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Discussione: Donne aggressive, uomini senza spessore e vibratori

  1. #196
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da dark lady Visualizza Messaggio
    Beh non è proprio la stessa cosa.
    Se parli della tua migliore amica o del tuo migliore amico parli di un rapporto ancora in essere. Se con il suddetto amico avessi rotto, non avresti delle gran belle parole. Eì una dinamica normale. Quando si incrina un rapporto non è che te ne rimangono dei gran bei ricordi. Qualsiasi sia il rapporto.
    appunto, ma sta proprio qui il bug che metto in evidenza:
    se Eriprando-Maria si mette con Clotilde non smette di essere la bella persona che è per te, e non si incrina nulla, ordinariamente;

    se Gino smette di essere innamorato di te e scopa un'altra - procedendo con il dovuto galateo, beninteso - è una colpa ? quanto avresti diritto di provare rancore, e perché ?
    E soprattutto molto dipende dal motivo per cui finisce una relazione.
    vedi sopra; la sostanza è quella; non ti ama più;
    ma, se il rancore prevale e annienta, io ho sempre l'impressione che semplicemente non vi siate mai amati e che si trattava di un comune negozio di prestazione di servizi, magari condito da un po' di romanticismo;

    Se uno ti molla per un'altra, non sarai mai obiettivo nei suoi confronti, quantomeno finché non ti passa. E se diventi obiettivo, non è che andresti a dire "No ma guarda quella persona te la consiglio". Cioè, io il mio ex lo potrei consigliare solo a qualcuna che mi sta fortemente sulle palle, per dire
    vedi, io capisco benissimo, perché questa è assolutamente la modalità normale e ordinaria;

    mi riesce piuttosto difficile da accettare l'idea di una persona che mi abbandona se io sono riuscito a manifestare - provandolo realmente - un sentimento di grande attrazione e stima; se c'è un rimpianto che ho davvero è quello di non aver avuto a suo tempo abbastanza "parole" e presenza a me stesso per comunicare e gratificare con sentimenti autentici;
    ma, nella misura in cui ho ricevuto questa cosa a mia volta, per me non c'è possibilità di rinnegare, cancellare, anche perché quell'immagine riflessa diventa il me stesso che sono; chi mai davvero butterebbe nel cesso questa cosa per trombare con un'altra ?

    per questo credo che è la consapevolezza dell'acquisto a saldo iniziale a cozzare con la propria identità, che magari evolve;
    oh, si capisce, è umano; ci si mette insieme sotto tante spinte, psicologiche, di necessità, pratiche, ecc... uno si setta su quel patto e fatalmente rimuove quella necessità, e magari va avanti decenni; sai quanti ne ho visti ?

    poi, a un certo punto s'accende la luce, perché qualcuno risveglia quel bisogno rimosso, ti dà gratis quello che non riesci ad avere sacrificandoti in coppia, perché originariamente eri presa da altro e hai messo da parte;
    specularmente, il sentimento di quell'altro è quello del truffato; da un lato privato del servizio, il partner era una fregatura; dall'altro l'umiliazione, nella consapevolezza di aver collaborato alla truffa, come tutte le vittime; era uno stronzo e non l'ho voluto vedere, mi sono accontentata di uno che mi tollerava fino a quando non gli facevo comodo, ma per cui valevo poco; col pre-conscio che ci mette il carico da undici: probabilmente è vero che valgo poco e che spiega perché ti sei tenuto quello, l'inferno;

    forse dirò una cazzata, ma mi pare evidente che la svalutazione/incapacità di valorizzare un partner importante a posteriori sia implicitamente l'ammissione umiliante di una propria identità svalutata.
    c'� del lardo in Garfagnana

  2. #197
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    appunto, ma sta proprio qui il bug che metto in evidenza:
    se Eriprando-Maria si mette con Clotilde non smette di essere la bella persona che è per te, e non si incrina nulla, ordinariamente;

    se Gino smette di essere innamorato di te e scopa un'altra - procedendo con il dovuto galateo, beninteso - è una colpa ? quanto avresti diritto di provare rancore, e perché ?

