Fratel Cono ha scritto
A proposito di candela…, la conosci la storia di Lady Shalott ? Ti racconterò di lei.L'Amore muove il mondo, l'Amore ci fa vivere.
Quando smettiamo di amare, lentamente ci spegniamo. Come una candela.
Fammi anche sapere se i sacri testi da te consultati chiariscono la differenza tra la “femme fatale” (donna fatale) e “l’amore fatale”.
Chi è una donna fatale ? Non pensare subito alla nostra dark lady.
L'espressione “dark lady” è presente nei sonetti 127 – 154 di William Shakespeare.
Nell’ambito della letteratura americana e in alcuni film la dark lady è una donna misteriosa, bellissima, inaccessibile. Con il proprio fascino attira l’uomo in vicende intricate e pericolose.
Da dark lady torniamo alla “femme fatale”. Questa espressione ebbe “la luce” in Francia nel XIX secolo per contrapporre la donna fatale al cosiddetto “angelo del focolare domestico”. Poi fu descritta in racconti e poesie, ma anche rappresentata nei dipinti.
Chi è una donna fatale ? Per esempio la tua famigerata antenata Eva, che visse nel Paradiso terrestre. Fu una donna attraente e seducente. Usò il suo fascino per irretire il suo compagno, Adamo, e condurlo alla rovina.
Prima di lei ci fu il mito di Lilith, ammaliante demone femminile, originata dalla religione mesopotamica, poi introdotta nei primi culti di quella ebraica.
Nella Genesi il passo che narra la nascita e ribellione di Lilith fu omesso. Fu la prima donna di Adamo.
Nel primo libro della Genesi c’è scritto: “Dio creò l’uomo a sua immagine, a immagine di Dio lo creò, maschio e femmina li creò”. Questo passo sembra far intendere che Dio creò nel contempo sia l’uomo sia la donna.
La creazione di Eva è solo nel secondo libro della Genesi e le parole sembrano far riferimento all’esistenza di un’altra donna oltre alla stessa Eva.
Nel momento in cui Adamo vede Eva (2, 22-25) esclama: "questa volta è osso delle mie ossa e carne della mia carne!”.
Nella religione ebraica Lilith è la prima moglie di Adamo che fugge dal marito perché non aveva gli stessi diritti dell’uomo.
Nel XIX secolo, durante le lotte per l’emancipazione femminile, fu scelta come simbolo della libertà delle donne.