cerco di rispondere in breve, ma ti prego di non partire per la tangente con altri temi:
le democrazie si fondano sul consenso libero; questo perché i ceti dirigenti hanno fiducia di restare tali, potendo promettere un miglioramento delle condizioni dei ceti subalterni, senza rinunciare ai propri privilegi; questo avviene tipicamente con l'istruzione, la produzione e il commercio, che promuovono i subalterni in un arricchimento generale; è un gioco a somma maggiore di 0, che stempera i conflitti e necessita generalmente della pace, per svilupparsi e commerciare;
le dittature, al contrario, sono tali perché il consenso non è stabile e spontaneo; i ceti dirigenti si sentono minacciati dalla domanda di miglioramento e ascesa sociale dei subalterni, perché non possono offrire dinamiche interne di sviluppo senza perdere privilegi; tipicamente, nel caso di rendita, la terra, il petrolio, ecc...
quindi, per consolidare il consenso interno, promettono una predazione imperialista e coloniale netta, cioè fanno guerre invece di commerciare, e hanno bisogno di nemici; le dittature sono un gioco a somma 0, quello che guadagna uno, perde l'altro, e di solito è un all-in estremo, si perde tutto e quindi non c'è convenienza a fermarsi; un criminale su cui pesi già il massimo della pena non negozia, né si arrende e continua finché può;
ho semplificato molto, ma solo per dare indicazioni di sistema.







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