
Originariamente Scritto da
axeUgene
appunto, ma sta proprio qui il bug che metto in evidenza:
se Eriprando-Maria si mette con Clotilde non smette di essere la bella persona che è per te, e non si incrina nulla, ordinariamente;
se Gino smette di essere innamorato di te e scopa un'altra - procedendo con il dovuto galateo, beninteso - è una colpa ? quanto avresti diritto di provare rancore, e perché ?
vedi sopra; la sostanza è quella; non ti ama più;
ma, se il rancore prevale e annienta, io ho sempre l'impressione che semplicemente non vi siate mai amati e che si trattava di un comune negozio di prestazione di servizi, magari condito da un po' di romanticismo;
vedi, io capisco benissimo, perché questa è assolutamente la modalità normale e ordinaria;
mi riesce piuttosto difficile da accettare l'idea di una persona che mi abbandona se io sono riuscito a manifestare - provandolo realmente - un sentimento di grande attrazione e stima; se c'è un rimpianto che ho davvero è quello di non aver avuto a suo tempo abbastanza "parole" e presenza a me stesso per comunicare e gratificare con sentimenti autentici;
ma, nella misura in cui ho ricevuto questa cosa a mia volta, per me non c'è possibilità di rinnegare, cancellare, anche perché quell'immagine riflessa diventa il me stesso che sono; chi mai davvero butterebbe nel cesso questa cosa per trombare con un'altra ?
per questo credo che è la consapevolezza dell'acquisto a saldo iniziale a cozzare con la propria identità, che magari evolve;
oh, si capisce, è umano; ci si mette insieme sotto tante spinte, psicologiche, di necessità, pratiche, ecc... uno si setta su quel patto e fatalmente rimuove quella necessità, e magari va avanti decenni; sai quanti ne ho visti ?
poi, a un certo punto s'accende la luce, perché qualcuno risveglia quel bisogno rimosso, ti dà gratis quello che non riesci ad avere sacrificandoti in coppia, perché originariamente eri presa da altro e hai messo da parte;
specularmente, il sentimento di quell'altro è quello del truffato; da un lato privato del servizio, il partner era una fregatura; dall'altro l'umiliazione, nella consapevolezza di aver collaborato alla truffa, come tutte le vittime; era uno stronzo e non l'ho voluto vedere, mi sono accontentata di uno che mi tollerava fino a quando non gli facevo comodo, ma per cui valevo poco; col pre-conscio che ci mette il carico da undici: probabilmente è vero che valgo poco e che spiega perché ti sei tenuto quello, l'inferno;
forse dirò una cazzata, ma mi pare evidente che la svalutazione/incapacità di valorizzare un partner importante a posteriori sia implicitamente l'ammissione umiliante di una propria identità svalutata.