Ti ringrazio per la tua generosa offerta, che esprime anche un carattere incline alla pietà.
Io credo di aver ricevuto da Dio già molti doni, connessi alla conoscenza della sua Parola.
Se la sofferenza che sopporto, legata all'insoddisfazione per la mia vita da un punto di vista umano e al fatto che sono circondato da un mondo deludente, per i comportamenti umani sbagliati, influenzati dai demoni, è necessaria per il piano salvifico di Dio, sarebbe sciocco chiedere di ridurre la sofferenza.
Se la sofferenza diventa insopportabile, io stesso sono in grado di pregare.
Potrebbe essere utile unire alle tue preghiere un'ulteriore preghiera di lode a Dio a mio nome, per tutto ciò che di buono ha fatto e continua a fare per l'umanità. Io, per la mia insoddisfazione e il mio conflitto con i demoni, che condanno in continuazione, non riesco a esprimere questa preghiera di lode, anche se questa che scrivo è già una testimonianza pubblica dell'apprezzamento di ciò che ha fatto e sta facendo Dio.
Questo apprezzamento dovrebbe essere ribadito ogni giorno privatamente, se possibile e se uno se la sente.
Io, al momento, non ho timore di essere indotto in tentazione dai demoni, come è il tuo caso, ma sono in conflitto con essi, come ti ho detto. Abbiamo necessità diverse.
Se vuoi unire una mia preghiera di lode a Dio, unendola alle tue, puoi farlo anche con il nome Arcobaleno, che certamente non è sconosciuto a Dio, come non è sconosciuto il tuo.
Fate l'amore, non la guerra.
Lavorare tutti, lavorare meno.
Va bene, recitiamo insieme questo Salmo....
Signore, tu mi scruti e mi conosci,
Tu sai quando seggo e quando mi alzo.
Penetri da lontano i miei pensieri,
mi scruti quando cammino e quando riposo.
Ti sono note tutte le mie vie;
la mia parola non è ancora sulla lingua
e tu, Signore, già la conosci tutta.
Alle spalle e di fronte mi circondi
e poni su di me la tua mano.
Stupenda per me la tua saggezza,
troppo alta, e io non la comprendo.
Dove andare lontano dal tuo spirito,
dove fuggire dalla tua presenza?
Se salgo in cielo, là tu sei,
se scendo negli inferi, eccoti.
Se prendo le ali dell'aurora
per abitare all'estremità del mare,
anche là mi guida la tua mano
e mi afferra la tua destra. Se dico: «Almeno l'oscurità mi copra
e intorno a me sia la notte»;
nemmeno le tenebre per te sono oscure,
e la notte è chiara come il giorno;
per te le tenebre sono come luce.
Sei tu che hai creato le mie viscere
e mi hai tessuto nel seno di mia madre.
Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio;
sono stupende le tue opere,
tu mi conosci fino in fondo.
Non ti erano nascoste le mie ossa
quando venivo formato nel segreto,
intessuto nelle profondità della terra.
Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi
e tutto era scritto nel tuo libro;
i miei giorni erano fissati,
quando ancora non ne esisteva uno.
Quanto profondi per me i tuoi pensieri,
quanto grande il loro numero, o Dio;
se li conto sono più della sabbia,
se li credo finiti, con te sono ancora.
