Lady Bauxite nel topic dedicato all’Art Nouveau mi ha comunicato che
Grazie Baux, nei prossimi giorni sarò a Milano. Se nel capoluogo lombardo non mi dirottano verso altre mete andrò a “Palazzo Reale” (è sul lato destro guardando il duomo). La mostra è titolata: “Art Déco. Il trionfo della modernità”, visitabile fino al 29 giugno.a Milano a breve sarà allestita una mostra sull'Art Déco.
Differenze e caratteristiche tra Art Nouveau, il Liberty Italiano e l’Art Déco: sono tre stili artistici e architettonici distinti.
Ognuno di questi stili ha lasciato un'impronta significativa nell'arte, l'architettura e il design, contribuendo a definire l'estetica di diverse epoche e territori.
L'Art Nouveau è caratterizzata da forme sinuose e ispirazione naturalistica;
il Liberty Italiano (variante dell’Art Nouveau) è noto anche come stile floreale, ha forme sinuose e dettagli decorativi ispirati alla flora e alla fauna;
l’Art Déco venne ideata nel 1910 dallo stilista francese Paul Poiret e sviluppata come risposta all’Art Nouveau.
Lo stile Déco è caratterizzato da forme lineari, simmetriche, geometriche e da motivi esotici. I colori prevalenti: bianco, nero, rosso, oro.
Nella fase iniziale l’Art Déco ebbe successo nelle arti decorative con l’aiuto del design di oggetti e arredi, l’utilizzo di nuovi materiali come l’alluminio, l’ottone l’acciaio inossidabile, la lacca, il vetro colorato, il legno intarsiato usato nei mobili.
Nell’ambito dell’architettura, molti cinema, edifici pubblici, stazioni ferroviarie e residenze private vengono realizzati in quegli anni con caratteristiche tipiche di questo linguaggio artistico.
Ma la parabola creativa dello stile Déco si concluse in pochi anni in Europa. Continuò negli Stati Uniti fino agli anni ’30 dello scorso secolo.
Cento anni fa, nella primavera del 1925, a Parigi ci fu la “Exposition des arts décoratifs et industriels modernes”: dall’abbreviazione delle parole “arts décoratifs” deriva “Art Dèco”, detto anche “decò”.
La mostra milanese racconta le origini, gli sviluppi e i trionfi del Dèco italiano, confrontato con esempi francesi, austriaci e germanici.
Giovanni Ponti (detto Gio Ponti), architetto e designer: “Domitilla sulle corde”, suo il disegno preparatorio per decorare questo piatto di porcellana. Museo Richard Ginori della manifattura di Doccia: è una zona nel Comune di Sesto Fiorentino (prov. di Firenze).