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Discussione: Giacomo Casanova

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    Giacomo Casanova: seduttore e avventuriero veneziano in giro per l’Europa.


    Pietro Longhi, ritratto di Giacomo Girolamo Casanova, olio su tela, collezione privata.

    Per la sua "irrequietezza" fu allontanato dalla città di Padova e costretto ad intraprendere la carriera ecclesiastica. Ottenne gli ordini minori nel 1741, ma poi abbandonò l'abito talare.

    Dopo essere riuscito a farsi adottare dal senatore veneziano Matteo Bragadin, garantendosi l’agiatezza economica, Casanova iniziò a viaggiare in l'Europa. Fu anche agente segreto per la "Serenissima".

    Nel 1755 a Venezia fu arrestato dal Tribunale degli Inquisitori di Stato e rinchiuso nel carcere del Palazzo Ducale con l'accusa di ateismo, magia ed eccessi morali. Dopo quindici mesi riuscì a fuggire. La rocambolesca fuga la descrisse nel libro:“Storia della mia fuga dai Piombi”.



    Alla sua fama di “tombeur de femmes” contribuì la sua autobiografia, “Histoire de ma vie”, scritta tra il 1789 e il 1798 nel castello di Dux, oggi Duchcov, nella Repubblica Ceca. La scrisse in francese, lingua con la quale aveva più dimistichezza rispetto alla lingua italiana. In tale testo descrive le sue avventure, i viaggi e gli “incontri galanti”.

    Il giornalista e storico veneziano Alessandro Marzo Magno evidenzia che "nell’Histoire sono nominate 116 donne, e calcolando che i suoi anni di effettiva vita sessuale furono 42, abbiamo una media di circa tre donne l’anno. Qualsiasi bagnino di Rimini o maestro di sci di Cortina avrebbe fatto meglio!".

    "Il corteggiamento, la seduzione e l’ars amandi rientravano nei canoni della levità, della delicatezza, delle ciprie e dei belletti. Era un outsider rispetto al suo tempo, e questo essere al di fuori della norma non ne fa il rappresentante ma un soggetto di un genere particolare, elitario. Non solo seduttore. Ridurre Casanova a un semplice libertino sarebbe un errore. Il veneziano fu un uomo colto, poliglotta, un acuto osservatore della società del suo tempo".

    Comunque rimase ancorato fino alla fine della sua vita ai valori, precetti e credenze dell'ancien régime e della sua classe dominante, l'aristocrazia, dalla quale era escluso per nascita e della quale cercò di far parte, anche quando essa era ormai avviata al crepuscolo.

    A Venezia, quest’anno, nel mese di settembre, ci sarà l’apertura del Museo di Giacomo Casanova, ospitato nel Palazzo Zaguri


    Venezia, Palazzo Zaguri, nel sestiere di San Marco.

    Il patrizio veneziano Pietro Zaguri, antico proprietario del palazzo, fu amico e mecenate di Casanova. Gli scambi epistolari tra i due testimoniano il loro legame, basato sulla reciproca stima. Giacomo soggiornò più volte in questo edificio.

    La maestosa struttura permetterà di raccontare la storia di Casanova tramite la realtà virtuale e percorsi multimediali. Ci saranno anche documenti originali, abiti dell’epoca, vari oggetti.

    All’uscita dal museo forse ci sarà la voglia di ripercorrere le calli, i campi e campielli di Venezia che lui frequentò.


    Canaletto, Venezia, veduta di piazza san Marco, 1730
    Ultima modifica di doxa; 07-06-2025 alle 13:26

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