
Originariamente Scritto da
doxa
Cono, nel primo post ho citato la parola ècloga (va bene anche ègloga) con riferimento alla poesia “bucolica” che celebra la vita pastorale e agreste. Adesso su tale tema ti offro in visione un dipinto allegorico.
Questo dipinto ad olio su tela fu realizzato nel 1890 dal pittore statunitense Kenyon Cox (1856 – 1919). L’opera è titolata “An ecloque” (= Una ecloga), Smithsonian American Art Museum.
E’ una scena agreste con quattro donne in ozio: due sono sedute e raffigurate nude, altre due sono in piedi, affettuosamente vicine, una indossa un bianco “accappatoio” plissettato cinto alla vita, l’altra, ha un abito rosso, disceso fin sotto la zona pubica.
Sulla sinistra si vede un uomo parzialmente nudo che torna dalla caccia insieme al cane. Sorregge una lancia sulle spalle, un panno bianco lo copre in modo trasversale dalla spalla sinistra alla gamba destra.
Torno all’amore…, concetto polisemico con significati, che possono essere concordanti o divergenti.
Cono ma secondo te l’amore è soggettivo od oggettivo ?
La mia opinione. L’amore soggettivo è unilaterale e sbilanciato nel rapporto di coppia, perché basato su aspettative e illusioni. S'accontenta di quel passa il convento pensando che sia il massimo.
Invece l’amore oggettivo è (dovrebbe essere) incondizionato, fondato sulla reciproca stima, sul rispetto, sull’affettività; ha la prerogativa dell’esclusività: sei mia / sei mio; sono tua / sono tuo.
L’amore è il tema prevalente nelle poesie e nei testi delle canzoni.