    vedi sopra; la sostanza è quella; non ti ama più;
    ma, se il rancore prevale e annienta, io ho sempre l'impressione che semplicemente non vi siate mai amati e che si trattava di un comune negozio di prestazione di servizi, magari condito da un po' di romanticismo;



    vedi, io capisco benissimo, perché questa è assolutamente la modalità normale e ordinaria;

    mi riesce piuttosto difficile da accettare l'idea di una persona che mi abbandona se io sono riuscito a manifestare - provandolo realmente - un sentimento di grande attrazione e stima; se c'è un rimpianto che ho davvero è quello di non aver avuto a suo tempo abbastanza "parole" e presenza a me stesso per comunicare e gratificare con sentimenti autentici;
    ma, nella misura in cui ho ricevuto questa cosa a mia volta, per me non c'è possibilità di rinnegare, cancellare, anche perché quell'immagine riflessa diventa il me stesso che sono; chi mai davvero butterebbe nel cesso questa cosa per trombare con un'altra ?

    per questo credo che è la consapevolezza dell'acquisto a saldo iniziale a cozzare con la propria identità, che magari evolve;
    oh, si capisce, è umano; ci si mette insieme sotto tante spinte, psicologiche, di necessità, pratiche, ecc... uno si setta su quel patto e fatalmente rimuove quella necessità, e magari va avanti decenni; sai quanti ne ho visti ?

    poi, a un certo punto s'accende la luce, perché qualcuno risveglia quel bisogno rimosso, ti dà gratis quello che non riesci ad avere sacrificandoti in coppia, perché originariamente eri presa da altro e hai messo da parte;
    specularmente, il sentimento di quell'altro è quello del truffato; da un lato privato del servizio, il partner era una fregatura; dall'altro l'umiliazione, nella consapevolezza di aver collaborato alla truffa, come tutte le vittime; era uno stronzo e non l'ho voluto vedere, mi sono accontentata di uno che mi tollerava fino a quando non gli facevo comodo, ma per cui valevo poco; col pre-conscio che ci mette il carico da undici: probabilmente è vero che valgo poco e che spiega perché ti sei tenuto quello, l'inferno;

    forse dirò una cazzata, ma mi pare evidente che la svalutazione/incapacità di valorizzare un partner importante a posteriori sia implicitamente l'ammissione umiliante di una propria identità svalutata.
    MA non è proprio così secondo me invece.
    E' che il rancore non ti fa vedere lucidamente le cose. Ma ripeto, se scopri che il tuo migliore amico va a raccontare in giro che sei un delinquente, o altre palle su di te, mi spieghi in che modo tu potresti mai pensare di parlare poi bene di lui? Nel momento in cui uno commette una scorrettezza nei tuoi confronti è più che normale che chiudi e che serbi rancore. Ma soprattutto, andresti a consigliare come amico uno che ad una certa prende e ti sputtana?
    Poi magari una volta passato il rancore certe dinamiche vengono meno, ma all'inizio è assolutamente normale che sto rancore vi sia. Soprattutto se la relazione è finita in modo traumatico.
    Io ad esempio ora non ce l'ho più col mio ex, siamo rimasti in rapporti civili. Certo è che comunque non consiglierei la sua compagnia: ha dei pregi innegabili, ma ha problematiche decisamente più grandi. E non lo dico con rancore, ma con consapevolezza. E' una persona piena di problemi psicologici e probabilmente anche con un latente disturbo della personalità. Con tutto il bene che gli voglio, come potrei consigliare a qualcuno di stare con lui?
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  3. #198
    رباني L'avatar di King Kong
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    Ho letto solo gli ultimi passaggi, sorry.
    Però un commento agli ultimi post lo azzardo. Con un aneddoto personale.
    Mi mandano a fare dei lavori a casa dei genitori anziani del mio datore di lavoro, ci vorrà tutta la giornata.
    All'ora di pranzo la signora, gentilissima, mi prepara un piatto in terrazza a tavola con loro.
    Si parla del più e del meno e ad un certo punto mi chiedono quali sono i miei rapporti con la collega XX.
    1) so che la collega é stata a casa loro qualche giorno prima;
    2) l'espressione della signora mi fa intuire che la collega ha dato dei giudizi sul mio conto non proprio positivi e quindi si aspetta un rimpallo.
    Annuso la trappola.
    Mi spertico a parlare ogni bene della mia collega tessendo lodi sul nostro ottimo rapporto e la perfetta armonia sul lavoro.
    Secondo voi cosa avranno raccontato i genitori anziani al mio datore di lavoro?
    A volte mi sento un po' Zbigniew Brzezinski
    Aut hic aut nullubi

