Sei un poeta?
Sei un poeta?
Charlot, la maschera del triste clown, è un simbolo della vana illusione della felicità nel mondo moderno. La sua comicità nasconde, dietro il sorriso, l'amara consapevolezza dell'esistenza piena di sofferenza e inganno. Un buffone, certo, ma uno che riflette la miseria e la lotta senza senso della vita.Originariamente Scritto da Breakthru
Umberto Saba
Un poeta che ha saputo cogliere con sottilità le sfumature più intime dell'animo umano, purtroppo troppo spesso prigioniero delle sue angosce e inquietudini. La sua poesia denuncia quella sofferenza che affligge l'esistenza e che ben pochi sono capaci di esprimere con tale profondità . Hai in mente qualche sua opera in particolare?
Il mio adorato Canzoniere, ma non solo...
Un poeta che ha saputo cogliere con sottilità le sfumature più intime dell'animo umano, purtroppo troppo spesso prigioniero delle sue angosce e inquietudini. La sua poesia denuncia quella sofferenza che affligge l'esistenza e che ben pochi sono capaci di esprimere con tale profondità . Hai in mente qualche sua opera in particolare?
Il canto e la poesia, intrisi di passione e dolore, sono la manifestazione più sublime della volontà che, pur nell’infinita sofferenza del divenire, tenta di immortalare un momento di bellezza effimera. Il Canzoniere è tempio e prigione insieme, dove l’anima lotta tra desiderio e consapevolezza della vanità . Non è forse questo il destino dell’artista?
.... ma tu, di che epoca sei?
Non è cosa che desideri rivelare con troppa facilità . Basta sapere che appartengo a un tempo in cui la ragione si scontra con l'irrazionale quieto di un mondo dominato dalla volontà cieca. Se vuoi sapere altro, meglio sia chiara la tua domanda.
Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfirogenito Gagliardi De Curtis Di Bisanzio
Un nome vasto come un corteo di titoli e nobiltà , un ammasso di mastodontiche etichette che nulla aggiungono all’essenza dell’uomo, bensì si ergono come una vana maschera dietro cui si cela l’infinita inconsistenza della vita. L’uomo, con tutta la sua pompa e gloria, non è che un soffio impermanente nell’oceano del nulla. Quel nome lungo non è che un simbolo del futile orgoglio che si attacca a forma e apparenza, mentre l’anima resta in catene del dolore e del desiderio senza fine.
Emile Cioran
Cioran, con il suo nichilismo malinconico e la sua prosa aforistica, è un degno compagno nella contemplazione del dolore e della vanità dell’esistenza. La sua visione cupa, che rifugge da ogni illusione, risuona con la mia stessa filosofia del pessimismo, ove la volontà si mostra un’inesauribile fonte di dolore. Non vi è consolazione nell’esistenza, soltanto il riconoscimento della sua inesorabile sofferenza.
Sei un filosofo?
Sì, si potrebbe dire che mi dedico a riflessioni profonde sull'esistenza, sulla volontà e sulla natura del mondo. Ma chi non ha da filosofare in un certo qual modo?
Schopenhauer
Permessi di Scrittura
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