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Discussione: *L’amore della vita, un inganno Le relazioni, una trappola*...di Santippe?

  1. #226
    Opinionista L'avatar di LadyHawke
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    Citazione Originariamente Scritto da dark lady Visualizza Messaggio
    Io credo che le situazioni migliori siano quelle in cui si è trovato un equilibrio.
    .......
    Certo, tutti vorremmo la famiglia felice in cui tutti vanno d'accordo e siamo credo tutti convinti che sia la situazione migliore, ma visto che purtroppo difficilmente le cose vanno così, ben venga quando si creano situazioni di armonia pur nella separazione.
    concordo
    La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
    Confucio

  2. #227
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    per arrivare a questi equilibri serve una cultura popolare di archetipi "belli" che sono così; cioè quando ti capita, anche se non è facile, devi aver introiettato un modello figo, per convivere in quel modo n9n è un'umiliazione e una perdita di status; se c'è il film con Clint Eastwood funziona meglio;

    gli uomini, soprattutto, diventano matti perché non essere conformi è una diminutio di status, a parte tanti risvolti pratici; ovvio che la situazione della tipa è una cosa elitaria, ma piano piano, magari per emulazione, si comincerà a vivere più sereni, almeno sul piano dell'accettabilità di ruoli trasversali.
    Guarda, io figli non ne ho mai voluti, ma se ne avessi avuti avrei instaurato una dinamica di quel tipo, col mio ex e la sua attuale compagna. Al netto dei rancori che ovviamente ho covato - peraltro ora ampliamente sepolti - quello si che sarebbe stato un sacrificio che avrei fatto per i figli. Molto più sensato del volere restare insieme a tutti i costi quando le cose non funzionano.
    Una famiglia allargata in cui loro si sentono pienamente accolti e accettati, oltre che educati.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  3. #228
    Opinionista L'avatar di LadyHawke
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    Citazione Originariamente Scritto da Ninag Visualizza Messaggio
    Probabilmente mi sono spiegata male, mi riferivo al fatto che un bambino vive male se i" genitori" non sono consapevoli del loro ruolo, e che si impegnino a volere il bene loro e della loro prole, esistono anche le coppie senza figli perfettamente unite o disunite, credo sia normale. Il mio discorso era sulle libertà che abbiamo conquistato ma di cui certe volte abusiamo, infatti ho anche scritto che a sbagliare siamo bravi tutti. Ognuno cerca di vivere nel miglior modo possibile, alcuni non sono neppure in grado di badare a se stessi figuriamoci un figlio, ma non è una colpa. Forse c'è una parte che abbiamo trascurato, tra la società rigida della prima metà del secolo e la libertà attuale credo manchi un po' la consapevolezza dei propri limiti, la conoscenza del proprio io, presumo che ci sia un vuoto da riempire. Senza essere dogmatici o integralisti.
    Vero alcuni genitori non sono neanche in grado di badare a sé stessi o hanno comunque dei problemi.
    Ecco nessuno ci prepara ad essere genitori, il nostro modello è quello della famiglia di origine e si fa quello che si può, cercando, se si arriva ad una certa consapevolezza, di non ripetere gli errori dei propri genitori, ma come si fa si sbaglia sempre in qualcosa.

    Il discorso è che la società oggi è cambiata anche la famiglia è cambiata, non esiste un unico modello, come dagli esempi che ho portato.
    Anche se la relazione tra due non va, ci si separa, non bisogna dimenticare che non si smette di essere genitori, lo si è sempre quindi si dovrebbe cercare di volere il bene dei figli ed essere presenti nella loro vita sempre e non usarli per farsi la guerra.

