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Discussione: Un bel mattino, peripateticamente

  1. #1

    Un bel mattino, peripateticamente

    Un timido sole di primavera non affermata
    Il Monaco passeggiava a testa alta, con l’aria compunta e il palmo destro in lieve posizione benedicente, come in attesa d’una folla genuflessa che, ahimè, non arrivava mai. MaestroGiudice era il suo mestiere ed era sempre pronto a emettere sentenze. Per missione divina, Senza curarsi di rispettare né sentimento (altrui) né intelletto (comune).

    "Disordine morale! Oscenità animalesca!" tuonò, verso due giovani che si tenevano per mano e si sorridevano, prima di scambiarsi un torrido bacio, come se l’universo fosse la vita non una questione teologica. "Questa molle lascivia extra-matrimonium, e senza preghiera iniziale è già mortal peccato di lussuria e....e....nichilismo etico!"
    I due si guardarono, poi guardarono lui, e sorrisero come si sorride a un gatto che crede di essere un leone. "Grazie del consiglio, Padre..me ce lo segnamo, subitappresso.."
    "MaestroGiudice", puntualizzò lui, stirando la tonaca.
    "Perfetto, MaestroGiudice. Mo' continuiamo a degenerare con dolcezza, e poi lo annotiamo. Promesso. Buona passeggiata e grazie"

    Più avanti, vide due donne sedute sull’erba, una accarezzava un gatto, l’altra giocava con un cane lanciando un vecchio guanto da giardinaggio. "Inversione dei ruoli, idolatria degli animali, cedimento alla pulsione ludica!Si curano bestie e non gli unti emissari del Signore"
    "È un guanto, mica una reliquia, una tibia di sanpicchiopacchio", disse la signora del cane"..unto...si é sporcato di grasso, MaestroGiudice? Vuole un kleenex?"
    "E questo è Gastone, non Belzebù", aggiunse l’altra, accarezzando il felino.
    "Ma io... io vi ammonisco! Non gli animali entreranno nel regno dei cieli, né i loro padroni (e padrone)...lo dice Santa Madre Chiesa e poi Leone Decimoquarto non parla mai di animali....ed il gatto é simbolo di satana e di stregoneria" esclamò il Monaco.
    "Lo sappiamo, MaestroGiudice. Grazie dell'ammonizione e dell'anatema. Sappiamo che é il suo hobby. Fa bene alla circolazione ed alla digestione di olive (saclà) e mayo."

    Eccolo poi al cospetto di una giovane che usciva da una discoteca: minigonna nera attillata, cosciali in cuoio nero, ciocche fucsia e rosso fiamma, katana e un'energia esistenziale che avrebbe potuto illuminare tre sobborghi. "Sabba! Saturnalismo notturno! Moda della perdizione! Rumore e sciatteria che corrompono l’anima! Luce rossa da angiporto di Rotterdam ! Esca per marinai drogati da assenzio e oppio di cattiva qualità! Vade retro! Mai mi avvicinerei a te, esca demoniaca! "
    La ragazza fece un inchino teatrale, da attrice consumata degna di oscar, palme e leoni: "MaestroGiudice, lei è sempre una hit. Ci faccia sapere quando esce il suo album: "Inquisizione Rocchenrolle-tecno-pop"

    Proseguendo, il Monaco avvistò una giovane assorta davanti alla vetrina di un negozio. Nella sinistra, un volumetto di poesie di Keats, nella destra un taccuino con schizzi e riflessioni. «Vede retro !Vanità e frivolezza! Le scarpe sono la via larga del peccato, le borsette l'anticamera dell'inferno e le poesie...solo i Salmi e Ecclesiaste per le giovani dabbene...»
    Lei sollevò lo sguardo senza paura. "Si, anche i salmi sono poesia. no? A me piace tutto . Se é bello e sincero.... Dio capirà."

    Un gruppo di giovani in bicicletta lo superò, mentre un altro provava a colpire il bersaglio con l’arco. Il Monaco si fermò come un usciere del Giudizio Universale: "Culto del corpo! Attività senza preghiera! Movenze pagane! Fuga dalla penitenza e dal cilicio"
    "Vuole provare?" gli chiese uno arrestandosi, scendendo con un volteggio da danzatore e porgendogli il manubrio .
    "Non posso. Ho già la mia croce da portare... e la cervicale.