  4. #199
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da dark lady Visualizza Messaggio
    MA non è proprio così secondo me invece.
    E' che il rancore non ti fa vedere lucidamente le cose. Ma ripeto, se scopri che il tuo migliore amico va a raccontare in giro che sei un delinquente, o altre palle su di te, mi spieghi in che modo tu potresti mai pensare di parlare poi bene di lui? Nel momento in cui uno commette una scorrettezza nei tuoi confronti è più che normale che chiudi e che serbi rancore. Ma soprattutto, andresti a consigliare come amico uno che ad una certa prende e ti sputtana?
    ma che c'entra questo ? la scorrettezza è una cosa che ovviamente distrugge;

    Poi magari una volta passato il rancore certe dinamiche vengono meno, ma all'inizio è assolutamente normale che sto rancore vi sia. Soprattutto se la relazione è finita in modo traumatico.
    Io ad esempio ora non ce l'ho più col mio ex, siamo rimasti in rapporti civili. Certo è che comunque non consiglierei la sua compagnia: ha dei pregi innegabili, ma ha problematiche decisamente più grandi. E non lo dico con rancore, ma con consapevolezza. E' una persona piena di problemi psicologici e probabilmente anche con un latente disturbo della personalità. Con tutto il bene che gli voglio, come potrei consigliare a qualcuno di stare con lui?
    se è questo che pensi, è ovvio, ma questo è il dito;

    la luna del tutto è che in una relazione la persona dovrebbe gratificarti, e tu gratificare lei: Gina è una gran persona, per questi motivi - che so, analoghi a quelli che ipotizzavo tu attribuissi a Eriberto-Maria - ma poi è finita; succede;

    ma se devo dire che Gina era così così, sto dicendo pure che quei 10 anni con lei li ho vissuti accontentandomi di quel così così; col che mi devo anche porre la domanda: perché mi sono accontentato ? non ho visto l'andazzo ? ho sopportato tanto, e quella mi ha scaricato, come se valessi meno di lei !

    dare risposte è dolorosissimo perché va a smuovere tante cose; per questo il discorso è sempre scabroso; quel rancore, ripeto, è quello tipico di chi si sia fatto truffare, contando di spendere poco per avere chissà che di controllabile e conveniente; ma che non lo vedi ?
    perché gli uomini sono violenti ? perché hanno investito, comprato e quando quella se ne va si sentono defraudati di qualcosa che sentono come una proprietà legittima, un contratto in cui c'è stato un calcolo al ribasso da subito; quella persona non ha nulla di speciale, e nemmeno tu per lei; è svalutante, umiliante;

    se sei stata 20 anni con Brad Pitt o con chi ti pare a te, può pure finire, magari con amarezza, ma se ti piaceva tanto Pitt ti brillano ancora gli occhietti quando ci pensi, malgrado la malinconia; la fine di una storia è nell'ordine delle cose, lo sappiamo tutti;
    mo', fatte salve gravi carognate, se prevale il rancore io direi che il punto è che non c'è mai stato piacere, gioia vera, ma forse un'emulazione adattativa, autosuggestione, ecc...
    magari da giovani si ha poca esperienza per essere presenti e vedere tante cose, ma se hai una relazione bella con una persona che capisci, ti capisce e siete entrambi consapevoli, vi valorizzate, ti sale una botta come quella di un purino d'erba calabrese non è che stai lì a cincischiare, ragionare, recriminare... hai vissuto una cosa super durante una vita che tanto prima o poi finisce; che caxxo volevi di più ?

    ovvio che il sentimento di fregatura ti sale se hai fatto un modico sacrificio contando su un risultato finale che ti è sfuggito, per cui hai speso limitatamente, ma per "avere" nulla, dove però quel limitatamente in realtà pesa tanto, perché va ad riaprire un contenzioso sulla tua identità, i tuoi limiti e l'infelicità di farci i conti.
    c'� del lardo in Garfagnana

