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Discussione: Esistenzialità giullaresca: un altro dialogo socratico/galileiano

  1. #1

    Esistenzialità giullaresca: un altro dialogo socratico/galileiano

    Dialogo tra un giullare (G) , colto da angoscia esistenziale ed un Teologo catechista per adulti (T).
    Sempre socratico/galileiano


    T. Caro amico, ho letto la tua teoria sul “Vassapé originario”. Una brillante trovata, senza dubbio, ma temo che manchi l’essenziale: Dio. Il Dio vero. Quello cristiano, Padre e Creatore, persona e volto, amore e progetto. Il Vassapé, diciamolo, è troppo poco per l’uomo.
    G. Non per una mente onesta. Il Vassapé non consola: constata. È il nome tecnico dell’ignoranza strutturale. : non ignoranza colpevole, ma ignoranza consapevole. La più onesta. Tu, invece, mi proponi un Dio con nome, volontà, opinioni e abitudini alimentari.

    T. Non è solo il Dio cristiano: ogni cultura ha avuto divinità. Dai sumeri ai greci, dagli egizi agli aztechi. Forse vedi antropomorfismo dove c’è solo archetipo. Jung parlerebbe di simboli eterni, impressi nella psiche. Per non parlare di Galimberti, Recalcati e Leone decimoquarto.
    G. E forse invece vedo quello che c’è: narrazioni divergenti, contraddittorie, mutevoli. Dei con sembianze umane, che si arrabbiano, fanno guerre, si accoppiano, chiedono sangue di vergini..Dei "caratteriali". Se questo è un segno del divino, allora il reality show è la liturgia suprema.

    T. Ma ciò non nega l’universalità del concetto di Dio, suggerisce un’origine comune, una sete di assoluto.
    G. Anche la paura dei temporali è universale, eppure non c’è un dio tuono-verità. Il fatto che molte culture si siano inventate divinità non implica che siano vere, solo che erano necessari strumenti narrativi per rispondere a paure e giustificare il potere. Il mito è un software di gestione emotiva. Tu lo scambi per hardware ontologico (messo il parolone.check)

    T. Il Dio cristiano non è un mito come gli altri. È Logos, ragione, ordine. Ha creato un mondo razionale, comprensibile, persino elegante nella matematica.
    G. Ecco, appunto. L’universo sembra scritto in linguaggio matematico, non in parabole evangeliche. Come notava Galileo, il libro della natura è scritto in caratteri geometrici. Ora, questo Dio che avrebbe creato un cosmo regolato da simmetrie e costanti fisiche, avrebbe anche dettato leggi morali a un popolo del deserto, tra genealogie, bestiami e castighi? Mi pare un contrasto stilistico notevole.

    T. La rivelazione è progressiva. Dio si adatta al linguaggio umano.
    G. E sacrifica il suo senso estetico/razionale nel processo? L’universo pare il prodotto di una mente sobria e rigorosa. Le religioni, incluse quelle bibliche, spesso celebrano l’irrazionale. I sacrifici umani dei cartaginesi, le decapitazioni maya, i sacrifici animali nei templi... è difficile vederli come “progressi” spirituali razionali

    T. Ma il cristianesimo supera tutto questo! Con Cristo, il sacrificio diventa spirituale. L’amore al centro, non il sangue. Nel Nuovo Testamento c’è la misericordia! Gesù è venuto a redimere!
    G. Redimere da che? Da un peccato originale che Dio stesso ha “permesso”? Ha creato l’uomo, l’ha messo accanto a un albero proibito, ha piazzato lì il serpente e poi si è scandalizzato. Mi sembra più un esperimento da laboratorio sadico che un atto d’amore.... Amore... Il buddismo, ad esempio, lo aveva già sistematizzato, senza bisogno di crocifissioni. Inoltre, non dimentichiamo che il cristianesimo eredita l'Antico Testamento, e lo fa con convinzione. Inclusi genocidi comandati da Dio stesso (vedi Giosuè 6). È difficile far convivere tutto questo con la razionalità del cosmo.

    T. La fede è oltre la ragione. La fede è un’altra forma di razionalità. Non tutto è spiegabile. L’amore, il perdono, il sacrificio… non sono meno reali della forza di gravità. La fede è più che scienza! È amore, è fiducia, è famiglia!
    G. Eppure in nome della fede si è giustificato tutto l’opposto: crociate, inquisizioni, figli mandati al rogo per “purificare il peccato”. Persino oggi, bambini che crescono con l’idea che “Dio li osserva sempre” : non è educazione, è sorveglianza cosmica. Orwell col Padreterno.