    Infine, incappò in un ingegnere e una biologa che discutevano animatamente davanti a un gin, cantucci e vin santo, ed un babà che attendeva di essere assaggiato. "...e quindi la relatività non nega Dio, ma semmai ridimensiona il nostro orgoglio d’osservatori centrali in un loop quantistico..., diceva lui.
    «...ma Darwin non uccide il sacro, lo sposta nel tempo, donando dignità al processo evolutivo....», aggiungeva lei.
    "Blasfemia scientifica! Irreverenza epistemologica!Menzogne eretiche ! Occorre ancora il fuoco purificatore" intervenne il Monaco, alzando un sopracciglio come una scure, novello Bellarmino pronto a eradicare (bello, vero?) menzogna ed eresia
    I due lo guardarono per un momento, poi l’ingegnere taglio' il babà e ne offri' un pezzo, stillante gocce dorate e aroma caraibico. "Maestro, ne vuole ? Giudichi lei, che tutto sa, se non é meglio di pavesini e liquerizia"

    Lui prese il dolce, timoroso. Usmo' (la "chicca" di oggi)in silenzio. Assaggio'. Fece un sol boccone.
    Volse le spalle e continuà la passeggiata, Περίπατος come processione.

    Ando' via, tra le tenerezze e le eresie, portando la croce non del martirio, ma del ridicolo. I passanti lo salutavano con tenerezza, come si fa con un bimbo che vive nella fantasie delle favole dopo un incubo.
    E lui, il MaestroGiudice, ogni tanto si convinceva d’essere utile. In fondo, se qualcuno lo ascoltava, anche solo per sorridergli, una piccola condanna al giorno lo faceva sentire vivo.

  2. #2
    Opinionista L'avatar di Ale
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    Friuli V.G.
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    ...secondo me se pubblichi una raccolta di questi racconti diventi famoso

  3. #3
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    Un timido sole di primavera non affermata
    Il Monaco passeggiava a testa alta, con l’aria compunta e il palmo destro in lieve posizione benedicente, come in attesa d’una folla genuflessa che, ahimè, non arrivava mai. MaestroGiudice era il suo mestiere ed era sempre pronto a emettere sentenze. Per missione divina, Senza curarsi di rispettare né sentimento (altrui) né intelletto (comune).

    "Disordine morale! Oscenità animalesca!" tuonò, verso due giovani che si tenevano per mano e si sorridevano, prima di scambiarsi un torrido bacio, come se l’universo fosse la vita non una questione teologica. "Questa molle lascivia extra-matrimonium, e senza preghiera iniziale è già mortal peccato di lussuria e....e....nichilismo etico!"
    I due si guardarono, poi guardarono lui, e sorrisero come si sorride a un gatto che crede di essere un leone. "Grazie del consiglio, Padre..me ce lo segnamo, subitappresso.."
    "MaestroGiudice", puntualizzò lui, stirando la tonaca.
    "Perfetto, MaestroGiudice. Mo' continuiamo a degenerare con dolcezza, e poi lo annotiamo. Promesso. Buona passeggiata e grazie"

    Più avanti, vide due donne sedute sull’erba, una accarezzava un gatto, l’altra giocava con un cane lanciando un vecchio guanto da giardinaggio. "Inversione dei ruoli, idolatria degli animali, cedimento alla pulsione ludica!Si curano bestie e non gli unti emissari del Signore"
    "È un guanto, mica una reliquia, una tibia di sanpicchiopacchio", disse la signora del cane"..unto...si é sporcato di grasso, MaestroGiudice? Vuole un kleenex?"
    "E questo è Gastone, non Belzebù", aggiunse l’altra, accarezzando il felino.
    "Ma io... io vi ammonisco! Non gli animali entreranno nel regno dei cieli, né i loro padroni (e padrone)...lo dice Santa Madre Chiesa e poi Leone Decimoquarto non parla mai di animali....ed il gatto é simbolo di satana e di stregoneria" esclamò il Monaco.
    "Lo sappiamo, MaestroGiudice. Grazie dell'ammonizione e dell'anatema. Sappiamo che é il suo hobby. Fa bene alla circolazione ed alla digestione di olive (saclà) e mayo."

