Grazie Carlino per la tua precisazione. Mi ha permesso di correggere il primo capoverso.![]()
Grazie Carlino per la tua precisazione. Mi ha permesso di correggere il primo capoverso.![]()
Per carità!....sfotticchiavo soltanto il "citazionista approssimativo" da Empoli...
Non c'era nessun errore da correggere: quello che avevi scritto era del tutto corretto: data la difficoltà di digestione dei "Parerga eccetera", é stato pubblicato anche a mozzichi più digeribili![]()
Non sappiamo come ci vedono gli altri. Ma la mia esperienza è che sia molto più importante come ci vede la nostra coscienza, amico Doxa. È ad essa che dobbiamo rendere conto, non all'opinione degli altri. Se siamo in pace con la nostra coscienza, ne traiamo sempre un beneficio enorme.
Al contrario, se per compiacere gli altri siamo costretti ogni giorno a portare delle maschere.....la fatica diventa insopportabile.
amate i vostri nemici
La tua domanda tocca tanti aspetti della psicologia e dell’identità. Infatti, l’identità, il “sé”, è un misto complesso di immagini passate e future. I nostri sé futuri sono sogni di possibilità, ma anche un peso – quando non si realizzano, proviamo rimpianto. È normale e comprensibile.
Queste immagini ci stancano, ma sono anche una strada verso pace interiore. Aiuta riflettere su cosa davvero vogliamo.![]()
Benvenuto tra noi henr.
Il concetto di identità viene studiato dalla psicologia: la psicologia sociale, non è separato da essa.
L'identità è la consapevolezza di sé o coscienza di sé come persona, come entità distinta dalle altre, cioè dagli altri individui.
L’acquisizione dell’identità scaturisce dall’interazione tra fattori psicologici, familiari e sociali.
Gli aspetti biologici, le esperienze personali, l'ambiente di vita famigliare, sociale e culturale, offrono all'individuo la sensazione di essere sempre sé stesso in modo continuativo nel tempo, nonostante le trasformazioni individuali e ambientali.
L’identità non va confusa con la personalità: questa è tendenzialmente stabile nel tempo ed è basata sull’interazione di componenti biologiche, psicologiche e sociali.
Nella fase dell’adolescenza si delinea la propria identità: i ragazzi devono elaborare mentalmente le trasformazioni corporee, cognitive e sociali, per poi emanciparsi dalla famiglia. Ma il processo identitario non si conclude con l’adolescenza. Prosegue nell’età adulta ed è soggetta a continue “revisioni”.
I diversi aspetti dell’immagine di sé formano un sistema coerente e integrato.
Gli studi sull'Identità e quelli sul concetto di Sé condividono lo stesso oggetto di indagine, in quanto entrambi analizzano come una persona risponde alla domanda "chi sono Io?".
Ultima modifica di doxa; 26-10-2024 alle 06:08
Perfetto.
amate i vostri nemici
Non ho qualcosa in particolare da dire.
Credo che la maggior parte di noi, in fondo, abbia una ottima opinione di se stesso/a, anche se ancora più spesso, e soprattutto nei rapporti, c'é chi vorrebbe farci credere che non siamo mai all'altezza, che abbiamo sempre bisogno di lui/lei altrimenti non saremmo nemmeno capaci di infilarci le scarpe da soli.
Poi, vabbeh, anche l'autostima, all'eccesso, crea i suoi problemi. Forse più agli altri che al soggetto in causa.
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Aut hic aut nullubi
Bravo King. Bella la tua foto![]()
La didascalia l'aggiungo io ... tramite Wikimedia.
Hubert Netzer, fontana di Narciso, 1896, gruppo scultoreo in rame in uno dei cortili interni del Palazzo Cecilienhof, adibito in parte a museo e in parte ad hotel e ristorante, Potsdam, Germania.
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Ultima modifica di doxa; 29-10-2024 alle 16:36
Grazie King: è il male del secolo, il narcisismo.
Massimo Recalcati: "La nostra società narcisistica non accetta il rifiuto di una ragazza"
“Il mito del nostro tempo è quello del successo individuale. Si tratta di un nuovo imperativo che rende impossibile l’esperienza del fallimento. Chi corre piano o chi cade è tagliato fuori. Si tratta di un vero e proprio culto della prestazione e del perfettismo. Subire il rifiuto di una ragazza significa riconoscere i propri limiti, che non si può essere tutto né avere tutto."
amate i vostri nemici
In realtà non vedo tutta sta gente che ha un'ottima opinione di se stessa. Magari!
In realtà, soprattutto le donne, spesso hanno un'opinione molto a ribasso di se stesse. E di qui disturbi alimentari, depressioni e tante altre cose.
Anche perché viviamo bombardati da modelli che cerchiamo costantemente di eguagliare, senza riuscirci, e questo provoca frustrazioni.
Se la gente iniziasse a prendere l'abitudine di andare dal terapista come va in palestra, si vivrebbe tutti meglio.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Attenzione ai terapisti psicologi e psichiatri che possono prescrivere farmaci ... molti sono bravissimi nel creare un doppio legame terapeutico per cui non riesci più a fare a meno di loro e creare una dipendenza come ad una droga ... un nuovo cliente fisso fa molto comodo al portafoglio ... con buona pace della propria autostima!![]()
Ultima modifica di gillian; 01-11-2024 alle 11:19
sono modesto e me ne vanto!
Gil
Se la gente iniziasse a prendere la buona abitudine di leggere una pagina di Vangelo al giorno, non avrebbe più problemi con la propria immagine: si sentirebbe amata, profondamente e totalmente, per quello che è: non per quello che gli altri vorrebbero che fosse.
amate i vostri nemici
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