    T Offendi la verità rivelata!
    G. No, contesto la narrativa. E ti faccio notare che l’universo, questo universo in cui viviamo, non parla di Dio. Parla di leggi, di simmetrie, di probabilità quantistiche, di spazio-tempo che si curva. Se Dio c’è, non ha firmato niente. Se c’è, è in silenzio.

    T. Ma se non ci fosse Dio, da dove viene la bellezza razionale del mondo? La coscienza, la libertà?
    G. Lo ignoro. Ma non attribuisco al mistero un’identità arbitraria. “Vassapé originario” significa: non lo so. Non che non ci sia una causa, ma che ogni causa formulabile è ancora da scoprire. O, forse, strutturalmente inaccessibile. Come direbbe Gödel, certi sistemi non si possono chiudere da dentro.

    T. Ma allora, tutto resta sospeso.
    G. Esatto. Eppure, funziona. Le leggi funzionano. La matematica funziona. Il campo quantistico funziona. La realtà sembra “bella”, nel senso che è coerente, elegante, simmetrica. Questo è più divino del divino antropomorfo. E non ha bisogno di inginocchiarsi davanti a nessuno.

    T. Mi sembra una religione del non sapere.
    G. Meglio del sapere presunto. Il “Vassapé originario” è la zona franca tra il dogma e l’abisso. Non è un Dio con barba e piano pastorale. È il silenzio strutturale del cosmo, che non risponde, ma permette.

    T. E le coscienze? Le anime?
    G. Per un ignorante di neurocose etc...Misteri. Bellissimi. E forse proprio perché non hanno una risposta facile, valgono di più. Lo vedi? Non tolgo nulla alla dignità dell’uomo. Solo non la appendo a una proiezione tribale.

    T. Però un po’ è triste. Quasi quasi, piango. Ma così togli senso alla vita!
    G. No. Tolgo solo le stampelle finte. La vita ha senso nel viverla, non nel raccontarla con miti. Ogni bambino che nasce merita rispetto, non essere oggetto di test di fede abramitica. Il mondo non è un reality tra Dio e Satana. È un campo probabilistico dove si cresce, si cade, si pensa. E dove è più dignitoso dire “non lo so” che fingere di sapere tutto in un libro antico.
    Un "vassapé" é umile. E nello stesso tempo, é gioioso, perché non pretende. Il “Dio” dei miti pretende fedeltà, preghiere, rituali...premia, minaccia e punisce. Il “Vassapé” permette libertà. Si può creare, pensare, amare, anche senza sapere da dove tutto provenga o abbia origine. Non ti chiede nulla in cambio.

    T. Ma non ci protegge.
    G. E da cosa dovrebbe proteggerci? E da cosa ci protegge "Dio"? Guerre, dolori, sofferenze? Ce le meritiamo e basta come conseguenza di un morso ad una mela, tempo fa. No, "vassapé" non ci protegge. Nemmeno ci giudica. E a ben vedere, non ci serve un salvatore. Ci serve un po’ più di rigore e un po’ meno nostalgia.

    Ed il Giullare, prima di andarsene, conclude:
    "Vassapé originario" non sottintende nulla. È il nome tecnico dell’ignoranza temporanea. Non è un "d/Dio" nascosto, ma la risposta provvisoria alla domanda senza risposta. E proprio per questo, è più onesto di ogni teologia.


  2. #2
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    potresti vendere il prodotto, con un logo appropriato da venerare, tipo due punti interrogativi intrecciati a specchio - coi triangolini ha avuto successo, come nicchia di lusso

    poi, due motti da caput mundi - pure quella è garanzia di successo - a circondare il logo:
    Ludis me ! Isti baculi !?
    ti fai fare un vestitino fantasioso, tanto è pieno di giovani stilisti, e puoi partire.con la campagna offerte;
    mi raccomando, pochi sacrifici, tente feste e precetti da bontà a costo zero;

    ma guarda, te do un annetto, ma proprio pe' esse' prudente, e te pòi quota' in borza
    Ultima modifica di axeUgene; 26-05-2025 alle 18:34
    c'� del lardo in Garfagnana

  3. #3
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Tipo lo "Ionismo" del film "Io c'è", il "Vassapeismo"
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  4. #4
    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    potresti vendere il prodotto....omissis....
    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    .....il "Vassapeismo"
    https://discutere.it/showthread.php?...63#post1903863

  5. #5
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    complimenti!
    La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
    Confucio

  6. #6
    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    mi raccomando, pochi sacrifici, tente feste e precetti da bontà a costo zero;
    https://discutere.it/showthread.php?...08#post1903908

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