    Eccolo poi al cospetto di una giovane che usciva da una discoteca: minigonna nera attillata, cosciali in cuoio nero, ciocche fucsia e rosso fiamma, katana e un'energia esistenziale che avrebbe potuto illuminare tre sobborghi. "Sabba! Saturnalismo notturno! Moda della perdizione! Rumore e sciatteria che corrompono l’anima! Luce rossa da angiporto di Rotterdam ! Esca per marinai drogati da assenzio e oppio di cattiva qualità! Vade retro! Mai mi avvicinerei a te, esca demoniaca! "
    La ragazza fece un inchino teatrale, da attrice consumata degna di oscar, palme e leoni: "MaestroGiudice, lei è sempre una hit. Ci faccia sapere quando esce il suo album: "Inquisizione Rocchenrolle-tecno-pop"

    Proseguendo, il Monaco avvistò una giovane assorta davanti alla vetrina di un negozio. Nella sinistra, un volumetto di poesie di Keats, nella destra un taccuino con schizzi e riflessioni. «Vede retro !Vanità e frivolezza! Le scarpe sono la via larga del peccato, le borsette l'anticamera dell'inferno e le poesie...solo i Salmi e Ecclesiaste per le giovani dabbene...»
    Lei sollevò lo sguardo senza paura. "Si, anche i salmi sono poesia. no? A me piace tutto . Se é bello e sincero.... Dio capirà."

    Un gruppo di giovani in bicicletta lo superò, mentre un altro provava a colpire il bersaglio con l’arco. Il Monaco si fermò come un usciere del Giudizio Universale: "Culto del corpo! Attività senza preghiera! Movenze pagane! Fuga dalla penitenza e dal cilicio"
    "Vuole provare?" gli chiese uno arrestandosi, scendendo con un volteggio da danzatore e porgendogli il manubrio .
    "Non posso. Ho già la mia croce da portare... e la cervicale.

    Infine, incappò in un ingegnere e una biologa che discutevano animatamente davanti a un gin, cantucci e vin santo, ed un babà che attendeva di essere assaggiato. "...e quindi la relatività non nega Dio, ma semmai ridimensiona il nostro orgoglio d’osservatori centrali in un loop quantistico..., diceva lui.
    «...ma Darwin non uccide il sacro, lo sposta nel tempo, donando dignità al processo evolutivo....», aggiungeva lei.
    "Blasfemia scientifica! Irreverenza epistemologica!Menzogne eretiche ! Occorre ancora il fuoco purificatore" intervenne il Monaco, alzando un sopracciglio come una scure, novello Bellarmino pronto a eradicare (bello, vero?) menzogna ed eresia
    I due lo guardarono per un momento, poi l’ingegnere taglio' il babà e ne offri' un pezzo, stillante gocce dorate e aroma caraibico. "Maestro, ne vuole ? Giudichi lei, che tutto sa, se non é meglio di pavesini e liquerizia"

    Lui prese il dolce, timoroso. Usmo' (la "chicca" di oggi)in silenzio. Assaggio'. Fece un sol boccone.
    Volse le spalle e continuà la passeggiata, Περίπατος come processione.

    Ando' via, tra le tenerezze e le eresie, portando la croce non del martirio, ma del ridicolo. I passanti lo salutavano con tenerezza, come si fa con un bimbo che vive nella fantasie delle favole dopo un incubo.
    E lui, il MaestroGiudice, ogni tanto si convinceva d’essere utile. In fondo, se qualcuno lo ascoltava, anche solo per sorridergli, una piccola condanna al giorno lo faceva sentire vivo.
    E chissà, forse anche in lieve erezione.

  4. #4
    Opinionista L'avatar di Ninag
    Data Registrazione
    05/03/24
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    782
    Una serie a puntante, sempre più coinvolgente

  5. #5
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

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