Sesso&altruismo.
Essere astinenti può considerarsi come una forma di generosità?
Sesso&altruismo.
Essere astinenti può considerarsi come una forma di generosità?
Eh no Baux, quello è egoismo! La generosità è darla!
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Luoghi comuni!
L'astinenza è un atto di generosità perché, se poco poco uno scuce, all' altro tocca passare dal fisioterapista.
Originariamente Scritto da Bauxite
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Che femmina!!!
Bambol utente of the decade
Cioè, te non la senti dentro di te come Uomo, la lotta fra Bene e Male? Ti definisci poliedrico e non avverti 2 forze contrapposte che si fanno continuamente battaglia nel tuo cuore? Ripeto: Lo chiedo all'uomo Adalberto, a prescindere da cosa creda o non creda, così non turbiamo la signora moderatrice.Per cortesia depennami dall’elenco. Non certo perché non ami la compagnia degli altri che citi,ma perché non aderisco a questa dicotomia bene / male.
Peraltro non mi flagello per il lato miserevole della condizione umana solo per il fatto che fortunosamente quest’ultima mi risulta poliedrica.
Faccio un esempio.
Quando vedi un mendicante per strada, non senti l'impulso di tirare via dritto e quello della pietà?
amate i vostri nemici
Cono, ti definiresti come un uomo che vive molto di impulsi?
Chiedo dal momento che scrivi spesso di avere l'impulso di abbracciare il prossimo e chiedi a tutti se sentono o non sentono l'impulso di fare qualcosa.
Io sento l'impulso di uscire di casa con un m4, ad esempio, ma non è che si possano sempre assecondare gli impulsi
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Certo che vivo contraddizioni a mille, ma no, non sono solo due, né sono forze etiche (bene vs male).
Quanto ai mendicanti, dopo un po' si impara a soppesare le situazioni e quindi a selezionare, escludendone la maggior parte.
Mediamente sono più accondiscendente con una homeless femmina, che credo viva la cosa con maggiori disagi. Discrimino fra professionisti e no, fra quelli che raccontano balle già sentite e altri, magari originali nell'esposizione che premio volentieri. Perché anche nel disagio si danno da fare. Se vedo il cinese che sbuccia una carota per tramutarlo in fiore mediamente glielo compro. Si ingegna, lo merita. Anche i napoletani che vendono calzini che si sfaldano dopo un lavaggio: ti fanno una commedia che pago volentieri per sentirla.
Al posto di dare ciecamente un euro di qua e 2 di là, ho preferito versare 1.000 euro alla croce rossa ucraina. Perché meritano un aiuto.
Insomma, non sento il dovere della carità. Anche se per certi versi ne ho beneficiato da giovane. Partivo con 5.000 lire contate e viaggiavo in autostop, campando come veniva per una settimana e più, con il sacco a pelo e via.
Ci son dei giorni smègi e lombidiosi...
ma oggi è un giorno a zìmpani e zirlecchi.
(Fosco Maraini)
Quando vogliamo bene a qualcuno, desideriamo abbracciarlo. Quando ci sentiamo in sintonia con gli altri, idem. Gli abbracci sono terapeutici, ci danno carica, vita, speranza.....
Non sono l'uomo della pubblicità Denim, per dire. Quando ho bisogno di essere abbracciato, lo chiedo.
amate i vostri nemici
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