Risultati da 1 a 7 di 7

Discussione: "Chi ha paura dell' IA cattiva?"...da cantare danzando

  1. #1

    "Chi ha paura dell' IA cattiva?"...da cantare danzando

    A giudicare dall'attacco di grafomania sull'argomento, si potrebbe pensare che la IA mi faccia paura.
    L’Intelligenza Artificiale mi fa paura?
    SI

    Non nel senso cinematografico del termine, ma in quello reale, quotidiano: paura di perdere il lavoro, di restare indietro, di non essere più necessario. È una paura concreta, non isterica, che tocca professioni, identità, aspettative.
    L’IA non minaccia solo l’occupazione, ma l’autocomprensione: chi sono, se non servo più a pensare?
    Eppure, la paura potrebbe essere un buon punto di partenza. È il segnale che un cambiamento è in atto e che ci riguarda.
    Ignorarla è peggio che esagerarla.

    È solo riconoscendo l’impatto profondo dell’IA che possiamo incominciare a interrogarla seriamente.
    Nel pensiero scientifico, la neutralità della tecnologia è un mito ricorrente.
    Già Heidegger,il guru dell'oscurità svelata, in La questione della tecnica, avvertiva che la tecnica non è solo mezzo, ma modo di svelamento del mondo. Ogni tecnologia implica una visione di ciò che è utile, misurabile, manipolabile.
    E l’IA, in quanto tecnologia cognitiva, tocca il cuore stesso di ciò che consideriamo pensiero, linguaggio, decisione.

    La sua forza non sta nell’intelligenza cosciente (che non ha. Per ora, almeno. ), ma nella capacità di operare come forma alternativa di risoluzione dei problemi. Non inventa, ma ricombina.
    Genera risultati sorprendenti perché si muove in spazi che la mente umana attraversa lentamente.
    L’IA “crea” solo se ridefiniamo cosa intendiamo per creare: sintesi, variazione, adattamento.
    La tentazione è forte: usarla subito, ovunque, comunque. Ma questa accelerazione produce un paradosso: sfruttiamo qualcosa che non conosciamo/comprendiamo appieno (bellissimo, l'arcaismo, vero? ).
    Ed è qui che la paura trova terreno fertile. Senza comprensione, ogni potenza sembra arbitraria. Senza criteri condivisi, ogni trasformazione appare come un salto nel vuoto.

    Comprendere l’IA non significa mitizzarla o temerla, ma smontarla analiticamente: sapere cosa fa, come lo fa, con quali dati, secondo quali logiche. Solo allora possiamo valutare se è utile, giusta, legittima.
    Una tecnologia è positiva solo se non è dannosa.
    Può sembrare una tautologia, ma è un principio cardine: serve ricordarlo ogni volta che una nuova tecnica viene introdotta in contesti sociali senza una valutazione d’impatto etico, cognitivo, politico.
    La filosofia della scienza ce lo insegna da tempo. Popper, il falsificatore implacabile (il mio prezzemolo tuttofare) sosteneva che il progresso sta nella fallibilità, non nella perfezione: dobbiamo poter correggere i nostri modelli, discuterli pubblicamente, porre limiti. Questo vale anche per l’IA: ciò che non si può interrogare, non si può nemmeno controllare.

    E non è solo una questione di trasparenza tecnica, ma di relazione epistemica . Detto il parolone giornaliero, lo traduco.
    Non si tratta solo di capire come funziona tecnicamente l’IA, ma anche di riflettere su come ci affidiamo a quello che ci dice: quanto possiamo fidarci, chi decide cosa è vero, e quali limiti ha questa conoscenza automatica.
    Se trattiamo l’IA come oracolo, deleghiamo il nostro giudizio. Se la vediamo come strumento assoluto, ci rendiamo passivi.
    Capirla prima di sfruttarla significa mantenere controllo consapevole, evitare la dipendenza funzionale e preservare la libertà di scelta.

    Le potenzialità esistono: abbattimento delle barriere linguistiche, accesso facilitato all’informazione, supporto nella ricerca e nella cura.
    Ma vanno collocate in un contesto critico.
    Come scrive Haraway, la tessitrice di cyborg e utopie, ogni tecnologia è situata: nasce in un contesto, porta con sé visioni del mondo, distribuisce potere.
    L’IA non fa eccezione.Prende decisioni automaticamente, rafforza pregiudizi esistenti e cambia ciò che consideriamo importante.