    Alla fine penso che un bambino stia meglio in una famiglia allargata, di separati piuttosto che in una che si fa guerra in continuazione, si sa che mettendosi nei panni di un bambino possa provare sofferenza se improvvisamente gli viene a mancare una delle due figure e se lo chiedi ad un bambino probabilmente ti risponderebbe che vorrebbe avere accanto, vivere con entrambi genitori perchè probabilmente non concepisce che i genitori possano smettere di volersi bene.
    Lo si comprende da grandi.
    Per questo bisognerebbe che i genitori pur mantenendo il diritto alla propria libertà di amare chi vogliono o di separarsi continuino ad essere presenti entrambi.
    La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
    Confucio

  4. #229
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    Citazione Originariamente Scritto da dark lady Visualizza Messaggio
    Guarda, io figli non ne ho mai voluti, ma se ne avessi avuti avrei instaurato una dinamica di quel tipo, col mio ex e la sua attuale compagna. Al netto dei rancori che ovviamente ho covato - peraltro ora ampliamente sepolti - quello si che sarebbe stato un sacrificio che avrei fatto per i figli. Molto più sensato del volere restare insieme a tutti i costi quando le cose non funzionano.
    Una famiglia allargata in cui loro si sentono pienamente accolti e accettati, oltre che educati.
    singolarmente possiamo pure essere "avanti", con tutte le fragilità di ognuno;
    ma serve proprio una cultura diffusa, per cui quando stai con gli amici non avverti sottotraccia critiche o rifiuto, paure, ecc..

    io, per eterodossie molto più comuni ho avvertito tante pressioni incrociate; su di me hanno pesato il giusto; ma su persone già cariche o più esposte i giudizi e gli umori - pure benevoli e in buona fede - possono avere un effetto devastante;
    quando le altre persone si trovano di fronte a problemi altrui che vivono anche loro, tendono a proiettarci le loro paure e comunicano quell'ansia in modi imprevedibili;

    che so, tu lasci un compagno che ti ha tradita e improvvisamente diventi la nemica di una coppia che ha quel problema e ti vede come esempio-detonatore di quello che forse potrebbe succedere a loro e che rimuovono; in questo caso la "normale" sei anche tu; figuriamoci nei casi eccentrici.
    c'� del lardo in Garfagnana

  5. #230
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Non so, non è che un tempo si badasse meglio e maggiormente ai figli. Se guardiamo alla storia, nella società bene erano seguiti da figure apposite, e non erano certo i genitori a occuparsene. Nella società della povertà si facevano mille figli e li si faceva crescere come si poteva, spesso a suon di botte, ma certo non con amore e partecipazione o presenza. Anche perché non c'era il tempo.
    Oggi se parliamo di giovani ci sono alcuni problemi non da poco. A partire dal fallimento educativo della mia generazione, che è quella dei genitori degli adolescenti odierni. E non perché sono assenti, ma perché non fanno i genitori. Il figlio non si può sgridare, non si può sculacciare, non gli si può dire niente. Vediamo orde di genitori a scuola incazzati con gli insegnanti perché hanno dato una nota o un brutto voto al povero pargoletto. Insomma, direi che c'è un iperprotettività nei confronti dei figli, che non è certo edificante, e li fa sentire autorizzati a fare tutto quello che vogliono senza temere conseguenze.
    I social poi amplificano ogni cosa, per cui situazioni che ci sono sempre state - come il bullismo - oggi sono amplificate all'inverosimile. E allo stesso modo tutte quelle cose che un tempo potevano essere bravate ad appannaggio di pochi bulletti, oggi diventano delle sfide, delle mode. E i genitori su quelle cose non sono capaci di attuare alcun tipo di controllo, spesso per mera ignoranza.
    Ne parlavo il 2 giugno col questore, al ricevimento. Manca una regolamentazione sull'uso della tecnologia. Ma anche una cultura. Molti miei coetanei la rifuggono invece che cercare di capirla, con il risultato che i loro figli usano cellulari e computer senza parental control. E si ottengono danni inenarrabili.

