Risultati da 1 a 14 di 14

Discussione: "Amor vincit omnia"

  1. #1
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    "Amor vincit omnia"

    Il poeta di epoca romana Publio Virgilio Marone, più noto come “Virgilio”, nelle “Bucoliche” (silloge di dieci carmi, detti “eclogae” = poesie scelte, caratterizzati dall’ambientazione agricola e pastorale), dedica la decima ecloga all’amico Cornelio Gallo per consolarlo del suo amore infelice per Licoride, e fra l’altro gli dice: "Omnia vincit amor et nos cedamus amori" = “Tutto vince l'Amore, e noi cediamo all'Amore " (verso 69).

    La locuzione latina ispirò Michelangelo Merisi, detto Caravaggio, per realizzare il dipinto titolato: “Amor vincit omnia”, commissionato dal marchese Vincenzo Giustiniani, che lo pagò 300 scudi.


    Caravaggio, “Amor vincit omnia”, olio su tela, 1602 – 1603, Gemäldegalerie (= Galleria dei dipinti), Berlino.

    Quest’opera raffigura “Amore vincitore” che sorride e guarda verso di noi. E’ nudo, con le gambe aperte, alato. Nella mano destra ha una freccia.

    In terra ci sono una partitura musicale, strumenti musicali, il compasso, la squadra, lo scettro che rimanda alla sovranità del marchese Giustiniani sull’isola di Chio, ceduta dopo l'assedio turco nel 1566; altri oggetti che forse alludono all’interesse del committente per l'astronomia, l'astrologia, ed altro.


    Guardando da vicino lo spartito musicale si vede una lettera V maiuscola. È un’allusione al nome del committente: Vincenzo !



    Come modello per questo dipinto posò il garzone Francesco Boneri, detto “Cecco” che poi si dedicò alla pittura. Fu allievo e, secondo molti, anche amante del Merisi.

    Dal suo maestro apprese, oltre che le tecniche pittoriche, anche l'uso delle armi, ed ebbe denunce per ferimenti vari. Anche Cecco era frequentatore di taverne e sovente usava il pugnale.

  2. #2
    Opinionista L'avatar di follemente
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    Molto bello questo thread, Doxa.

    Mi pare di aver letto che il 7 marzo si apre un'importante mostra del Caravaggio a Palazzo Barberini.
    Tu ne sai di più?
    Ultima modifica di follemente; 02-03-2025 alle 22:03

  3. #3
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    A proposito di amore, vi propongo questo aforisma: “Un uomo si innamora di un corpo e poi scopre che c’è molto di più.

    Una donna s’innamora di un’anima e poi scopre che c’è molto di meno”.

    L’asserto mi sembra che esprima la “verità”. Di solito il maschio vuole una femmina attraente e poi scopre che oltre la bellezza la donna è ricca di sentimenti e di esigenze d’amore che egli non sa soddisfare. Altrettanto vero è l’inverso.

    Un proverbio orientale rileva che “gli uomini s’innamorano con gli occhi, le donne con le orecchie, cioè con l’ascolto”.

    Quando s’instaura la relazione amorosa spesso accade la reciproca delusione.

    Nella relazione uomo – donna ci sono tre livelli di esperienza:

    la sessualità, necessario principio di vitalità;

    l’eros, ossia la scoperta della tenerezza, della passione;

    l’amore, come donazione reciproca: “Il mio amato è mio e io sono del mio amato”, dichiara la donna del “Cantico dei Cantici” (2, 16).



    L’amore non cerca il possesso della persona amata, ma è come un viaggio che si compie in due, complici.

    L’antico filosofo greco Platone nel “Simposio” narra che Diotima di Mantinea, veggente o sacerdotessa, rese edotto il giovane Socrate sulla filosofia dell’Eros.

    Platone aveva una concezione trascendentale dell’amore: bellezza, amore, felicità, sono collegati.

    p. s. Si Lady Folle, ho visto i manifesti: a Roma dal 7 marzo al 6 luglio 2025 le Gallerie Nazionali di Arte Antica, in collaborazione con Galleria Borghese, presentano a Palazzo Barberini "Caravaggio 2025". Saranno esposti numerosi dipinti.

    Può essere l'occasione per un viaggio a Roma con le tue amiche

    Ultima modifica di doxa; 03-03-2025 alle 21:33

  4. #4
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Topic da incorniciare e da lasciare intatto, così come è stato scritto, sulla parete del forum....
    amate i vostri nemici

  5. #5
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    Un’amica mi ha scritto: “Nella relazione amorosa l’unicità non deriva dai dettami della religione cristiana o dai valori sociali, ma è connaturata al sentimento amoroso. Se io amo un uomo voglio essere l’unica per lui, come lui è l’ unico per me.