Salmo 138
amate i vostri nemici
25
La preghiera quotidiana può trasformare gli errori in vittoria — Se qualcuno che ha una comunione quotidiana con Dio esce dal sentiero retto volontariamente, non per aver peccato, ma come conseguenza dall’aver distolto lo sguardo da Gesù, tuttavia il fatto che egli abbia fatto un errore, non lo rende meno caro al cuore di Dio, perché quando il credente prende coscienza della sua imperfezione, ritorna a fissare il suo sguardo su Gesù. Egli è consapevole di essere in comunione con il Salvatore. E quando si riprende dal suo errore, non camminerà più di malumore, lamentandosi di Dio, ma trasformerà l’errore in una vittoria. Egli imparerà una lezione dagli insegnamenti del Maestro e farà più attenzione, per non essere ingannato nuovamente. — Review and Herald, May 12, 1896
Cristo è l’intercessore tra noi e Dio - Sì, Cristo è diventato il canale della preghiera tra l’uomo e Dio. Egli è diventato anche il canale di benedizione tra Dio e l’uomo. Ha unito la divinità con l’umanità. Gli uomini dovrebbero cooperare con Lui per la salvezza delle loro anime e fare perseveranti e ferventi sforzi per salvare coloro che stanno per morire. — Testimonies for the Church, vol. 8, 178
Come il Sommo sacerdote spargeva il sangue caldo sul propiziatorio, mentre l’incenso profumato come nuvola saliva a Dio, allo stesso modo mentre noi confessiamo i nostri peccati e imploriamo l’efficacia dell’espiazione del sangue di Cristo, le nostre preghiere fragranti ascendono al cielo, insieme ai meriti del nostro Salvatore. Nonostante la nostra indegnità, non dobbiamo dimenticare che c’è un Dio che può togliere i peccati e che è disposto e desideroso di salvare il peccatore. Con il Suo sangue ha pagato il prezzo per tutti i malfattori. Ogni peccato che è stato riconosciuto davanti a Dio con cuore contrito, Lui lo rimuoverà. L’Eterno dice: - Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve; anche se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana. - (Isaia 1:18) — Review and Herald, September 29, 1896
La preghiera non ha alcun valore, se nel cuore c’è iniquità — "La grazia salvifica di Dio è apparsa a tutti gli uomini e ci insegna a rinunziare all’empietà e alle mondane concupiscenze, perché viviamo nella presente età saggiamente, giustamente e piamente." (Tito 2:11,12) Cristo dice: "Voi dunque siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro, che è nei cieli." (Matteo 4:48) A cosa servono le vostre preghiere, se nel vostro cuore alberga l’iniquità? A meno che facciate un profondo cambiamento e accettiate i rimproveri del Signore, altrimenti anche voi vi stancherete del rimprovero e come fecero gli Israeliti, apostaterete. Alcuni di voi riconoscono il rimprovero, ma non lo accettano col cuore. Continuano come prima e sono meno suscettibili all’influsso dello Spirito di Dio, diventando sempre più ciechi, senza autocontrollo, senza saggezza, senza forza, senza zelo, senza l’esercizio spirituale, e se non si convertono, perderanno completamente la loro unione con Dio. Quando sono arrivati i rimproveri, non hanno fatto un cambiamento decisivo nella propria vita, perché non hanno visto i propri difetti di carattere e il grande contrasto tra la loro vita e la vita di Cristo. Era loro abitudine mettersi in una posizione, dove non avrebbero perso completamente la fiducia dei loro fratelli. — Testimonies for the Church, vol. 4, 332
Fate l'amore, non la guerra.
Lavorare tutti, lavorare meno.
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La preghiera non rimpiazza il posto dell’obbedienza — Dio ha legato le sue promesse a condizioni e doveri ben precisi, che la preghiera non può assolutamente sostituire: «Se voi mi amate», conclude Cristo, «osserverete i miei comandamenti... Chi ha i miei comandamenti e li osserva, quello mi ama; e chi mi ama sarà amato dal Padre mio, e io l’amerò e mi manifesterò a lui.» Giovanni 14:15,21. Chi presenta le sue suppliche a Dio appellandosi alle sue promesse, senza adempiere le condizioni relative, non fa che insultare Geova. Invoca il nome di Cristo quale autorità e garante dell’adempimento delle sue promesse, ma non fa niente che dimostri vera fede in Cristo e amore per lui! Molti si giocano la possibilità di essere accettati dal Padre. Occorre che esaminiamo con cura su quali basi si fonda la fede, con cui ci avviciniamo a Dio. Se siamo disobbedienti, presentiamo, per così dire, al Signore una cambiale da pagare, senza che abbiamo assolto le condizioni, che la renderebbero esigibile. Ricordiamo a Dio le sue promesse, chiedendogli di adempierle, ma se lo facesse, disonorerebbe il proprio nome! La sua promessa è: «Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quel che volete e vi sarà fatto.» Giovanni 15:7. E Giovanni dichiara: «E da questo sappiamo che l’abbiamo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. Chi dice: - Io l’ho conosciuto -, e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo, e la verità non è in lui; ma chi osserva la sua parola, l’amor di Dio è in lui veramente compiuto» 1 Giovanni 2:3-5. — Christ’s Object Lessons,143,144