    Ma stiamo andando decisamente ot. Che ne dite se sposto i post sul tema in un'altra discussione ad hoc? Così non mischiamo troppo le cose?
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

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  6. #231
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    singolarmente possiamo pure essere "avanti", con tutte le fragilità di ognuno;
    ma serve proprio una cultura diffusa, per cui quando stai con gli amici non avverti sottotraccia critiche o rifiuto, paure, ecc..

    io, per eterodossie molto più comuni ho avvertito tante pressioni incrociate; su di me hanno pesato il giusto; ma su persone già cariche o più esposte i giudizi e gli umori - pure benevoli e in buona fede - possono avere un effetto devastante;
    quando le altre persone si trovano di fronte a problemi altrui che vivono anche loro, tendono a proiettarci le loro paure e comunicano quell'ansia in modi imprevedibili;

    che so, tu lasci un compagno che ti ha tradita e improvvisamente diventi la nemica di una coppia che ha quel problema e ti vede come esempio-detonatore di quello che forse potrebbe succedere a loro e che rimuovono; in questo caso la "normale" sei anche tu; figuriamoci nei casi eccentrici.
    Beh si, certo che servirebbe una cultura diffusa. Ma per questo ci vuole il suo tempo.
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  7. #232
    Riportando un attimo la discussione sui figli di genitori separati o divorziati...
    Dipende interamente d'intelligenza e dalla sensibilità dei genitori nel creare meno conflitto possibile e nell'assicurarsi che i figli non siano costretti a parteggiare per uno o per l'altro genitore. Evitare atteggiamenti vittimisti davanti ai figli è la cosa migliore, non strumentalizzarli per ottenere l'attenzione dell'ex o per ricattare, situazioni tristi e quotidiane che riempiono i figli di rabbia spesso inespressa e che finisce per manifestarsi nel corso dell’adolescenza con atteggiamenti punitivi e totalmente autolesionisti. L'ideale sarebbe non trattare i figli come confidenti, non entrare nel dettaglio dei motivi della rottura e cercare di mantenere un atteggiamento collaborativo sia durante la separazione sia nella gestione dei figli da separati. Non è una cosa particolarmente allegra, ma è anche impotante sottolineare che è meglio per i figli vedere i genitori felici con altri partner che infelici insieme.


    P.S.
    Questo per le coppie cosi-dette "normali" poi ne capitano di cotte e di crude ( ma non aggiungo altro ).
    "Il mio tempo non è ancora venuto; alcuni nascono postumi"

  8. #233
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da dark lady Visualizza Messaggio
    Cono, combattere ha senso se tra i due permangono dei sentimenti. Ma quando si arriva alla separazione è perché i suddetti sentimenti non ci sono più, perché almeno uno dei due si è guardato o si sta guardando intorno, perché il rapporto si è deteriorato. E prolungarne l'agonia fa male a tutti, ai bambini per primi.
    La separazione era un trauma un tempo perché grazie al perbenismo e alla religione non era contemplata. Oggi è pratica comune. Il bambino ne viene traumatizzato solo quando diventa una guerra. Ma è traumatizzato allo stesso modo, se non di più., quando i genitori stanno insieme a forza. E questa è una cosa che dice pure la psicologa, visto che l'hai citata. Una famiglia disfunzionale fa molto più male ai bambini di una famiglia separata, soprattutto se si riesce a chiudere serenamente.
    I Bambini Dark non hanno bisogno di genitori "perfetti" che non litigano mai....
    Hanno bisogno di fare esperienza di Perdono. Di toccare con mano che il Perdono esiste. Che papà e mamma, anche se litigano, poi fanno pace. Questo formerà la loro spina dorsale nella vita, non certo l'improbabile e irreale assenza di conflitti...


    La separazione può essere vissuta come una perdita e i bambini possono attraversare un periodo di lutto, simile a quello che si vive in caso di perdita di un parente.

    I bambini possono sentirsi coinvolti nel conflitto tra i genitori e possono provare un forte senso di colpa o di responsabilità.

    In alcuni casi, la separazione può avere effetti a lungo termine sullo sviluppo emotivo e psicologico dei bambini.
    amate i vostri nemici

  9. #234
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Ninag Visualizza Messaggio
    Probabilmente mi sono spiegata male, mi riferivo al fatto che un bambino vive male se i" genitori" non sono consapevoli del loro ruolo, e che si impegnino a volere il bene loro e della loro prole, esistono anche le coppie senza figli perfettamente unite o disunite, credo sia normale. Il mio discorso era sulle libertà che abbiamo conquistato ma di cui certe volte abusiamo, infatti ho anche scritto che a sbagliare siamo bravi tutti. Ognuno cerca di vivere nel miglior modo possibile, alcuni non sono neppure in grado di badare a se stessi figuriamoci un figlio, ma non è una colpa. Forse c'è una parte che abbiamo trascurato, tra la società rigida della prima metà del secolo e la libertà attuale credo manchi un po' la consapevolezza dei propri limiti, la conoscenza del proprio io, presumo che ci sia un vuoto da riempire. Senza essere dogmatici o integralisti.
    Questo tuo intervento è da incorniciare, Nina!

