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Risultati da 1 a 15 di 21

Discussione: "Nessun uomo è un'isola"

  1. #1
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    "Nessun uomo è un'isola"

    Caro Cono, indomito guerriero della fede cristiana e occulto chierico in sacris della Chiesa cattolica , oggi ti presento un altro chierico, ma della Chiesa d’Inghilterra.

    Questo è un suo ritratto



    E’ l’inglese John Donne (1572 – 1631), contemporaneo di William Shakespeare (1564 – 1616).

    Donne fu anche scrittore, poeta e avvocato. E’ celebre per la sua locuzione “Nessun uomo è un’isola” (“No man is an island”), tratta da una delle sue meditazioni che leggeva in chiesa come sermone, la XVII, titolata “Devotions upon emergent occasions, and severall steps in my sicknes” del 1624.

    In questa omelia sono incluse due locuzioni: “Nessun uomo è un’isola” e “… per chi suona la campana”. La prima fu utilizzata dallo scrittore statunitense d’origine francese Thomas Merton (monaco dell’Ordine dei Trappisti) per titolare il suo libro: “Nessun uomo è un’isola”; la seconda fu usata da Ernest Hemingwai per il suo noto romanzo: “Per chi suona la campana”, pubblicato nel 1940.

    John Donne nella citata predica allude alla malattia, la morte, il peccato. Invita a non lasciare nessuno da solo quando ha bisogno di aiuto e considerare ogni individuo come parte di un tutto.

    Cono, tale sermone lo puoi leggere in lingua italiana in Internet, ma ci sono errori.

    Ultima modifica di doxa; 04-06-2025 alle 22:12

  2. #2
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Si, conoscevo: grazie!

    Si sta bene anche da soli per un certo periodo, afferma la moderatrice in altro topic: può essere, ma non è la condizione umana descritta dai 2 autori che citi: abbiamo bisogno dell'Altro. Siamo fatti per entrare in relazione con l'Altro. Ti sei mai chiesto perché, nelle carceri, la punizione più atroce è mettere una persona in isolamento?
    amate i vostri nemici

  3. #3
    Opinionista L'avatar di Adalberto
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    Citazione Originariamente Scritto da doxa Visualizza Messaggio

    ...tale sermone lo puoi leggere in lingua italiana in Internet, ma ci sono errori.

    No, non conoscevo la poesia, ma solo il detto.
    Il tuo accenno all’errore della traduzione mi ha incuriosito in questa gionata di flanella, invitandomi a cercare la (o una?) versione inglese

    No man is an island, entire of itself;
    every man is a piece of the continent, a part of the main.

    If a clod be washed away by the sea, Europe is the less,
    as well as if a promontory were, as well as if a manor of they friends`s or of thine own were.

    Any man`s death diminishes me, because I am involved in mankind.
    And therefore never send to know for whom the bell tolls; It tolls for thee.



    Di conseguenza, a differenza delle versioni italiane che si leggono sul web, la poesia mi suona un po’ così.

    Nessun uomo è un’isola, intero in sé stesso;
    ogni uomo è un pezzo del continente, una parte dell’insieme.

    Se una zolla venisse lavata via dal mare, l’Europa stessa ne sarebbe diminuita,
    come se perdesse un promontorio: o la casa dei tuoi amici, o la tua.

    La morte di chiunque mi diminuisce, perché sono coinvolto nell’umanità.
    E dunque mai chiedere per chi suona la campana; suona per te.



    Per quanto sia stata scritta da un credente, nelle versione inglese non leggo alcun un riferimento ad un tutto metafisico (riportato dalle versioni italiane), mi pare proprio che John Donne si riferisca all’interezza della comunità umana.
    Non c’è traccia di alcun Altro , si parla solo del continente umano. Nessuna trascendenza, dunque.

    Curiosando, ho scoperto anche che John Donne abiurò il cattolicesimo in cui era cresciuto, diventando poi anglicano. Ma questo è solo gossip.

    Quanto allo stare da soli, non so cosa disse la moderatrice, ma vivere per un certo periodo da soli è anche … una gran pacchia!
    Ricordo con gusto una quindicina di giorni in assenza di contatti umani, indaffarato com’ero in mezzo ai campi con il mio Lamborghini, ma anche otto giorni interi a lavorare notte e giorno sulla verifica di un progetto di lavoro, ma in quel caso fortunatamente ero di fronte al mare per allargarmi l’orizzonte ogni tanto.
    Certo che dipende dal carattere ecc. ecc. Ma interrompere i contatti con i meccanismi sociali che tendono a fagocitarci è sicuramente ritemprante, anche prendendosi pause di semplice relax in mezzo al verde.
    Questo non significa rinnegare la socialità, l’empatia e bla bla, ma semplicemente considerare che il rapporto individuo/ società è per sua natura tendente alla conflittualità e di conseguenza ha bisogno di riequilibrarsi.
    Come? Riflettendo sulle proprie relazioni con gli altri (minuscolo, plurale) perché è il confronto che fa crescere l’individuo e di conseguenza - ci si augura - anche la società.

