qui non c'entra la manipolazione;
il punto è che tutti vorremmo essere desiderati e amati per come siamo, nudi, senza benefits fungibili, come il patrimonio, il servizio di assistenza, la tolleranza ai difetti, l'inclinazione a perdonare e subire;
più siamo insicuri nella nudità, cioè non crediamo o non conosciamo un nostro talento o valore, più abbiamo bisogno di compensare con quelle utilità accessorie, ma fungibili, che aumentano il nostro potere e ci illudono di poter comprare l'altro; ma questo è un calcolo suicida, perché, appunto, l'altro si sente "comprato" in quanto bisognoso, cioè svalutato, esattamente come si sente inadeguato chi compra;
se è stato stipulato un patto in questi termini, è una bomba ad orologeria di rancore, perché entrambi sanno che è il loro stato di bisogno ad essere l'attrattiva, in quanto consente un potere;
su questo ci si fa la guerra, ci si umilia a vicenda e chi perde ha il doppio scorno, perché è stato abbandonato persino da un soggetto che aveva individuato come alla propria portata, già al ribasso:
"dopo tutto quello che ho fatto per te, ingrat* !"
"mi hai sposat* solo per i miei soldi!"
"vai, vai... chi ti si piglia, coi tuoi problemi; solo io avevo la pazienza di sopportarti"
e mille altri classici...
ovviamente, uno scambio c'è sempre; ma se si basa sulla scarsa autostima e comunica scarsa stima e comprensione dell'altro, è una condizione frustrante; come dirsi: valgo e vali solo il servizio che ci possiamo offrire, entrambi tungibili; è come non avere identità, non essere riconosciuti.