
Originariamente Scritto da
restodelcarlino
Premessa: non apro la discussione come provocatorio trollesco giullare, ma come "quidam" che chiede un chiarimento.
Per conoscenza e non per provocazione o affini. Si, mi capita di essere "serio".
Parto dal presupposto dogmatico dell'immacolata concezione ("Ineffabilis Deus"-08/12/1854). E lo do per valido.
Questo mi fa nascere due dubbi, che sono il tema, e per i quali chiedo informazioni/chiarimenti. Se esistono e se qualcuno ne abbia.
Ripeto, ancora: non trolleggio e non provoco. Sono interessato alle eventuali risposte per "cultura" personale.
1) La sofferenza di una madre (quale che possa essere), di fronte alla morte di un figlio in seguito ad efferate torture é indicibile.
La sofferenza ed il dolore sono retaggio dell'umanità , susseguenti e per effetto del peccato originale (A proposito del quale, non faccio alcun commento: lo assumo esistente).
La domanda: Non c'é contraddizione tra l'innocenza originaria (e quindi senza la punizione/conseguenza del peccato) e l'indicibile sofferenza di Maria durante la passione e morte del figlio?
2) Postulo (senza alcuna riserva , "distinguo" etc) l'esistenza del biblico Dio creatore. Onnipotenza ed onniscienza ne sono attributi intrinseci. Ai quali si aggiunge la Giustizia e l'Amore per noi. Anche questo, lo assumo senza alcuna riserva, "distinguo" etc. Amore per il peccatore ed ancor più per chi sia giusto, innocente ed immacolato. Non considero il "Figliuol prodigo" come la norma.
La domanda: Non c'é contraddizione tra onniscienza, giustizia, amore ed il fatto che il "Piano divino di Redenzione" preveda l'indicibile sofferenza di un'innocente? Non parlo di Cristo, divino-umano "vittima sacrificale", ma di Maria, il "danno collaterale", in un certo senso (senza alcuna blasfemia o irrisione trolleggiante)
Saro' grato degli eventuali chiarimenti.
Assenza di trollogiullaraggini, garantita.
tenchiù verimocc