  5. #200
    Cosmo-Agonica
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Ma allora scusa, di cosa ti lamenti esattamente? La soluzione, alla fine, visto che uomini e donne parlano lingue differenti, è davvero stare da soli? Vivere separati? Uomini da una parte e donne dall'altra? O esiste ancora uno spazio franco, tra i due universi, dove possa attecchire il dialogo, la condivisione, la mutua accettazione e (diciamola pure la parolona) l'amore?
    In pochi giorni dal suo incipit, l'argomento ha riempito già una dozzina di pagine, segno che tale domanda a una qualche risposta dovrà arrivare.
    Esiste questo spazio franco?
    Questa terra (per ora di nessuno) dell'incomprensione, può essere ri-abitata?
    E se si, come? Con quali paletti delimitarla? Su quali parametri coltivarla affinché porti frutto?
    Io non mi sono lamentata di nulla

    Tu hai attribuito, come sempre, a ciò che ho scritto significato e valenze che non ha.

    Per te chi si esprime e non è conforme a certi tuoi parametri si lamenta.
    Io non sono una persona lamentosa.

  6. #201
    Secondo me, alle volte, basterebbe mettersi nei panni dell'altra persona, cercando di capire come e cosa pensa.
    In che modo vive il rapporto, come lo affronta o cerca di gestirlo.
    Penso che il sentimento che più manca nel rapporto tra una donna ed un uomo sia il rispetto, il rispetto di mettersi al posto dell'altro\a.
    Mettersi alla prova.
    Quello che ci frega è l'egoismo.
    E non è una banalità, a mio avviso, perchè tutti, alla fine, abbiamo ragione.
    Condivisione, rispetto e secondo me ogni rapporto funzionerebbe.
    Se ti rispetto sto bene con te e non condivido niente con qualcuno di diverso da te.
    Sia si tratti di sesso o che si tratti dell'affetto, la voglia di sentirsi vicini.
    Di capire quello che dico o che dici tu.
    Dell'altra gente me ne frego e per me esisti solo tu.
    E' amore?
    Non lo so, è solo stare bene insieme, questo di sicuro.
    "Il mio tempo non è ancora venuto; alcuni nascono postumi"

  7. #202
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    Citazione Originariamente Scritto da Kanyu Visualizza Messaggio
    Secondo me, alle volte, basterebbe mettersi nei panni dell'altra persona, cercando di capire come e cosa pensa.
    In che modo vive il rapporto, come lo affronta o cerca di gestirlo.
    Penso che il sentimento che più manca nel rapporto tra una donna ed un uomo sia il rispetto, il rispetto di mettersi al posto dell'altro\a.
    Mettersi alla prova.
    Quello che ci frega è l'egoismo.
    E non è una banalità, a mio avviso, perchè tutti, alla fine, abbiamo ragione.
    Condivisione, rispetto e secondo me ogni rapporto funzionerebbe.
    Se ti rispetto sto bene con te e non condivido niente con qualcuno di diverso da te.
    Sia si tratti di sesso o che si tratti dell'affetto, la voglia di sentirsi vicini.
    Di capire quello che dico o che dici tu.
    Dell'altra gente me ne frego e per me esisti solo tu.
    E' amore?
    Non lo so, è solo stare bene insieme, questo di sicuro.
    Già ❤️
    -Healthy body, clear mind, peaceful spirit-

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  8. #203
    Cosmo-Agonica
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    Citazione Originariamente Scritto da King Kong Visualizza Messaggio
    Ho letto solo gli ultimi passaggi, sorry.
    Però un commento agli ultimi post lo azzardo. Con un aneddoto personale.
    Mi mandano a fare dei lavori a casa dei genitori anziani del mio datore di lavoro, ci vorrà tutta la giornata.
    All'ora di pranzo la signora, gentilissima, mi prepara un piatto in terrazza a tavola con loro.
    Si parla del più e del meno e ad un certo punto mi chiedono quali sono i miei rapporti con la collega XX.
    1) so che la collega é stata a casa loro qualche giorno prima;
    2) l'espressione della signora mi fa intuire che la collega ha dato dei giudizi sul mio conto non proprio positivi e quindi si aspetta un rimpallo.
    Annuso la trappola.
    Mi spertico a parlare ogni bene della mia collega tessendo lodi sul nostro ottimo rapporto e la perfetta armonia sul lavoro.
    Secondo voi cosa avranno raccontato i genitori anziani al mio datore di lavoro?
    A volte mi sento un po' Zbigniew Brzezinski
    Perché non pensare che il tuo datore di lavoro abbia idee chiare sulla collega?

