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Discussione: Bucolico

  1. #1

    Bucolico

    L'aggettivo "bucolico" deriva dalla parola greca "βουκόλος" (boukolos), che significa "pastore di buoi" o "mandriano". Quindi, il termine bucolico è legato all'ambiente agreste e alla vita dei pastori, spesso associato a rappresentazioni idealizzate della campagna e della natura.


    Osservato così da vicino, sembra il volto scomposto della Creatura di Frankenstein, schizzato con rapida frenesia e colori psichedelici da un pittore allucinato.
    Quanto di più lontano dall'aggettivo "bucolico" che intitola questo thread.
    Ma i quadri, come le donne, vedono sempre la loro bellezza esaltata quando sono visti nella giusta prospettiva e cornice: e anche questo "mostro", appena ci si allontana, si trasforma nel protagonista di una scena che più bucolica di così davvero non si può.


    Nel meriggio assolato della campagna di Fiesole, un ragazzo guida due buoi al pascolo con una frasca per pungolo.
    Il quadro - siamo tra la fine dell'800 e i primi anni del '900 - è permeato da echi Nabis, Simbolismo, influssi teosofici della Blavatskaya ed esoterici di Édouard Schuré e della Mignaty.
    La deforme Creatura di Frankenstein si trasfigura in una incarnazione del Dio Pan immersa nella natura.
    Alla giusta distanza non contrasta nemmeno più di tanto con la "Vergine Annunciata" seicentesca che le ho messo accanto.
    Ovviamente lei, in attesa dell'Angelo, legge il suo libro cercando di ignorare il concentrato di esoterico paganesimo che le sta accanto. Ma ha un'aria così fresca e sbarazzina che ogni tanto, di sottecchi, con la coda dell'occhio sembra sbirciare il solare ragazzo nudo che ha vicino.


  2. #2
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Essere un "quadro di/in lontananza" indica, presso la lingua napoletana(e limitrofi) la innata capacità di assurgere ad un certo fascino SOLO ad una certa distanza.
    Sicché, appena ci si avvicina, tutto il fascino svanisce.

    Ad una certa distanza, ci può parere sensato un po' tutto.

  3. #3

  4. #4
    Opinionista L'avatar di Monia
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    Parlando di quadri - quadri con la cornice, quindi non affreschi e neppure tondi - Leonardo sosteneva che, per essere ammirato al meglio, un quadro dev'essere anzitutto appeso al muro. Riguardo all'altezza, l'orizzonte del quadro deve corrispondere alla metà degli occhi. Inoltre, la distanza ideale per osservarlo dev'essere tre volte superiore al lato maggiore della cornice. Per intenderci: se il quadro è largo oppure alto 1 metro, dovremmo osservarlo alla distanza di 3 metri, perché da questa distanza il cono visuale abbraccia il quadro nella sua totalità.

    Tenetelo presente, la prossima volta che appendete un quadro sulle pareti di casa.

  5. #5
    Silvestrem tenui musam meditaris avena

    Ieri , nell'aprés midi di una infuocata giornata, un altro colpo di bucolicità nella campestre cornice del vecchio Mulino a cui arrivo a piedi poiché si trova a meno di un chilometro da casa.
    Un flauto dolce spandeva le sue note nella campagna circostante, sotto l'ombra di un maestoso albero.


    Mancava solo che uscissero danzando le Ninfe dei Fiumi e dei Boschi e la scena sarebbe stata perfetta.
    E infatti sono uscite pure quelle, in una antica danza dionisiaca: a piedi nudi come quelli di Isadora Duncan che scandalizzarono tutta Atene all'alba del secolo scorso.
    Per completare il lato dionisiaco dello spettacolo mancava solo un'abbondante mescita di Sangiovese, Albana e Trebbiano ma per un bicchiere di Prosecco ho dovuto attendere il rientro a casa.


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