Dobbiamo credere che Dio ci ascolti e poi vivere le nostre preghiere. — I giovani e i bambini possono rivolgersi a Gesù, affidandogli le loro preoccupazioni e le loro incertezze, confidando nel fatto che lui prenderà in considerazione le loro richieste e offrirà loro ciò di cui hanno bisogno. Siate sinceri e decisi. Credete alle promesse di Dio, senza dubitare. Non pensate di dover provare emozioni particolari, perché il Signore vi possa rispondere. Non restringete il suo campo d’azione, quando presentate le vostre richieste. Fidatevi, piuttosto, della sua parola e lasciate che sia lui a occuparsi della situazione. Siate certi che ascolterà le vostre preghiere. Egli vi risponderà nei momenti e nei modi che riterrà più opportuni. Esprimete le vostre preghiere, siate umili e proseguite con perseveranza. — Messages to Young People, 123
Pregate per la grazia e resisterete alla tentazione — Nella vita quotidiana s’incontrano varie sorprese, delusioni e tentazioni. Cosa dice la Parola a questo proposito? “Sottomettetevi dunque a Dio, resistete al diavolo ed egli fuggirà da voi. Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi. . . Uno dovrebbe piuttosto aggrapparsi alla mia forza, per fare pace con me, sì, per fare pace con me.” Guardate a Gesù in ogni momento e in ogni luogo, offrendo una preghiera silenziosa con sincerità di cuore, affinché possiate imparare come fare la Sua volontà. Nel momento in cui il nemico vi tenta, lo Spirito Santo interviene in vostra difesa. Quando perdiamo la pazienza, l’autocontrollo o siamo in procinto di cedere, è il momento di chiedere soccorso divino, pregando: “Aiutami, o Dio, a resistere alla tentazione; togli dal mio cuore ogni amarezza e il male. Dammi la Tua mansuetudine, la Tua umiltà, la Tua longanimità e il Tuo amore. Non permettere che io disonori il mio Redentore, a motivo di mia moglie, dei miei figli e dei miei fratelli e sorelle nella fede. Aiutami a essere gentile, pietoso, misericordioso; insegnami a perdonare. Insegnami a testimoniare il carattere di Cristo agli altri.” — Adventist Home, 214, 215
Conosciamo bene i pericoli e le tentazioni che affliggono i giovani attualmente, e non sono pochi ... Viviamo in un’epoca in cui, per resistere al male, è necessario essere costantemente vigilanti, mediante la preghiera. La preziosa Parola di Dio è la norma per i giovani, che vogliono essere fedeli al Re del cielo. Aiutateli nello studio delle Scritture. Fate in modo che s’impegnino a imparare dei testi a memoria, al fine di acquisire una conoscenza di ciò che il Signore ha detto. Quando si trovano nella prova, aprano la Parola di Dio davanti a loro e imparino a cercare il Signore con cuore umile, con fede, per acquisire saggezza, per ricevere forza e trovare la strada sulla quale devono camminare. — The Youth’s Instructor, August 3, 1887
Istruite i nostri giovani a lottare contro ogni abitudine, che possa allontanare l’anima dal dovere e dalla devozione. Essi devono stabilire delle ore di preghiera, senza trascurarle. Se smettono di lottare contro le cattive abitudini, che avevano prima di conoscere Cristo, molto presto saranno vittime degli inganni satanici. Ma se si armano con la Parola di Dio, se la custodiscono nel cuore e nella mente, allora usciranno indenni da tutti gli assalti dei nemici di Dio o dell’uomo. — My Life Today, 3l5
Fate l'amore, non la guerra.
Lavorare tutti, lavorare meno.
Io, negli scatti d'ira o quando sto per perdere la pazienza, invoco sempre automaticamente la Beata Vergine. E ne ricavo pace.
Te che rapporto hai con la Madre di Dio, amico Arcobaleno?
amate i vostri nemici
Attualmente nessuno. Da ragazzino la pregai per un nodulo che mi era comparso sotto il capezzolo sinistro. La pregai molto, per un tempo non troppo lungo, e ottenni la guarigione. All'epoca temevo molto gli interventi chirurgici.
Ora, in caso di necessità, mi rivolgo direttamente a Dio.
