che più
non potrebbe essere.
Cono, per piacere, astieniti dall'apostrofarmi con "Caro".
E spiego.
Mi riporta agli anni del Politecnico. Studiavo "Macchine" con un amico e tornavo a casa ogni sera verso l'una di notte.
Su un angolo di via Vallazze (Loreto/città studi a Milano), ogni sera, incrociavo una matura, truccatissima "Professionista".
Ogni sera, puntualmente, mi apostrofava, con voce resa roca dal fumo: "Ciao, caro". E le rispondevo con un sorriso ed un cenno.
Tutte le sere.
Capisci che il ricordo non é molto lusnghiero per te.
Quindi, astieniti.Grazie.
Mi scuso per l' offetopic.