltato giù.
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