Originariamente Scritto da conogelato
Io:Ahahahah perché voi, scusa, urlate invece senza ritegno?
C'è un pudore naturale, nell'amplesso. Un momento intimo e vero, che appartiene solo alle due persone.
Da Wikipedia:Non sono affatto convinta che il pudore sia qualcosa di naturale ma di qualcosa "d'imposto", frutto della nostra evoluzione e società che si è evoluta in una certa direzione.
"Il pudore, o anche la pudicizia, è un'attitudine dell'individuo dettata da un sentimento di riserbo, discrezione e intimità, che evita di ostentare o esprimere ciò che può contrastare con la morale o i codici sociali. È legato alla relazione con l'altro, regolata da regole di comportamento vigenti in una determinata società e, nel caso della civiltà occidentale, ciò attiene prevalentemente al corpo ed alla sessualità"
La mia osservazione era sul "pudore naturale", ovvero che il pudore sia legato ad un fattore culturale non a qualcosa di naturale.
Non nasce con noi, un bimbo molto piccolo e fino ad una certa età non si vergogna della sua nudità, non si vergogna a toccarsi trastullarselo/a magari davanti a qualcuno, il senso, sentimento del pudore si sviluppa crescendo, attraverso l'educazione e ambiente in cui si cresce.
Anche l'appartarsi per copulare è probabilmente risultato dell'evoluzione della nostra specie, ad esempio per evitare di essere assaliti da bestie feroci.
Penso che in natura ci siano specie animali che non si nascondono dai propri simili quando si accoppiano.
E il senso del pudore non è uguale in tutte le società e tempi.