    Ma direi di più, tornando alla poesia. Senza le tante zolle, singole, esisterebbe il continente?
    Ecco che il rapporto diventa dialettico, bidirezionale e non a senso unico: anche la società ha bisogno dell’individuo, dei tanti individui, per riconoscersi, ma anche per rinnovarsi.
    E anche il proprio morire ha il suo senso sociale: lascia spazio libero.
    Ultima modifica di Adalberto; 05-06-2025 alle 10:26
    Ci son dei giorni smègi e lombidiosi...
    ma oggi è un giorno a zìmpani e zirlecchi.
    (Fosco Maraini)

  4. #4
    Opinionista
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    Ciao Adalberto,

    In Internet qualche spirito bizzarro ha verseggiato alcune parole dell’omelia XVII, ma tale predica è in prosa per oltre 30 righe e tradotta male. Puoi controllare, chiedendo di Donne l'omelia XVII
    Ultima modifica di doxa; 05-06-2025 alle 14:42

  5. #5
    Mah ... io credo semplicemente che ogni uomo o donna formi la sua persona e le sue esperienze tramite altre persone, parli una lingua non creata da sè, si informi e studi sui libri o in modo attualmente più evoluto, apprenda la storia del proprio paese, interagisca con altra gente, ed è questo a creare e a formare la personalità, le idee, così come le proprie esperienze con la gente, sia belle che brutte, plasmano il proprio modo di essere!
    Se sei stato deluso in amore o tradito da qualche amico, tenderai a rispecchiare queste cose nella tua persona. Se fossi un'isola, vorrebbe dire che non ci sarebbe modo di interagire con nessuno, come un eremita che vive da solo (da sempre magari per scelta).
    Credo che la nostra vita sia solo un continuo evolversi, credenti o meno, per ognuno è così.
    "Il mio tempo non è ancora venuto; alcuni nascono postumi"

  6. #6
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    Doxa, le iniziali J. D. riportano anche a Johnny Dorelli e quindi alla famosa Aggiungi un posto a tavola

  7. #7
    Opinionista L'avatar di Adalberto
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    Citazione Originariamente Scritto da doxa Visualizza Messaggio
    Ciao Adalberto,

    In Internet qualche spirito bizzarro ha verseggiato alcune parole dell’omelia XVII, ma tale predica è in prosa per oltre 30 righe e tradotta male. Puoi controllare, chiedendo di Donne l'omelia XVII
    Ciao Doxa,
    sì avevo visto diverse traduzioni italiane, ma mi piaceva l'idea di laicizzarla. Ma in realtà approfondendo la figura di John Donne il suo interto era proprio quello dell'allegoria metafisica.
    Ci son dei giorni smègi e lombidiosi...
    ma oggi è un giorno a zìmpani e zirlecchi.
    (Fosco Maraini)

  8. #8
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    No, non conoscevo la poesia, ma solo il detto.
    Il tuo accenno all’errore della traduzione mi ha incuriosito in questa gionata di flanella, invitandomi a cercare la (o una?) versione inglese

    No man is an island, entire of itself;
    every man is a piece of the continent, a part of the main.

    If a clod be washed away by the sea, Europe is the less,
    as well as if a promontory were, as well as if a manor of they friends`s or of thine own were.

    Any man`s death diminishes me, because I am involved in mankind.
    And therefore never send to know for whom the bell tolls; It tolls for thee.



    Di conseguenza, a differenza delle versioni italiane che si leggono sul web, la poesia mi suona un po’ così.

    Nessun uomo è un’isola, intero in sé stesso;
    ogni uomo è un pezzo del continente, una parte dell’insieme.

    Se una zolla venisse lavata via dal mare, l’Europa stessa ne sarebbe diminuita,
    come se perdesse un promontorio: o la casa dei tuoi amici, o la tua.

    La morte di chiunque mi diminuisce, perché sono coinvolto nell’umanità.
    E dunque mai chiedere per chi suona la campana; suona per te.



    Per quanto sia stata scritta da un credente, nelle versione inglese non leggo alcun un riferimento ad un tutto metafisico (riportato dalle versioni italiane), mi pare proprio che John Donne si riferisca all’interezza della comunità umana.
    Non c’è traccia di alcun Altro , si parla solo del continente umano. Nessuna trascendenza, dunque.

    Curiosando, ho scoperto anche che John Donne abiurò il cattolicesimo in cui era cresciuto, diventando poi anglicano. Ma questo è solo gossip.