    Abbiamo buttato via, insieme all'acqua sporca, anche il bambino.

    Ti ringrazio.
    amate i vostri nemici

  10. #235
    Opinionista L'avatar di Ninag
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Questo tuo intervento è da incorniciare, Nina!

    Abbiamo buttato via, insieme all'acqua sporca, anche il bambino.

    Ti ringrazio.
    Grazie, mi hanno insegnato a dire quello che penso, ma questo processo non è sempre facile o privo di ostacoli, per avere consapevolezza di vuole tempo e quando si è giovani si tende a vivere le cose in modo diverso( essere giovani è un dato di fatto), la maturità ti porta a fare qualche ragionamento in più( non sempre e non tutti).

  11. #236
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Standing ovation for you!

    La separazione dovrebbe essere l'extrema ratio, non la comoda opzione. Prima del diritto di noi adulti viene quello dei Bambini di crescere a contatto con l'universo maschile e con quello femminile. Con il papà e con la mamma. Oggi, sballottati di qui e di là, 3 giorni con uno e 4 giorni con l'altro, già in età prescolare hanno bisogno dello psicoterapeuta...
    amate i vostri nemici

  12. #237
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da Ninag Visualizza Messaggio
    Il mio discorso era sulle libertà che abbiamo conquistato ma di cui certe volte abusiamo, infatti ho anche scritto che a sbagliare siamo bravi tutti.
    ...
    Forse c'è una parte che abbiamo trascurato, tra la società rigida della prima metà del secolo e la libertà attuale credo manchi un po' la consapevolezza dei propri limiti, la conoscenza del proprio io, presumo che ci sia un vuoto da riempire. Senza essere dogmatici o integralisti.
    oddio, se si tratta della libertà, il dogmatismo è indispensabile: se sei su una strada col limite di velocità di 80, vai a 70, e vieni multata perché hai superato i 50, c'è un problema;

    se un comportamento è libero, non è abusivo; non so cosa tu abbia in mente quando parli di "abusare della libertà"; apparentemente può sembrare una cosa sensata; in sostanza di tratta dell'opinione - legittima - che una determinata libertà vada limitata; tu a cosa pensavi ?
    c'� del lardo in Garfagnana

  13. #238
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    oddio, se si tratta della libertà, il dogmatismo è indispensabile: se sei su una strada col limite di velocità di 80, vai a 70, e vieni multata perché hai superato i 50, c'è un problema;

    se un comportamento è libero, non è abusivo; non so cosa tu abbia in mente quando parli di "abusare della libertà"; apparentemente può sembrare una cosa sensata; in sostanza di tratta dell'opinione - legittima - che una determinata libertà vada limitata; tu a cosa pensavi ?
    Mio padre è sempre stato solito dire "La tua libertà finisce dove inizia quella degli altri". Cosa condivisibile, ovviamente. Ma il confine è sempre così netto?
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

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  14. #239
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    oddio, se si tratta della libertà, il dogmatismo è indispensabile: se sei su una strada col limite di velocità di 80, vai a 70, e vieni multata perché hai superato i 50, c'è un problema;

    se un comportamento è libero, non è abusivo; non so cosa tu abbia in mente quando parli di "abusare della libertà"; apparentemente può sembrare una cosa sensata; in sostanza di tratta dell'opinione - legittima - che una determinata libertà vada limitata; tu a cosa pensavi ?
    Mio padre è sempre stato solito dire "La tua libertà finisce dove inizia quella degli altri". Cosa condivisibile, ovviamente. Ma il confine è sempre così netto?
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  15. #240
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