Voglio condividere con voi il mio flusso di autocoscienza.
Cercando di spiegarmi i miei errori di coppia, e la mia rabbia, ho capito che - vista la mia educazione tradizionalista, contrapposta ad una ambizione e desiderio di rivalsa sociale, invece di cercare di affermarmi IO nel mondo, ad un certo punto ho fatto un passo indietro, mi sono assunta il ruolo di custode del focolare, ed ho fatto di mio marito il mio fallo nel mondo. Ho proiettato su di lui tutte le mie ambizioni, come a volte i genitori fanno con i figli. Ma lui aveva altre idee sulla sua vita, giustamente, ed io sono rimasta col cerino in mano
Boh, dobbiamo fornire altre argomentazioni alla discussione, no ?![]()
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)
Offriamo altri argomenti
Perché si dice delle donne che sono complesse e che gli uomini sono semplici?
Perché non si dice che le donne sono normali e gli uomini rincoglioniti?
cioè tipo questo? Il buon vecchio Harvey?
... ma, ad essere sinceri, alla fine tutti non ne abbiamo uno?
ma il coniglione mai ci sottomette e nemmeno ci incute timore, è solo un grande, simpaticissimo, ottimo amico invisibile...
dà buoni consigli e se è il caso ci aiuta pure...
"Il mio tempo non è ancora venuto; alcuni nascono postumi"
"Il mio tempo non è ancora venuto; alcuni nascono postumi"
perché le donne sono complesse? Difficili? Ostiche?
ps il termine complesso ha forse una connotazione negativa se opposto a semplice?
psps io non trovo che avere a che fare con una donna sia più difficile che avere a che fare con un uomo (anche se l'esperienza personale non fa statistica)
Ultima modifica di Breakthru; 04-12-2024 alle 10:21
Sicuramente certe lo sono.
Almeno per come le conosco io.
Non è che stiamo giocando a braccio di ferro, parlo di esperienze vissute, raccontate, lette.
Credo che i difetti siano una prerogativa "umana" e come sempre siamo uomini (genere umano) e non dei.
Ma non voglio togliere certezze a nessuno.
E' solo il mio punto di vista. Di quello che pensano gli altri mi interessa sino ad un certo punto.
"Il mio tempo non è ancora venuto; alcuni nascono postumi"
E' interessante vedere come gli studi che negli anni vengono fatti smontino progressivamente molti luoghi comuni sulle donne e sugli uomini
Al di là di un'evidente e verificata differenza cerebrale non sempre le differenze comportamentali sono innate, congenite, ma a fronte di un patrimonio che appartiene ad entrambi, maschi e femmine, cambiano le motivazioni per attuare o meno determinati comportamenti
Ad esempio c'è uno studio che ora non riesco a trovare di un'università inglese (spero di aver tempo di ritrovarla nei prossimi giorni) che dimostra che non è vero che le donne siano più empatiche degli uomini
fatte vedere le foto di alcuni volti a uomini e donne per riconoscerne le emozioni le donne vincevano
ma... ma... a fronte di un premio in denaro gli uomini individuavano le emozioni tanto quanto le donne
pure io:
non è così; l'amico invisibile - eventualmente, non necessariamente - autorizza alla prepotenza; cioè, gli dà un limite all'interno del quale il sottomesso si sente a sua volta autorizzato a sottomettere i suoi pari; guarda il carisma maschile del comando, fondato sulla negazione di quella parità; uno scambio da Totò Truffa '62, direiÈ tutto a scalare, l'amico invisibile lo mette nelle chiappe ai vari Cono ed i Coni a noi.![]()
c'� del lardo in Garfagnana
A mio avviso il grande errore che si fa oggi è di continuare a dire "gli uomini sono così" o "le donne sono così". In una narrazione goliardica ovviamente ci sta, ma alla fine, di fatto, siamo tutti persone, ognuna differente dall'altra e ognuna con i propri pregi e difetti.
Mi ha fatto specie durante una cena con le mie colleghe di teatro, quando una ha chiesto alla regista e a sua moglie chi delle due facesse l'uomo. Loro l'hanno guardata allibite, dicendo: "Nessuna fa l'uomo e nessuna fa la donna, siamo semplicemente noi".
A volte bisogna guardare oltre le etichettature e vedere gli altri per quello che sono nel profondo.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
se ragioni in termini di premio/incentivo torni alla radice dicotomica dell'istintivo vs culturale della reificazione del sesso femminile/capacità procreativa;
se pensi le due opzioni come equazioni, l'incentivo "denaro" compensa l'attrattività sessuale;
è per questo che, per quanto odiosa, la reificzione della sessualità femminile è così difficile da sradicare e costrutti linguistici di significante come il dono sono così potenti e subdoli.
c'� del lardo in Garfagnana