Bertall (incisore), L’omelette du curé (= l’omeletta del curato).

(Bertall è lo pseudonimo di Charles Constant Albert Nicolas d'Arnoux de Limoges Saint-Saëns, Parigi, 1820 – Parigi,1882). Era incisore, caricaturista e fotografo francese).

Questa incisione è nel libro in due tomi titolato “Phisiologie du gout ou Méditations de gastronomie transcendante; ouvrage théorique, historique et a l’ordre du jour, Dedié aux Gastronomes parisiens” (= Fisiologia del gusto o Meditazioni di gastronomia trascendente; opera teorica, storica e d’attualità, Dedicata ai Gastronomi parigini), pubblicato nel 1826.

In pochi avrebbero potuto immaginare che questo libro non era un testo estemporaneo scritto da un “filosofo della domenica”, ma un elaborato realizzato da un “servitore dello Stato”, consigliere della Corte di Cassazione: Jean Anthelme Brillat-Savarin (1755 – 1826), il quale non ebbe il tempo di vedere il successo del suo libro, perché meno di un mese dopo morì a causa di una polmonite.

Lo prosa e lo stile di quest’opera letteraria furono paragonati a quelli degli scrittori e aforisti francesi François de La Rochefoucauld (1613 – 1680) e Jean de La Bruyère (1645 – 1696).

In Brillat-Savarin la passione per la gastronomia superava il piacere del buon mangiare. Infatti “Fisiologia del gusto” non è un ricettario gastronomico. Savarin è più interessato alla ricetta e al suo risultato che all’esecuzione in cucina. Il suo libro è una sorta di laico messale dell’epicureo moderato. Capitolo dopo capitolo è un susseguirsi di aneddoti, storie e riflessioni, talvolta intervallati da qualche ricetta per il “buon mangiare”.