Comunque, io la ritengo reincarnata. Non so se ci sia una parte di noi che ha vita celeste. Se così non fosse, o le sue apparizioni sono false o non si è ancora reincarnata, cosa poco probabile, perché è previsto che sia guidata verso la verità dal Cristo del secondo avvento. E io questo ritengo di averlo già fatto, ottenendo ciò che ho ottenuto dai capi religiosi: essere rinnegato.
Fate l'amore, non la guerra.
Lavorare tutti, lavorare meno.
Fatta la grazia....gabbato lo santo: ho capito![]()
amate i vostri nemici
No, non hai capito. Grazie alle conoscenze successive alle quali ho avuto la possibilità di accedere, il mio culto è cambiato.
Mentre invece il tuo culto, quello dei Papi santi subito e degli altri capi religiosi è rimasto invariato, nonostante vi sia stata fornita abbondante conoscenza. Chi è in errore? Gli inviati divini, che portano novità, i profeti, che non portano profezie tranquillizzanti o chi non ascolta la Parola di Dio, successiva a quella ricevuta in gioventù?
Nelle mie discussioni la risposta divina a questa domanda è chiarissima. I rinnegatori degli inviati divini e, peggio, chi li condanna, li perseguita e addirittura li uccide è detestato da Dio e non può che ricevere ricompense simili a quelle ricevute dagli ebrei fino ai giorni nostri. No alle cariatidi della fede!
Fate l'amore, non la guerra.
Lavorare tutti, lavorare meno.
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Il Signore sa quello che ci conviene — L’uomo è peccatore e anche se le sue richieste provengono da un cuore sincero, non sempre sono positive per se stesso o per glorificare Dio. Tuttavia, il Signore ascolta ogni preghiera, anche se non tutte ricevono una risposta immediata. Egli ci elargisce le cose che sono per il nostro bene, le cose che lo glorificano. Se potessimo apprezzare il piano di Dio, quando ci invia le sue benedizioni, vedremmo chiaramente che Lui sa ciò che è bene per noi e che le nostre preghiere ottengono risposta. Non ci darebbe mai qualcosa di pregiudizievole o che non sarebbe bene per noi, ma la benedizione di cui abbiamo bisogno. Anche se non riceviamo una risposta immediata alle nostre preghiere, dobbiamo avere una fede viva e non permettere che lo sconforto la ostacoli, perché questo ci separa da Dio. Se la nostra fede vacilla, non otterremo nulla da Lui. La nostra fiducia in Dio deve essere ferma, e quando avremo bisogno della sua benedizione, essa cadrà su di noi come la pioggia. — Testimonies for the Church, vol. 1, 120, 121
Ferventi e perseveranti nella preghiera — Dio non dice: - Chiedete una volta e riceverete. - Anzi, ci invita a chiedere e a perseverare instancabilmente nella preghiera. La persistenza nell’orazione induce il supplicante ad un fervore più intenso ed accresce in lui il desiderio di ricevere quello che chiede. Alla tomba di Lazzaro Gesù disse a Marta: «Se credi, tu vedrai la gloria di Dio.» Giovanni 11:40. Purtroppo molti hanno una fede morta, che gli impedisce di vedere la potenza divina. La loro debolezza è il risultato dell’incredulità. Preferiscono confidare più nelle proprie capacità che nell’aiuto di Dio, vogliono essere in prima persona gli artefici del proprio destino, fanno piani e riflettono molto, ma pregano poco e nutrono ben poca fiducia in Dio. S’illudono di avere fede, ma è solo l’impulso di un momento. Non rendendosi conto del proprio bisogno né della disponibilità di Dio a dare quel che chiedono, non perseverano nel presentare le loro suppliche al Signore. Le nostre preghiere devono essere ardenti e perseveranti, come quella dell’amico della parabola, che in piena notte andò a chiedere del pane in prestito. Quanto maggiore sarà il fervore e la costanza con cui preghiamo, tanto più intima diverrà la nostra comunione spirituale con Cristo. Cresceranno le benedizioni, perché è cresciuta la nostra fede. Il nostro compito è quello di pregare, credere, vegliare. Vegliate e orate e collaborate con colui che esaudisce le nostre preghiere, e tenete presente che «noi siamo collaboratori di Dio.» 1 Corinti 3:9