  9. #204
    Cosmo-Agonica
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    Ad ogni modo, a me non viene proprio in mente di consigliare a qualcuna (finora mai accaduto) un uomo che ho frequentato.
    E mai vorrei che facessero loro con me sta cosa.
    Ognuno per la sua strada e va bene così.

    Dire bene di un ex non fa bene a se stessi, può solo garantire che te ne freghi altamente di rimestare ancora il brodo primordiale.
    Ma poi, tutta sta voglia di sentirsi amici...andiamoci piano, per me esiste finché mi va.
    Non andrei mai ad un matrimonio di un ex.
    Meno ecumenismo, plis

  10. #205
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Citazione Originariamente Scritto da Bauxite Visualizza Messaggio
    Ad ogni modo, a me non viene proprio in mente di consigliare a qualcuna (finora mai accaduto) un uomo che ho frequentato.
    E mai vorrei che facessero loro con me sta cosa.
    Ognuno per la sua strada e va bene così.

    Dire bene di un ex non fa bene a se stessi, può solo garantire che te ne freghi altamente di rimestare ancora il brodo primordiale.
    Ma poi, tutta sta voglia di sentirsi amici...andiamoci piano, per me esiste finché mi va.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  11. #206
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da Kanyu Visualizza Messaggio
    Secondo me, alle volte, basterebbe mettersi nei panni dell'altra persona, cercando di capire come e cosa pensa.
    In che modo vive il rapporto, come lo affronta o cerca di gestirlo.
    Penso che il sentimento che più manca nel rapporto tra una donna ed un uomo sia il rispetto, il rispetto di mettersi al posto dell'altro\a.
    Mettersi alla prova.
    Quello che ci frega è l'egoismo.
    E non è una banalità, a mio avviso, perchè tutti, alla fine, abbiamo ragione.
    Condivisione, rispetto e secondo me ogni rapporto funzionerebbe.
    Se ti rispetto sto bene con te e non condivido niente con qualcuno di diverso da te.
    Sia si tratti di sesso o che si tratti dell'affetto, la voglia di sentirsi vicini.
    Di capire quello che dico o che dici tu.
    Dell'altra gente me ne frego e per me esisti solo tu.
    E' amore?
    Non lo so, è solo stare bene insieme, questo di sicuro.
    sì, ma la motivazione per fare tutto questo ? nel senso di: perché quella persona e non un'altra ?

    tu dici: egoismo; ma è ovvio che qualsiasi cosa facciamo stiamo perseguendo un benessere personale e ci si strumentalizza, per forza;

    io posso pure rispettare provare affetto per una, che magari trova in me un modico conforto perché sono educato, di buon carattere, non chiedo soldi e ho erezioni; poi però arriva una che invece si esalta a stare con me perché magari il mio modo di essere le fa da sponda per una liberazione e quella felicità mi gasa e mi realizza parecchio di più del modico conforto che trova in me quell'altra;
    che succede a questo punto di tutti i buoni propositi ?

    mo' secondo me, visto che gli incontri non si pianificano, ma la realtà si può imparare a vederla, forse un passettino in avanti sarebbe quello di essere coscienti che il modico conforto è una cosa tipo ordigno inesploso nel giardino di casa; pure se non esplode, passi la vita a cagarti sotto o trovi un modo per non pensarci.
    c'� del lardo in Garfagnana

  12. #207
    Cosmo-Agonica
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    E aggiungo che mi ha sempre infastidita la tiritera del:"eh, se non lo vuoi come amico, non gli hai davvero voluto bene quando eravate insieme", "se lo critichi ancora, vuol dire che sei ancora scottata".
    Cazzate.
    Io dico che se un ex ti si accolla e tu lo accetti come tale, non eravate una vera coppia.

    L'incazzatura ha un grande valore se riesce ad essere superata concretamente e individualmente, altrimenti è come accontentarsi ancora e ancora.

    Sono amico/a dei miei ex non è una frase che ha senso.
    Di te stesso/a sei amico?
    Te li fai andare bene come amici per dire che hai fatto lo step evolutivo più alto?

