Biologi e fisici, astenersi. O, a proprio rischio e pericolo : é una svanverata di ignorante.
Ho la pessima abitudine di trascorrere buona parte del tempo disponibile per i "minuti piaceri" nella lettura.
Di robaccia ostica (filosofi, fisica, scienze matematiche), con il sospetto (che diventa convinzione, spesso) di non aver capito tutto, anzi. Ma con la testardaggine di chi vuole vederci chiaro. Ultimamente, attratto dal titolo, mi sono imbattuto nella cosiddetta "biologia quantistica".
Le parole “quantistico” e “biologia” sembrano venire da universi concettuali diversi. Il primo evoca particelle "di dio", nuvole di probabilità, onde in mari di Dirac, gatti né vivi né morti; il secondo, cellule, proteine, metabolismo, cose visibili, osservabili, replicabili. Tutta roba piccolissima, fatta in definitiva degli stessi quark e "vuoto... forzuto".
L'idea, malsana, di cercare di vederne i legami mi ha fatto spendere sudati soldoni e tempo ancor più prezioso . Risultati ? Mo' vediamo. Riassumo, tera-tera, a parole mie, quello che penso di aver capito.
"Quantistico".
La meccanica quantistica (e la Elettrodinamica quantistica , sorellina), alla fin fine, che roba é ?
Non ho la presunzione né di poterla "raccontare" , né, meno che meno che mai, di spiegarla. Primo, perché sono un ignorante (per definizione), poi perché non ne ho capito granché, terzo perché é contro-intuitiva. Qualche cosa, pero', ho capito : che il mondo funziona proprio cosi'.
Della mia ignoranza in materia, faccio un riassuntino, premessa per il seguito. Che Heisenberg, Schrodinger col gatto, e soci mi perdonino.
Altrove mi sono già coperto di ridicolo svanverando sulla "massa" e sul "Modello standard", raccontando quello che penso di aver capito sulla struttura della "materia" : che é fatta principalmente di energia e campi tramebondi, che ondeggiano e danno origine alle particelle. E qualche quark.
A questo, la meccanica quantistica aggiunge l'amenità che tutto é retto da leggi probabilstiche. Non c'é una posizione o una stato di moto definito, ma solo un insieme di probabilità...una funzione matematica di probabilità... "un' onda".
Per una posizione definita si puo' conoscere la probabilità che abbia una particella di esserci e la probabilità che abbia una certa quantità di moto. E tutto resta vago ed indefinito, finché non ci sia un'interazione (malauguratamente definta "misura" con tutto il bla bla fantascientifico e confusionario che ne segue). Al momento dello... "scontro", la probabilità che la particella sia là...é 100% e diventa "realtà". La "funzione d'onda probabilistica , collassa".
Insomma, come il ronzio della zanzara ci dice che c'é e che svolazza, ma non si sa dove, finché lo zot ! dell'elettrodo la fulmina....ed é proprio là, sull'elettrodo. Collassata.
Tanto per rendere le cose facili, elettroni ed altre particelle, si comportano sia come onda che come particella.
Sono un po' l'una ed un po' l'altra, ed entrambe le cose nello stesso tempo, secondo i casi...sempre seguendo leggi di tipo probabilistico.
Non sono in un posto preciso, sono ovunque dove potrebbero essere, in una "sovrapposizione di stati" fino all'interazione chiarificatrice e collassante.
Questa condizione si chiama coerenza. È come una nuvola di alternative, tutte reali finché qualcosa (interazione/"misura") non la faccia “collassare” in una scelta concreta.
E non é finita là : se due particelle che possono essere o bianca o nera (ma non dello stesso colore) ed il colore di ogni particella ha la sua "funzione d'onda di probabilità" indipendente, il legame che non possono essere uguali sussiste, quale che sia la distanza che le separi, una volta "nate col legame". E la "misura" di una, comporta immediatamente il collasso della funzione d'onda...anche all'altro capo dell'universo. E' strambo pure il nome del fenomeno "Etanglement ".
Non basta...esiste un'altra caratteristica quantistica, l' "effetto tunnel", che permette ad una particella di oltrepassare una "barriera" di potenziale...di passare al di là di un "muro", pur non avendo energia sufficiente per farlo. Si, "prende in prestito"energia dal vuoto per restituirla immediatamente dopo un tempo brevissimo...la sua "funzione d'onda di probabilità"aveva un valore (seppur bassissimo) che passasse dall'altra parte...ed é quel valore che é collassato.
Il biglietto della lotteria trovato per terra in un tifone che vince un miliardo in diamanti : improbabile, ma possibile.
Ma se é tutto una nuvola di probabilità, e non ci sono "scienziati che misurano"?
In effetti, ce ne sono ad josa: tutto questo bataclan di probabilità si svolge nell'infinitamente piccolo. E l'infinitamente piccolo é terribilmente affollato. Quindi il tempo per avere un'interazione (la famosa "misura ") é veramente minuscolo, e le funzioni d'onda collassano illico-presto, nell'infinitamente piccolo...e la realtà, somma di infiniti collassi, esiste. E noi pure.
Queste sono le piacevolezze principali della meccanica quantistica (l'elettrodinamica quantistica, un'altra volta).
Si, é tutto apparentemente senza né capo né coda. E' la realtà. Falsificabile e falsificata.
Non si sa come mai e perché, ma funziona. Perfettamente.
(segue)