    Quanto allo stare da soli, non so cosa disse la moderatrice, ma vivere per un certo periodo da soli è anche … una gran pacchia!
    Ricordo con gusto una quindicina di giorni in assenza di contatti umani, indaffarato com’ero in mezzo ai campi con il mio Lamborghini, ma anche otto giorni interi a lavorare notte e giorno sulla verifica di un progetto di lavoro, ma in quel caso fortunatamente ero di fronte al mare per allargarmi l’orizzonte ogni tanto.
    Certo che dipende dal carattere ecc. ecc. Ma interrompere i contatti con i meccanismi sociali che tendono a fagocitarci è sicuramente ritemprante, anche prendendosi pause di semplice relax in mezzo al verde.
    Questo non significa rinnegare la socialità, l’empatia e bla bla, ma semplicemente considerare che il rapporto individuo/ società è per sua natura tendente alla conflittualità e di conseguenza ha bisogno di riequilibrarsi.
    Come? Riflettendo sulle proprie relazioni con gli altri (minuscolo, plurale) perché è il confronto che fa crescere l’individuo e di conseguenza - ci si augura - anche la società.

    Ma direi di più, tornando alla poesia. Senza le tante zolle, singole, esisterebbe il continente?
    Ecco che il rapporto diventa dialettico, bidirezionale e non a senso unico: anche la società ha bisogno dell’individuo, dei tanti individui, per riconoscersi, ma anche per rinnovarsi.
    E anche il proprio morire ha il suo senso sociale: lascia spazio libero.
    Ma adesso? Ti pesa la solitudine? Non esserti sposato, non aver avuto figli? Addormentarti, la notte, senza abbracciare e senza baciare nessuno? Sincero per favore.
    amate i vostri nemici

  9. #9
    Opinionista L'avatar di Adalberto
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    @ Cono

    Nei rapporti è fondativa la reciprocità.

    Sono ancora in attesa di una tua risposta al messaggio privato con il quale diversi giorni fa ti avevo chiesto di scusarti con la persona con cui eri scorretto con una modalità peraltro passata inosservata.

    È una tua liberalità ignorarmi, ma in tal caso perdi il diritto di chiedere, perché diventa evidente il tuo disinteresse ad un "sincero" rapporto con l’altro (in minuscolo).
    Ultima modifica di Adalberto; 07-06-2025 alle 19:19

  10. #10
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Che poi, non avere un partner non vuol dire essere soli, credo che questa cosa a qualcuno sfugga.
    C'è chi è solo dentro ad una relazione e chi invece da single è tutt'altro che solo.
    La vita è fatta di relazioni, vero, ma non necessariamente si deve pensare a relazioni sentimentali.
    Conosco gente accoppiata che è molto più sola di tante persone single.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  11. #11
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Adalberto Visualizza Messaggio
    @ Cono

    Nei rapporti è fondativa la reciprocità.

    Sono ancora in attesa di una tua risposta al messaggio privato con il quale diversi giorni fa ti avevo chiesto di scusarti con la persona con cui eri scorretto con una modalità peraltro passata inosservata.

    È una tua liberalità ignorarmi, ma in tal caso perdi il diritto di chiedere, perché diventa evidente il tuo disinteresse ad un "sincero" rapporto con l’altro (in minuscolo).
    Quello che ho da dire lo dico pubblicamente. Non ho bisogno di rifugiarmi nel privato.
    Con Dark parliamo tutti i giorni da vent'anni, te sei arrivato da due mesi. Siamo schietti, non ce le mandiamo a dire. Ciò non ci impedisce di rimanere comunque amici....
    amate i vostri nemici

  12. #12
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Tu pensassi alle richieste di "prostituzione" in seno alla tua religione faresti meglio, invece di infilare sempre il naso nelle mutande altrui.
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  13. #13
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Tu pensassi alle richieste di "prostituzione" in seno alla tua religione faresti meglio, invece di infilare sempre il naso nelle mutande altrui.
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  14. #14
    Opinionista L'avatar di Adalberto
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Quello che ho da dire lo dico pubblicamente. Non ho bisogno di rifugiarmi nel privato.
    Con Dark parliamo tutti i giorni da vent'anni, te sei arrivato da due mesi. Siamo schietti, non ce le mandiamo a dire. Ciò non ci impedisce di rimanere comunque amici....
    il punto qui non è il tuo rapporto con chi si sa ben difendere da sola, bensì il dialogo fra noi due. Se invece di rispondermi fai finta di niente, perché mai dovrei rispondere alle tue domande su di me ? Tempo perso.
    Ci son dei giorni smègi e lombidiosi...
    ma oggi è un giorno a zìmpani e zirlecchi.
    (Fosco Maraini)

  15. #15
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Quello che ho da dire lo dico pubblicamente. Non ho bisogno di rifugiarmi nel privato.
    Con Dark parliamo tutti i giorni da vent'anni, te sei arrivato da due mesi. Siamo schietti, non ce le mandiamo a dire. Ciò non ci impedisce di rimanere comunque amici....
    il punto qui non è il tuo rapporto con chi si sa ben difendere da sola, bensì il dialogo fra noi due. Se invece di rispondermi fai finta di niente, perché mai dovrei rispondere alle tue domande su di me ? Tempo perso.
    Ci son dei giorni smègi e lombidiosi...
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