    L'amore è un patto, l’io e il tu diventa noi e forma unicità.

    Io, invece, ho anche amato due persone contemporaneamente. Ho avuto questa esperienza, ma non era amore profondo per nessuno dei due. Per me significava prendere quello che mi serviva da due uomini. Ciò non ha niente a che fare con l'amore ma molto con l'egoismo. Succede. O almeno così è andata per me.



    A volte è difficile scegliere, facendo la scelta comunque perdo qualcosa. Se si interrompe la relazione primaria si perde la complicità, la progettualità per la vita insieme, ecc.. Se invece si lascia la relazione secondaria si perde la passione.

    Si, 'amare' due persone contemporaneamente è complicato da gestire. Però se si pensa che è difficile riuscire a trovare una persona che riesca a soddisfare ciò che si cerca in una donna o in uomo, allora si diventa indulgenti, specie se si è adolescenti".


    Lasciare entrare nella propria vita un’altra persona può essere il sintomo di insoddisfazione sentimentale della relazione primaria, oppure la voglia di sperimentare e soddisfare il desiderio sessuale con un'altra partner. Può capitare che inconsciamente cerchiamo all’esterno una via di fuga, qualcosa che ci porti via da quel tipo di insoddisfazioni.

    Cono corri a prendere l'aspersorio e spruzza l'acqua benedetta
    Ultima modifica di doxa; 03-03-2025 alle 21:36

  6. #6
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Sono un laico, non posso farlo.

    Se io desidero un'altra persona, diversa da Cona, vuol dire che non amo veramente Cona. L'Amore non ha zone d'ombra. Basta a sé stesso. Il partner o la partner è tutto te stesso. Fa parte di te!
    amate i vostri nemici

  7. #7
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    Cono, nel primo post ho citato la parola ècloga (va bene anche ègloga) con riferimento alla poesia “bucolica” che celebra la vita pastorale e agreste. Adesso su tale tema ti offro in visione un dipinto allegorico.



    Questo dipinto ad olio su tela fu realizzato nel 1890 dal pittore statunitense Kenyon Cox (1856 – 1919). L’opera è titolata “An ecloque” (= Una ecloga), Smithsonian American Art Museum.

    E’ una scena agreste con quattro donne in ozio: due sono sedute e raffigurate nude, altre due sono in piedi, affettuosamente vicine, una indossa un bianco “accappatoio” plissettato cinto alla vita, l’altra, ha un abito rosso, disceso fin sotto la zona pubica.

    Sulla sinistra si vede un uomo parzialmente nudo che torna dalla caccia insieme al cane. Sorregge una lancia sulle spalle, un panno bianco lo copre in modo trasversale dalla spalla sinistra alla gamba destra.

    Torno all’amore…, concetto polisemico con significati, che possono essere concordanti o divergenti.

    Cono ma secondo te l’amore è soggettivo od oggettivo ?

    La mia opinione. L’amore soggettivo è unilaterale e sbilanciato nel rapporto di coppia, perché basato su aspettative e illusioni. S'accontenta di quel passa il convento pensando che sia il massimo.

    Invece l’amore oggettivo è (dovrebbe essere) incondizionato, fondato sulla reciproca stima, sul rispetto, sull’affettività; ha la prerogativa dell’esclusività: sei mia / sei mio; sono tua / sono tuo.

    L’amore è il tema prevalente nelle poesie e nei testi delle canzoni.

  8. #8
    Sovrana di Bellezza L'avatar di ReginaD'Autunno
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    Sono entrambi dei dipinti bellissimi, e pieni di significato che tu illustri sempre con le tue parole! Grazie per queste tue sempre belle proposte Doxa...
    Corteggiata da l'aure e dagli amori, siede sul trono de la siepe ombrosa, bella regina dè fioriti odori, in colorita maestà la rosa CLAUDIO ACHILLINI

    La regina del sud sorgerà nel giudizio. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone (Matteo 12:42)

  9. #9
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    Grazie a te, mia Regina !

    Sei sempre molto gentile.

    Purtroppo abiti lontano, altrimenti ti avrei invitato a partecipare alle escursioni artistiche, archeologiche, paesaggistiche e culturali

  10. #10
    Opinionista L'avatar di Ninag
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    Se si sono versati fiumi d'inchiostro e dipinte migliaia di tele, oltre all'amore raccontato nei film un motivo ci sarà, che sia forse lo spirito che eleva da comuni mortali a esseri umani ricchi di sfaccettature.