  13. #208
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da Bauxite Visualizza Messaggio
    Ad ogni modo, a me non viene proprio in mente di consigliare a qualcuna (finora mai accaduto) un uomo che ho frequentato.
    E mai vorrei che facessero loro con me sta cosa.
    vedo che sta cosa genera disorientamento io avevo fatto l'esempio di recensire il miglior amico, non consigliare l'ex;

    e lo avevo fatto solo per far risaltare che ordinariamente se ti chiedono di descrivere la personalità di un caro amico sei immediatamente in grado di indicarne i pregi importanti - altrimenti non sarebbe un caro amico;

    non è in qualche modo indicatore di qualcosa di strano che la stessa cosa non si possa fare con un ex, cioè che nel corso di una relazione non si sia elaborata una nozione altrettanto ponderata ?
    mettiamo pure che le cose siano finite, senza vere e imperdonabili carognate: quella persona improvvisamente ha perduto tutte quelle belle qualità perché non ci stai più insieme ? ci devo credere ?
    o forse non le ha mai avute, ma ce la siamo puppata lo stesso, perché di meglio non c'era ?

    ma voi proprio a casa dei ladri dovete veni' a rubba' ? e 'nnamo...
    c'� del lardo in Garfagnana

  14. #209
    Cosmo-Agonica
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    vedo che sta cosa genera disorientamento io avevo fatto l'esempio di recensire il miglior amico, non consigliare l'ex;

    e lo avevo fatto solo per far risaltare che ordinariamente se ti chiedono di descrivere la personalità di un caro amico sei immediatamente in grado di indicarne i pregi importanti - altrimenti non sarebbe un caro amico;

    non è in qualche modo indicatore di qualcosa di strano che la stessa cosa non si possa fare con un ex, cioè che nel corso di una relazione non si sia elaborata una nozione altrettanto ponderata ?
    mettiamo pure che le cose siano finite, senza vere e imperdonabili carognate: quella persona improvvisamente ha perduto tutte quelle belle qualità perché non ci stai più insieme ? ci devo credere ?
    o forse non le ha mai avute, ma ce la siamo puppata lo stesso, perché di meglio non c'era ?

    ma voi proprio a casa dei ladri dovete veni' a rubba' ? e 'nnamo...
    Ma io so dire perfettamente i loro pregi, se vuoi te li elenco.
    Poi però non vuol dire che ascolterei loro parlare delle nuove relazioni.
    Sticazzi.
    Vivano e vadano nel mondo.

    Poi Axe, posto che tu sai tanto e conosci il mondo meglio di noi, o di chi ritieni ne sappia meno di te quindi qualcuno tuo pari sicuramente c'è, se uno partecipa ad una discussione non vuole dire che vuol insegnare a chi già sa tutto
    Sia mai
    Anche perché, parliamoci chiaro, sapere tutto è un bel fardello.
    Ma dicevi che non ci si confrontava...
    Ultima modifica di Bauxite; 08-10-2024 alle 15:06

  15. #210
    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    sì, ma la motivazione per fare tutto questo ? nel senso di: perché quella persona e non un'altra ?

    tu dici: egoismo; ma è ovvio che qualsiasi cosa facciamo stiamo perseguendo un benessere personale e ci si strumentalizza, per forza;

    io posso pure rispettare provare affetto per una, che magari trova in me un modico conforto perché sono educato, di buon carattere, non chiedo soldi e ho erezioni; poi però arriva una che invece si esalta a stare con me perché magari il mio modo di essere le fa da sponda per una liberazione e quella felicità mi gasa e mi realizza parecchio di più del modico conforto che trova in me quell'altra;
    che succede a questo punto di tutti i buoni propositi ?

    mo' secondo me, visto che gli incontri non si pianificano, ma la realtà si può imparare a vederla, forse un passettino in avanti sarebbe quello di essere coscienti che il modico conforto è una cosa tipo ordigno inesploso nel giardino di casa; pure se non esplode, passi la vita a cagarti sotto o trovi un modo per non pensarci.
    Ma scusami, perchè un rapporto deve essere per forza un rapporto di merda?
    Non ho capito, alla fine la risposta del perchè "quella persona e non un'altra" te la sei data tu.
    Io sto con una persona se assieme ci sto bene, altrimenti me ne sto per i cazzi miei e fine.
    Le bombe nel giardino le lascio a chi vuol vivere diversamente.
    "Il mio tempo non è ancora venuto; alcuni nascono postumi"

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