
Originariamente Scritto da
axeUgene
e chi lo mette in dubbio ? è successo a me, perché mai non dovrebbe succedere ad altri ?
poste altre complicanze psicologiche, il problema è che l'immaginario di relazione - e poi coppia/famiglia - a cui siamo educati spinge troppo spesso a valutare partner "convenienti" e ponderati secondo criteri che pongono in secondo piano l'incontro felice in favore di un negoziato che è già sistema di potere;
tanto per fare un esempio, quel periodo di casto fidanzamento - e lo so per esperienza

- che propugni tu, contiene proprio un braccio di ferro in cui si valuta il potere sull'altro: chi è tenuto a distanza facilmente si incaponisce sulla conquista, per poi passare ad altro, ma intanto ha introiettato la nozione di non essere poi così irresistibile per chi lo tiene a distanza; quindi andrà sempre a cercare quel desiderio e riconoscimento gratuito, senza contropartite, altrove;
sospendi l'applauso
io ho scritto che non vediamo i nostri difetti;
ma anche che il più delle volte è assolutamente inutile e dannoso farli presenti, perché quelli sono una corazza necessaria per l'altro, che reagisce generalmente male, visto che si sente indifeso; e pensa che la cosa gli si fa presente perché chi lo critica si gratifica:
tu hai questo difetto, io no;
non a caso c'è gente che studia tanti anni per fare questo lavoro, che viene pagato, perché è faticosissimo rapportarsi in modo corretto e utile ai problemi altrui; non è un hobbyper rilassarsi.