Intanto è di ieri un altro articolo scientifico che fa pensare alle parole di Gesù sul fragore del mare e dei flutti.....

L'innalzamento del livello del mare rappresenta una delle minacce più gravi del cambiamento climatico, con conseguenze potenzialmente catastrofiche per le città e le regioni costiere. Secondo un impressionante video della Nasa, dal 1993 a oggi il livello del mare è aumentato di 9 centimetri, un dato allarmante se si considerano gli effetti sulle inondazioni e il rischio di tsunami. Le previsioni dell'IPCC indicano che il mare potrebbe innalzarsi di oltre 1 metro entro la fine del secolo, con stime più pessimistiche che parlano di un incremento fino a 2 metri. Tra i fattori di maggiore preoccupazione vi è lo scioglimento del ghiacciaio Thwaites in Antartide, noto anche come "ghiacciaio dell'Apocalisse". Se dovesse sciogliersi completamente, potrebbe provocare un innalzamento del livello del mare di 65 centimetri, con un effetto a catena che porterebbe a un aumento complessivo di 3,3 metri. Un simile incremento del livello del mare significherebbe la sommersione di vaste aree abitate, il collasso economico di intere regioni e migrazioni di massa verso l'interno. Nei peggiori scenari, si prefigurano conflitti globali per il controllo delle risorse rimaste. Il Mar Mediterraneo, culla di antiche civiltà, potrebbe subire impatti devastanti da questi cambiamenti climatici, con un rischio crescente di eventi estremi che metterebbero a dura prova le infrastrutture costiere e la sicurezza delle popolazioni. Di fronte a queste proiezioni, diventa sempre più urgente adottare misure di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico, investendo nella ricerca, nella protezione ambientale e nella resilienza delle comunità costiere.

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