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Abbiamo trovato le armi di distruzione massiva di Saddam?
UARNINGHE:
é un testo ereticamente politicamente scorretto.
Siamo di nuovo lì, sul bordo del precipizio o in prima fila davanti alle luci della ribalta.
Il burattinaio agita le mani e tutti a guardare l’Iran come il nuovo Satana nucleare. Rullo di tamburi, urla nel backstage: “Minaccia! Barbarie! Bombe! Oppressione della Donna !” Il publico, commosso e terrorizzato, come sempre, applaude. Ed é pronto e felice di pagare un altro biglietto.
Ci risiamo : nella lingua di Molière (riferimento culturale, check!) déjà vu geopolitico.
Ricordate l’Iraq di Saddam? “Armi di distruzione di massa”, dicevano. “Centrifughe sotterranee, plutonio nel couscous.”
Era fuffa, orchestrata con la maestria di un illusionista ubriaco e la complicità bovina dell’opinione pubblica. Risultato? Un paese, un popolo (uomini donne vecchi bambini, cani gatti ed opere d'arte) macellato, un'intera regione destabilizzata, "il califfato" (armato Usa e Nato), la democrazia di 3 giorni e mezzo.... petrolio "libero" ( e merikano)... e....ooops, niente bombe massivodistruggenti, scusate, ci hanno male informati....Puniamo il capo CIA: in pensione a 5697 carati.
Gli stock di bombe ringiovaniti, i dividendi in rialzo, medaglie a gogo' per i generali eroi. Onori militari ed applausi per i morti "buoni". Gli altri, le vittime collaterali di un piccolo errore di informazione...chissene: che ci pensino le uri e le vergini dell'aldilà...so' arabi (no? non sono arabi?...fa uguale)....tutti terroristi, per definizzzzione.
Ora, cambio palcoscenico : l’Iran. Il copione é lo stesso ?
È legittimo domandarsi: il giullare é il solito paranoico immemore dello sbarco liberatore in Normandia, antiamerikano, fassista naziputiniano e salvinilover ?...o sente puzza di fregatura perché usma (bellissimo, vero?) lo stesso profumo di latrina ferroviaria di vent’anni fa?
Il dubbio non è peccato, è igiene mentale.
Non serve essere ayatollah per accorgersi che qualcosa non torna. Demonizzazione a reti unificate, semplificazione morale da cartone animato: da una parte i “buoni” (che vendono armi a tutti ed estintori a benzina, per "la sicurezza nazionale"), dall’altra i “cattivi” (che magari le vogliono fabbricare...per la loro "sicurezza nazionale", dati i simpatici ed amorevli vicini).
Ecco il punto: l’Iran, come ogni stato che non si inginocchia all’Impero del Dollaro e delle cento basi militari qua e là, viene trattato non come soggetto politico, ma come disturbo psichiatrico. Non lo si ascolta, lo si diagnostica: fanatismo, irrazionalità, follia teocratica. E se provi a dire che forse, FORSE, l’Iran ha motivi strategici per difendersi (dopo decenni di sanzioni, sabotaggi e omicidi mirati, rivalità tra sciti e sunniti, governi corano-teocratici e dollaro-teocratici), ti bollano come complottista, o peggio: pacifista razionale. Per non parlare di antifemminista retrivo, difensore del velo e dell'ignoranza obbligatoria femminile.
Ma attenzione: il fatto che Washington abbia precedenti da manipolatrice compulsiva e di mani-in-pasta-creativo in tutte le guerre dell'ultimo mezzo secolo, non significa che Teheran sia un santuario di saggezza.
Il problema non è “chi è buono (nessuno)”, ma chi sta mentendo meglio.
Perché la narrativa binaria serve solo a chi deve vendere bombe o elezioni. O entrambe, nel rispetto della Divinità Dollaresca.
....Della democrazzzzzzzia e della Sicurezza Nazionale, dimenticavo.
La vera intuizione sta qui: chi demonizza ha già scelto la guerra, solo che non può dirlo apertamente. Sarebbe politicamente scorretto: si vuole solo Pace, Democrazzzzzzia e Sicurezza Nazzzzzionale.
Prima la paura, poi l’attacco. È un rosario che conosciamo bene.
E allora vassapé, se si sta arricchendo l’uranio o solo la tensione globale.
Vassapé se il popolo iraniano è ostaggio del suo regime o anche del nostro mondial sceriffo democratico.
Vassapé se la prossima “guerra giusta” si gioca di nuovo sulla nostra ignoranza.
Per ora, siamo ancora nel trailer. Ma l'altro film ce lo ricordiamo ancora. E stavolta, magari, non applaudiamo.
Ah....Alla domanda se preferisco le spiagge di Malibu nella libera amerika (seppur trumpesca) o il gulag nazi-putino-iranin-nordcoreano, ho gia risposto altrove . Confermo : libero europeo in libera europa.
Ultima modifica di restodelcarlino; 17-06-2025 alle 14:39
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Opinionista
Quando c'è da far spese non si guarda in faccia a nessuno, petrolio, materie prime, tanto il conto lo pagano sempre gli stessi.
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In margine: il ruolo politico internazionale dell'Italia.
Stasera Travaglio l'ha definito "tanatosi": fingersi morto per non assumersi responsabilità e non arrecare danni. Sembra comunque una tattica migliore di quella di qualche altro paese europeo.
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