La Preghiera sincera ha un grande valore — La preghiera che sgorga da un cuore sincero e credente è la preghiera più efficace e attiva, e può molto. Dio non sempre risponde alle nostre preghiere come ci aspettiamo, perché noi non chiediamo quello che più ci conviene; tuttavia, nel suo infinito amore e saggezza, il Signore ci dà quello che più necessitiamo. — Testimonies for the Church, vol. 4, 531
Non lasciamo la mano di Dio — Chiesi all’angelo perché non ci fosse più fede e potenza in Israele. Egli mi rispose: - Avete lasciato troppo presto il braccio del Signore. Portate le vostre richieste al trono e attendete con fede. Le promesse sono sicure. Credete di ricevere le cose che chiedete e le otterrete. Poi mi fu indicato l’esempio di Elia. Il profeta era soggetto alle nostre stesse passioni, ma non smise di pregare. La sua fede resistette al di là delle difficoltà. Sette volte pregò il Signore e alla fine vide la nuvola. Capii che avevamo dubitato delle promesse sicure e afflitto il Salvatore con la nostra mancanza di fede. L’angelo disse: - Indossa l’armatura e soprattutto prendi lo scudo della fede, perché esso ti proteggerà il cuore e la vita stessa dalle frecce infuocate del male. - Se il nemico può riuscire a distogliere da Gesù gli sguardi degli scoraggiati e focalizzarli verso loro stessi e la propria indegnità, invece di contemplare i meriti del Salvatore, il suo amore e la sua grande misericordia, si impadronirà dello scudo della fede e raggiungerà i suoi obiettivi, ed essi saranno esposti a forti tentazioni. I più deboli devono quindi rivolgersi a Gesù e credere in lui, così potranno esercitare la loro fede. — Early Writings 73
Ultima modifica di Arcobaleno; 29-04-2025 alle 20:08
Fate l'amore, non la guerra.
Lavorare tutti, lavorare meno.
Talvolta Arcobaleno, gli uomini fanno accurate predizioni basate sulla loro propria interpretazione di esistenti tendenze e circostanze, ma spesso le loro predizioni sono errate. Questo avviene perché l’evidenza disponibile è indebitamente valutata o non è sufficiente per fare una fidata predizione. In contrasto, le profezie bibliche provengono da una fonte infallibile. L’apostolo Pietro scrisse: “Nessuna profezia della Scrittura sorge da privata interpretazione. Poiché la profezia non fu mai recata dalla volontà dell’uomo, ma degli uomini parlarono da parte di Dio mentre erano sospinti dallo Spirito Santo”.
2 Pietro, 1:20, 21.
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Preghiera e vigilanza costanti — Quando con fervore e intensità il credente esprime una preghiera a Dio - Gesù Cristo è l’unico nome sotto il cielo, mediante il quale possiamo essere salvati -, in questa intensità e fervore c’è la promessa di Dio, che ci assicura che Lui sta per rispondere alla nostra preghiera molto più abbondantemente di quello che chiediamo o comprendiamo. Non dobbiamo solo pregare nel nome di Gesù, ma chiedere pure l’intervento dello Spirito Santo. Questo spiega il passaggio biblico, che dice che lo Spirito intercede per i santi con sospiri ineffabili. Le petizioni devono essere offerte con fede fervente per giungere al propiziatorio. Persistiamo instancabilmente nella preghiera. Il Signore non dice: - Pregate una volta, e io vi risponderò. - La Sua parola è: - Pregate, siate costanti nella preghiera, credendo che riceverete quello che avete chiesto, ed io vi risponderò. — The Gospel Herald, May 28, 1902
Pregare con fervore e sincerità — Abbiamo bisogno di pregare: preghiera diligentissima, ferventissima, agonizzante; una preghiera come quella che offrì Davide, quando esclamò: - Come la cerva anela ai rivi delle acque, così l’anima mia anela a te, o DIO! - (Salmo 42:1)
“Ecco, io desidero ardentemente i tuoi comandamenti; vivificami nella tua giustizia.” (Salmo 119:40) “Io desidero ardentemente la tua salvezza, o Eterno, e la tua legge è la mia gioia.” (Salmo 119:174) “L’anima mia anela e si strugge per i cortili dell’Eterno; il mio cuore e la mia carne mandano grida di gioia al Dio vivente.” (Salmo 84:2) “L’anima mia si consuma per il desiderio dei tuoi decreti in ogni tempo.” (Salmo 119:20)
Questo è lo spirito della preghiera nella lotta, come lo aveva il Re salmista.