    La paura, allora, non è ostacolo, ma soglia. Da essa parte il lavoro di comprensione.
    Solo chi accetta di non sapere, può cominciare a capire. E solo la comprensione genera libertà di azione.
    L’IA non è un nemico, né un salvatore. È un processo complesso, che ci interroga.
    Accoglierlo senza comprenderlo è cedere al mito del progresso cieco.

    Capirlo prima di usarlo è il primo gesto di responsabilità:
    Non è uno strumento di risoluzione di problemi, ma un modo di pensare ai problemi.


    Piccola bibliografia:
    Heidegger: "La questione della tecnica"
    Popper: "La logica della scoperta scientifica"
    Haraway: "Manifesto cyborg. Donne, tecnologia e società"





    @axe, sei contento della spaziatura?
    Ultima modifica di restodelcarlino; 24-05-2025 alle 14:14

  2. #2
    edit
    sorri

  3. #3
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
    Data Registrazione
    09/03/05
    Località
    On the road
    Messaggi
    68,767
    Interessante riflessione.
    Io la Ia la uso molto nel lavoro, e l'utilizzo ti permette anche di osservarne i limiti. Che ci sono, e non sono pochi. Immagino che più andremo avanti con il tempo, più verranno limati, soprattutto considerando quanto imperversa la battaglia tra le potenze economiche su questo fronte. Ogni giorno escono novità e tutto può succedere. Ormai è un cambiamento in atto, poco controllabile.
    Ma come tu giustamente dici, serve conoscerlo, per riuscire a non farcisi sopraffare.
    Paura? Mah, io non avverto paura, perché la storia ci insegna che comunque queste evoluzioni portano ad un miglioramento. Vedi la rivoluzione industriale, e quella digitale più recente. Chiaro che perderemo posti di lavoro, figure professionali e altro, ma ne sorgeranno di nuove, e alla fine resterà in piedi chi sarà riuscito a cavalcare l'onda invece che farsi travolgere.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  4. #4
    Opinionista L'avatar di Adalberto
    Data Registrazione
    13/02/25
    Messaggi
    233
    Sì, vabbè, tante parole, bla.. bla.. ma qui vogliamo i fatti!
    E allora, CHE FARE?
    Rimpiango di essermi venduto la falce insieme al Lamborghini. Intanto con il rimanente martello percuoto ripetutamente la testa. Zitti zitti …..ora emerge un suono vuoto.. fatelo sentine subito a KingKong, forse mi aiuta a coglierne il pieno, qualora fosse fortunato a trovarcelo.
    Sì, sì, bravo, c’è qualcosa…l’idea sembra svanverata, ma c’è ed è precisa: formiamo un commando NeoLuddista contro l’AI.

    Il difficile è sempre facile a farsi. Come dice Kanyu "meglio esser pazzo per conto proprio, anziché savio secondo l’intelligenza artificiale!". Mi auguro che FolleMente possa acconsentire a stendere un piano perfetto, magari come questo…
    Mentre Dark intrattiene affabilmente l’intelligenza artificiale con lo scopo di depistare eventuali sospetti, mandiamo le nostre punte in attacco. Breakthru la tormenterà con i suoi indovinelli e Axe con il suo discutere strutturato: entrambi faranno insieme surriscaldare i neuroni centrali dell’AI. Che poi verranno estirpati uno ad uno dalle tecniche multiple della spietata Vega.
    Noooo? L’epilazione neurale one by one risulta troppo lenta?
    Allora mandiamo a Ale a contattare Sun Tzu tramite un sogno guidato per ottenere una strategia di guerra decente: meglio, no?
    Che dite? Troppi spritz.. la polizia onirica lo becca subito con l’etilometro.
    Allora, allora.. LadyHawke assolda uno stormo di falchi per controllare l’area dall’alto come fossero droni e lanciare dai cieli un attacco virtuale… No Cono, non mi riferivo alle virtù teologali... No, nemmeno amiamo il nostro nemico che si deve abbattere e non amare. Ma ecco che la tua presenza si rivela indispensabile ponte.. da una ierofania emerge lo slogan pefetto per il Movimento NeoLuddista: l’intelligenza si abbatte e non si cambia!
    Lo sapevo ben io, che ne sono sempre stato privo.

    Ma Doxa, qual è la tua opinione? Certo, hai ragione: bisogna suddividersi i compiti operativi.
    E allora Ninag, vuoi stendere tu le proposte in un manifesto politico programmatico?
    E tu Regina d’Autunno, una poesia che ci dischiuda un radioso avvenire?
    Eppoi sì, è necessario ingaggiare nuove leve: per quelle femminili suggerirei Bumble-bee che aggiungerà al suo libro un capitolo sul proselitismo.