  11. #11
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Brava Nina!!!
    amate i vostri nemici

  12. #12
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    Citazione Originariamente Scritto da doxa Visualizza Messaggio
    Cono, nel primo post ho citato la parola ècloga (va bene anche ègloga) con riferimento alla poesia “bucolica” che celebra la vita pastorale e agreste. Adesso su tale tema ti offro in visione un dipinto allegorico.



    Questo dipinto ad olio su tela fu realizzato nel 1890 dal pittore statunitense Kenyon Cox (1856 – 1919). L’opera è titolata “An ecloque” (= Una ecloga), Smithsonian American Art Museum.

    E’ una scena agreste con quattro donne in ozio: due sono sedute e raffigurate nude, altre due sono in piedi, affettuosamente vicine, una indossa un bianco “accappatoio” plissettato cinto alla vita, l’altra, ha un abito rosso, disceso fin sotto la zona pubica.

    Sulla sinistra si vede un uomo parzialmente nudo che torna dalla caccia insieme al cane. Sorregge una lancia sulle spalle, un panno bianco lo copre in modo trasversale dalla spalla sinistra alla gamba destra.

    Torno all’amore…, concetto polisemico con significati, che possono essere concordanti o divergenti.

    Cono ma secondo te l’amore è soggettivo od oggettivo ?

    La mia opinione. L’amore soggettivo è unilaterale e sbilanciato nel rapporto di coppia, perché basato su aspettative e illusioni. S'accontenta di quel passa il convento pensando che sia il massimo.

    Invece l’amore oggettivo è (dovrebbe essere) incondizionato, fondato sulla reciproca stima, sul rispetto, sull’affettività; ha la prerogativa dell’esclusività: sei mia / sei mio; sono tua / sono tuo.

    L’amore è il tema prevalente nelle poesie e nei testi delle canzoni.
    L'Amore muove il mondo, l'Amore ci fa vivere.
    Quando smettiamo di amare, lentamente ci spegniamo. Come una candela.
    amate i vostri nemici

  13. #13
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    Fratel Cono ha scritto

    L'Amore muove il mondo, l'Amore ci fa vivere.
    Quando smettiamo di amare, lentamente ci spegniamo. Come una candela.
    A proposito di candela…, la conosci la storia di Lady Shalott ? Ti racconterò di lei.

    Fammi anche sapere se i sacri testi da te consultati chiariscono la differenza tra la “femme fatale” (donna fatale) e “l’amore fatale”.

    Chi è una donna fatale ? Non pensare subito alla nostra dark lady.

    L'espressione “dark lady” è presente nei sonetti 127 – 154 di William Shakespeare.

    Nell’ambito della letteratura americana e in alcuni film la dark lady è una donna misteriosa, bellissima, inaccessibile. Con il proprio fascino attira l’uomo in vicende intricate e pericolose.

    Da dark lady torniamo alla “femme fatale”. Questa espressione ebbe “la luce” in Francia nel XIX secolo per contrapporre la donna fatale al cosiddetto “angelo del focolare domestico”. Poi fu descritta in racconti e poesie, ma anche rappresentata nei dipinti.

    Chi è una donna fatale ? Per esempio la tua famigerata antenata Eva, che visse nel Paradiso terrestre. Fu una donna attraente e seducente. Usò il suo fascino per irretire il suo compagno, Adamo, e condurlo alla rovina.




    Prima di lei ci fu il mito di Lilith, ammaliante demone femminile, originata dalla religione mesopotamica, poi introdotta nei primi culti di quella ebraica.

    Nella Genesi il passo che narra la nascita e ribellione di Lilith fu omesso. Fu la prima donna di Adamo.

    Nel primo libro della Genesi c’è scritto: “Dio creò l’uomo a sua immagine, a immagine di Dio lo creò, maschio e femmina li creò”. Questo passo sembra far intendere che Dio creò nel contempo sia l’uomo sia la donna.

    La creazione di Eva è solo nel secondo libro della Genesi e le parole sembrano far riferimento all’esistenza di un’altra donna oltre alla stessa Eva.

    Nel momento in cui Adamo vede Eva (2, 22-25) esclama: "questa volta è osso delle mie ossa e carne della mia carne!”.

    Nella religione ebraica Lilith è la prima moglie di Adamo che fugge dal marito perché non aveva gli stessi diritti dell’uomo.

    Nel XIX secolo, durante le lotte per l’emancipazione femminile, fu scelta come simbolo della libertà delle donne.

  14. #14
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Secondo me la differenza è questa: l'amore fatale ti costruisce la vita, la donna fatale te la distrugge.
    L'uomo retto sa distinguere l'uno dall'altra.
    amate i vostri nemici

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