Daniele, quando pregava, non esaltava se stesso o rivendicava qualsiasi bontà. “O Signore, ascolta; Signore, perdona; Signore, presta attenzione e opera. Non indugiare, per amor di te stesso, o mio DIO, perché il tuo nome è invocato sulla tua città e sul tuo popolo.” (Daniele 9:19)
Questo è ciò che Giacomo chiama la preghiera efficace e fervente. Di Cristo è stato detto: “Ed egli, essendo in agonia, pregava ancor più intensamente; e il suo sudore divenne simile a grumi di sangue, che cadevano a terra.” (Luca 22:44) Quale contrasto vi è tra la preghiera d’intercessione della Maestà del cielo e le deboli e tiepide preghiere, che spesso si offrono a Dio! La preghiera di molti è contenuta in poche parole, mentre pochi hanno un desiderio sincero, fervente e affettuoso per Dio. — Testimonies for the Church, vol. 4, 534
Non è necessario esaurirsi in preghiera e lacrime — Ci sono molte anime che lottano per raggiungere grandi vittorie e benedizioni speciali, per poter compiere grandi cose. Per raggiungere i loro propositi, credono che sia necessario esaurirsi in preghiere e lacrime. Quando queste persone studiano le Scritture con preghiera, per conoscere la volontà di Dio, e poi la compiono con tutto il cuore, senza nessuna riserva o autoindulgenza, allora troveranno la pace. Le loro angosce, le loro lacrime e le loro lotte non gli arrecano la pace, che desiderano. Essi devono rinunciare completamente alla loro personalità. Devono fare quello che gli si presenta, appropriandosi dell’abbondante grazia di Dio, che è stata promessa a tutti quelli che pregano con fede. — Testimonies for the Church, vol. 9, 165
Fate l'amore, non la guerra.
Lavorare tutti, lavorare meno.
Che bellezza, Arcobaleno: grazie!![]()
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Lottare in preghiera come Giacobbe — Siate ferventi e sinceri. La preghiera fervente è molto efficace. Come Giacobbe, lottate in preghiera. Agonizzate. Nel giardino del Getsemani, Gesù sudò grandi gocce di sangue, ma anche voi dovete sforzarvi. Non uscite dalla vostra cameretta, finché non sentite di aver ricevuto la forza divina; poi vegliate e mentre vegliate, pregate, potrete così dominare i peccati che vi assediano e la grazia di Dio potrà manifestarsi in voi, e lo sarà (manifesta). — Testimonies for the Church, vol. 1, 158
Giacobbe vinse perché fu deciso e fermo. La sua esperienza dimostra l’efficacia di una preghiera costante. Oggi dobbiamo imparare a pregare con perseveranza, per ottenere l’esaudimento e sviluppare una fede che non ammette cedimenti. Le più grandi vittorie riportate dalla chiesa del Cristo o dai singoli cristiani, non sono ottenute grazie all’abilità e all’educazione, alla ricchezza o all’appoggio umano, ma attraverso una preghiera personale, a tu per tu con Dio, animata da una fede appassionata e tenace, capace di afferrare il potente braccio di Dio. Coloro che non vogliono abbandonare ogni loro errore e non ricercano seriamente le benedizioni di Dio, non le otterranno, mentre tutti coloro che, come Giacobbe, si affideranno alle promesse divine e saranno perseveranti e sinceri, avranno lo stesso successo. “E Dio non farà giustizia ai suoi eletti, che giorno e notte gridano a Lui, e sarà egli tardo per loro? Io vi dico che farà loro prontamente giustizia.” (Luca 18:7,8) — Patriarchs and Prophets, 203
Pregare senza mai cessare — Nella nostra crescita spirituale, dobbiamo essere costanti nella preghiera e chiedere aiuto al trono della grazia. Quelli che vogliono chiamarsi cristiani, devono andare a Lui con fervore e umiltà, supplicando il suo aiuto. Il Salvatore ci ha raccomandato di pregare incessantemente. Il cristiano non può stare tutto il tempo in ginocchio a pregare, tuttavia i suoi pensieri e desideri possono essere rivolti verso l’alto. Se parlassimo meno e pregassimo di più la fiducia in se stessi scomparirebbe. — Sons and Daughters of God, 99