    Dai, presto, consultiamo il capobanda. Perché non c’è quando serve?
    Che dici Bauxite? Hai visto RDC uscire dal metro con lo zaino in spalla? Stava incamminandosi con una Zazie qualsiasi per fare autostop agli asteroidi da dirottare sulla terra. . . Vabbè, allora facciamo noi: chi si arruola fra i volonterosi?
    Ci son dei giorni smègi e lombidiosi...
    ma oggi è un giorno a zìmpani e zirlecchi.
    (Fosco Maraini)

  5. #5
    Opinionista L'avatar di axeUgene
    Data Registrazione
    17/04/10
    Località
    sotto una quercia nana in zona Porta Genova
    Messaggi
    23,241
    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio

    @axe, sei contento della spaziatura?
    sì, ora leggo senza fatica, grazie

    io non so
    c'� del lardo in Garfagnana

  6. #6
    Opinionista L'avatar di Ninag
    Data Registrazione
    05/03/24
    Messaggi
    764
    :d
    Citazione Originariamente Scritto da adalberto Visualizza Messaggio
    sì, vabbè, tante parole, bla.. Bla.. Ma qui vogliamo i fatti!
    E allora, che fare?
    Rimpiango di essermi venduto la falce insieme al lamborghini. Intanto con il rimanente martello percuoto ripetutamente la testa. Zitti zitti …..ora emerge un suono vuoto.. Fatelo sentine subito a kingkong, forse mi aiuta a coglierne il pieno, qualora fosse fortunato a trovarcelo.
    Sì, sì, bravo, c’è qualcosa…l’idea sembra svanverata, ma c’è ed è precisa: Formiamo un commando neoluddista contro l’ai.

    Il difficile è sempre facile a farsi. Come dice kanyu "meglio esser pazzo per conto proprio, anziché savio secondo l’intelligenza artificiale!". Mi auguro che follemente possa acconsentire a stendere un piano perfetto, magari come questo…
    mentre dark intrattiene affabilmente l’intelligenza artificiale con lo scopo di depistare eventuali sospetti, mandiamo le nostre punte in attacco. breakthru la tormenterà con i suoi indovinelli e axe con il suo discutere strutturato: Entrambi faranno insieme surriscaldare i neuroni centrali dell’ai. Che poi verranno estirpati uno ad uno dalle tecniche multiple della spietata vega.
    Noooo? L’epilazione neurale one by one risulta troppo lenta?
    Allora mandiamo a ale a contattare sun tzu tramite un sogno guidato per ottenere una strategia di guerra decente: Meglio, no?
    Che dite? Troppi spritz.. La polizia onirica lo becca subito con l’etilometro.
    Allora, allora.. ladyhawke assolda uno stormo di falchi per controllare l’area dall’alto come fossero droni e lanciare dai cieli un attacco virtuale… no cono, non mi riferivo alle virtù teologali... No, nemmeno amiamo il nostro nemico che si deve abbattere e non amare. Ma ecco che la tua presenza si rivela indispensabile ponte.. Da una ierofania emerge lo slogan pefetto per il movimento neoluddista: L’intelligenza si abbatte e non si cambia!
    Lo sapevo ben io, che ne sono sempre stato privo.

    Ma doxa, qual è la tua opinione? Certo, hai ragione: Bisogna suddividersi i compiti operativi.
    E allora ninag, vuoi stendere tu le proposte in un manifesto politico programmatico?
    E tu regina d’autunno, una poesia che ci dischiuda un radioso avvenire?
    Eppoi sì, è necessario ingaggiare nuove leve: Per quelle femminili suggerirei bumble-bee che aggiungerà al suo libro un capitolo sul proselitismo.

    Dai, presto, consultiamo il capobanda. Perché non c’è quando serve?
    Che dici bauxite? Hai visto rdc uscire dal metro con lo zaino in spalla? Stava incamminandosi con una zazie qualsiasi per fare autostop agli asteroidi da dirottare sulla terra. . . Vabbè, allora facciamo noi: Chi si arruola fra i volonterosi?
    :d

  7. #7
    Opinionista L'avatar di Ninag
    Data Registrazione
    05/03/24
    Messaggi
    764

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
  • Il codice BBAttivato
  • Le faccine sono Attivato
  • Il codice [IMG]Attivato
  • Il codice [VIDEO]Attivato
  • Il codice HTML � Disattivato