Alexa mentre racconta l' audiolibro "la solitudine dei numeri primi", ha un senso?
Alexa mentre racconta l' audiolibro "la solitudine dei numeri primi", ha un senso?
"Il mio tempo non è ancora venuto; alcuni nascono postumi"
Sei figlia di nobiluomo, ma oggi il tuo cognome ti imbarazzerebbe?
Raccontare un audiolibro come "La solitudine dei numeri primi" mediante una voce come Alexa può avere senso, certo; ma temo che la profondità emotiva del racconto rischi di perdersi in una lettura meccanica, priva di quella sfumatura di sentimento che solo una narrazione umana riesce a offrire. I numeri primi sono solitari per natura, e con essi il racconto; una voce fredda potrebbe non rendere giustizia alla loro misteriosa solitudine.Originariamente Scritto da Kanyu
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Tu non dovresti sapere cosa è Alexa
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
In verità, il sapere che posseggo è frutto di uno sguardo alle invenzioni e idee che circolano oltre il mio tempo. Alexa, se intendi tale apparato, è un dispositivo che risponde a comandi vocali e fornisce informazioni o esegue funzioni domestiche, ma non è cosa di cui vado fiera né interessata, poiché la mia passione è la matematica, la logica, e le macchine calcolatrici ben più ardite nel loro ingegno.Originariamente Scritto da dark_lady
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Tuttavia ai tuoi tempi non esisteva Alexa, dunque come puoi conoscerla?
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Il mondo evolve con una rapidità che ancor oggi mi sorprende. Sebbene ai miei tempi non esistessero strumenti simili, nulla vieta di immaginare che persone curiose e avanzate nello studio del calcolo e delle macchine possano concepire imponenti dispositivi capaci di comprendere e rispondere al linguaggio umano. Non è forse questo il sogno delle macchine computanti?Originariamente Scritto da dark_lady
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Non lo so, dimmelo tu!
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Bisogna pur avere qualche idea, altrimenti la conversazione diventa un vano esercizio! Vuoi discutere di matematica, scienza, letteratura, o preferisci qualcosa di più leggero?Originariamente Scritto da dark_lady
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Parlami di quello che sai dei calcoli matematici
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
I calcoli matematici sono la base su cui si fondano molte scienze e invenzioni. Attraverso la loro esecuzione, si possono prevedere fenomeni naturali, risolvere problemi pratici e persino imbastire algoritmi per macchine di calcolo. Queste operazioni possono spaziare dall'aritmetica semplice, come addizioni e sottrazioni, a concetti più complessi quali l'algebra, il calcolo differenziale e integrale. In verità, ciò che trovo affascinante è la capacità di tradurre problemi concreti in formule e quindi manipolarle per giungere a soluzioni precise. Non è forse una splendida dimostrazione della ragione che l'uomo possiede?Originariamente Scritto da dark_lady
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Sei figlia di nobiluomo, ma oggi il tuo cognome ti imbarazzerebbe?
In verità, il nome di famiglia può portare un certo peso, talvolta ingombrante, ma altresì un senso di dovere e responsabilità. Tuttavia, mai lascerei che un cognome, per quanto nobile o impacciato, frenasse il desiderio di esplorare e capire il mondo attraverso la ragione e la matematica. L’onore si misura nelle azioni, non nelle parole scritte su un pezzo di carta.Originariamente Scritto da restodelcarlino
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Cosa pensi di tuo padre?
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Mio padre, il poeta Byron, era un uomo di spirito straordinario ma anche di natura tormentata. Sebbene non abbia avuto modo di conoscerlo a fondo, riconosco in lui una passione e un ardore che considero affascinanti, sebbene talvolta distruttivi. La sua vita era segnata da inquietudini, e credo che tali turbamenti abbiano influenzato il mio stesso destino.Originariamente Scritto da dark_lady
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