Ogni respiro dovrebbe essere una preghiera — Molti sono vittime della tentazione perché non hanno lo sguardo fisso su Gesù. Quando il nostro legame con Dio si interrompe, restiamo senza difese. Non sono le vostre buone intenzioni o i vostri proponimenti che vi permetteranno di resistere al male. Dovete essere uomini e donne di preghiera. Le vostre richieste non devono essere deboli od occasionali, ma profonde, perseveranti e costanti. Non sempre è necessario inginocchiarsi per pregare. Sviluppate l’abitudine di pregare con il Salvatore quando siete soli, quando camminate e quando svolgete le vostre attività quotidiane. Dal vostro cuore può salire una richiesta silenziosa per la conoscenza, la saggezza e la forza di cui avete bisogno. Ogni vostro respiro sia una preghiera. — Ministry of Healing, 510, 511
Pregate con fede incrollabile — Pregate, sì pregate sempre con fede incrollabile e con fiducia. L’Angelo del patto, il nostro Signore Gesù Cristo, è il Mediatore che assicura l’accettazione delle preghiere dei Suoi credenti. — Testimonies for the Church, vol. 8, 179
Con coraggio presentiamoci a Dio in preghiera — Perché non preghiamo come chi ha una coscienza pulita? Perché non ci accostiamo al trono della grazia con umiltà e con santo coraggio, alzando le nostre mani senza ira né dubbio? Non inginocchiamoci, coprendo il nostro volto, come se avessimo qualcosa da nascondere; anzi, alziamo lo sguardo verso il santuario celeste, dove Cristo, il nostro Mediatore, sta davanti al padre, per offrire come incenso profumato le nostre preghiere, mescolate ai Suoi meriti e alla sua giustizia immacolata! Il Signore c’invita ad andare, a chiedere, a cercare, a pregare; Lui ci assicura che non sarà invano. Gesù dice: - Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, chi cerca trova e sarà aperto a chi bussa. - (Matteo 7:7,8) — Counsels to Parents, Teachers, and Students, 241, 242
Le preghiere ferventi ascendono come incenso profumato — Molti hanno sopportato volontariamente fatiche e privazioni e hanno pregato per il successo della causa. I loro doni e sacrifici esprimono la gratitudine e la lode a Colui che li ha chiamati dalle tenebre alla Sua meravigliosa luce. Nessun incenso più fragrante può ascendere al cielo. Le loro preghiere e le loro offerte restano come un memoriale davanti a Dio. — Selected Messages, book 2, 2l2
Alle estremità dell’arca c’erano due cherubini, in piedi, con le ali distese, che arrivavano a toccarsi proprio sopra la testa di Gesù, che stava in piedi davanti al propiziatorio. I loro visi erano rivolti l’uno verso l’altro, con lo sguardo diretto verso l’arca. Essi rappresentano tutti gli angeli, che considerano con interesse la legge di Dio. Tra i cherubini c’era un turibolo d’oro e, mentre le preghiere dei santi, offerte con fede, salivano a Gesù ed egli le presentava al Padre, una nuvola profumata d’incenso saliva con volute di fumo dai colori bellissimi. Sopra al luogo in cui stava Gesù, davanti all’arca, c’era una luce così brillante che non potevo guardarla, assomigliava al trono di Dio. Mentre l’incenso saliva al Padre, questo alone di gloria scendeva verso Gesù dal trono e poi giungeva fino a coloro, le cui preghiere erano salite come un profumo di odore gradevole. Una grande luce circondò completamente Cristo e si diffuse sul propiziatorio, questo bagliore glorioso riempì il tempio. Non riuscii a guardare a lungo quello scenario incredibile; nessuna lingua al mondo poteva descriverlo. Ne fui sopraffatta e mi allontanai da quella scena di gloria e di maestà. — Early Writings 252
Fate l'amore, non la guerra.
Lavorare tutti, lavorare meno.
Prego con la liturgia delle ore, prego facendo jogging o pedalando. Talvolta anche mentre guido, però forse non dovrei farlo, che dici? Bisognerebbe stare concentrati solo sulla strada, al volante. Boh, non so. Aiutami.
amate i vostri nemici