38

La preghiera non serve a nulla se la vita non concorda con essa — Noi dobbiamo pregare e vegliare sempre, affinché non ci sia alcuna contraddizione nella nostra vita. Non dobbiamo negligere nel mostrare agli altri che comprendiamo che vegliare e pregare significa vivere le nostre preghiere davanti a Dio e che Egli può risponderci. — Selected Messages, book. 1, 116, 117
L’infedeltà nell’amministrazione può essere causa di preghiera senza risposta — Quel Dio che ci elargisce ogni tipo di benedizioni chiede una certa parte di tutto ciò che possediamo, per sostenere la predicazione del Vangelo. Nel restituire questa parte a Dio, dimostriamo il nostro apprezzamento per i Suoi doni. Egli è il Signore di tutto: come possiamo pretendere le sue benedizioni, se gli neghiamo il nostro contributo? Se siamo amministratori infedeli dei beni terreni, come possiamo aspettarci che ci affidi quelli celesti? Potrebbe essere proprio questo nostro atteggiamento la pietra d’inciampo delle preghiere non esaudite. — Christ’s Object Lessons,
Pregare non significare dare ordini a Dio — Noi sappiamo che il Signore ascolta le nostre richieste e le esaudisce, secondo la Sua volontà. Le nostre petizioni non devono avere una forma d’imposizione ma d’intercessione, affinché Lui faccia le cose che desideriamo che faccia. — Testimonies for the Church, vol. 2, 149
Generalmente tutti noi desideriamo ricevere risposte immediate alle nostre preghiere e siamo tentati allo scoraggiamento, quando la risposta è in ritardo o se viene in una forma inaspettata. Ma Dio è troppo saggio e buono, per rispondere alle nostre preghiere proprio nel modo e nel momento che desideriamo. Egli vuole per noi molto di più dell’esaudimento di tutti i nostri desideri. Dobbiamo avere fiducia nella sua saggezza e nel suo amore, e quindi non chiedergli semplicemente ciò che vorremmo, ma cercare di capire i suoi piani e realizzarli. Dovremmo annullare nella sua volontà i nostri desideri e i nostri interessi. Le esperienze che mettono alla prova la nostra fede ci fanno del bene; possiamo renderci conto se la nostra fede è autentica, sincera e basata sulla Parola di Dio o se, dipendendo dalle circostanze, risulta incerta e instabile. La fede si rafforza esercitandola. È importante sviluppare la pazienza, ricordando che nelle Sacre Scritture si possono trovare promesse straordinarie, per coloro che confidano in Dio. — Ministry of Healing 230, 231

Mentre lei pregava nella sua afflizione per la pace in Cristo, una nube sembrava oscurare la sua mente. Il riposo e la pace non venivano come lei sperava. A volte la sua fede sembrava essere messa alla prova tenacemente. E mentre lei rifletteva sulla sua vita passata, vedeva tristezza e disillusione; guardando al futuro, vedeva solo incertezze. Allora la mano divina la guidò meravigliosamente verso la croce, per insegnarle che Dio era l’unico remuneratore di coloro che lo cercano diligentemente. Chi chiede correttamente, riceverà. Chi cerca con fede, troverà. Ogni esperienza ottenuta nella fornace dell’afflizione vale più di tutti i disagi e i dolori che causa. Le preghiere che lei ha innalzato in solitudine, nella stanchezza e nella prova, furono udite e risposte da Dio, nella misura in cui lei le ha potute sopportare. Lei non aveva una visione chiara e corretta, riguardo i suoi fratelli, né tantomeno lei stesso si vedeva in una luce corretta. Ma nella sua provvidenza Dio rispose alle sue preghiere, offerte nell’angoscia, per salvarla e affinché il Suo nome fosse glorificato. Non conoscendo se stesso, lei ha chiesto cose che non erano per il suo bene. Dio, comunque, ha ascoltato le sue preghiere sincere e tuttavia la benedizione concessa è stata molto diversa da quella che lei si aspettava. Nella Sua provvidenza, Dio ha deciso di metterla in relazione direttamente con la sua chiesa, affinché confidi meno in se stesso e di più in quelli che Lui sta guidando, per il progresso della sua opera. Dio ascolta ogni preghiera sincera. — Testimonies for the Church, vol. 3, 415, 416

Dio risponde alla preghiera secondo i Suoi tempi — Durante tutta la sua vita coniugale, Zaccaria aveva pregato, chiedendo un figlio. Lui e sua moglie erano ormai vecchi e ancora la loro preghiera era rimasta senza risposta. Ma nessuno dei due mormorò. Dio non si era dimenticato. Egli attendeva il momento opportuno, per rispondere a questa preghiera, e quando il caso sembrava essere senza speranza, Zaccaria ricevette una risposta. — SDA Bible Commentary vol. 5, 1114
Perché le risposte alle preghiere possono subire un ritardo — Dio non sempre risponde alle nostre preghiere la prima volta che ci rivolgiamo a Lui, perché, se lo facesse, penseremmo d’aver diritto a tutte le benedizioni e ai favori che ci concede. Invece, dovremmo esaminare i nostri cuori, per vedere se accarezziamo qualche male o ci compiacciamo in qualche peccato, o perché siamo negligenti e non riusciamo a comprendere la nostra dipendenza da Colui che conosce i nostri bisogni. —Review and Herald, June 9, 1891
Il ritardo delle risposte rivela il nostro egoismo — Colui che benedisse l’ufficiale di Capernaum è disposto a benedire anche noi; ma, come quel padre angosciato, è il desiderio di beni terreni che ci spinge a cercare Gesù, e noi facciamo dipendere la nostra fiducia dall’esaudimento delle richieste presentate. Il Signore, invece, desidera concederci una benedizione più grande di quella che chiediamo e rimanda la sua risposta, perché possiamo vedere il male che c’è nel nostro cuore e il nostro profondo bisogno della sua grazia. Egli desidera che non lo cerchiamo per motivi egoistici. È nostro dovere confidare interamente nel suo amore e confessare la nostra incapacità e il nostro grande vuoto. L’ufficiale avrebbe voluto vedere l’esaudimento della preghiera, prima di credere, ma fu costretto ad accettare la Parola di Gesù, affinché la sua richiesta fosse ascoltata e la grazia concessa. Anche noi dobbiamo imparare la stessa lezione. Non dobbiamo aspettare, per credere di vedere o sentire che Dio ci ascolta. Dobbiamo confidare nelle sue promesse. — The Desire of Ages, 200