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Discussione: Sogni di una notte di mezza estate ? O forse no.

  1. #1

    Sogni di una notte di mezza estate ? O forse no.

    O forse inizio di una nuova vita, come una folgorazione discuterepuntoitesca sulla via di Damasco?


    DOXA
    Stava restaurando una colonna ionica in sogno, quando udì il trapano pneumatico di Architektonos, divinità dell’equilibrio strutturale interiore. Le parole furono semplici: "La bellezza è un cedimento controllato".
    Risvegliatosi, trovò le sue pupille a forma di rosone gotico. Da quel giorno indossa solo tonache color ocra e si presenta come Canonico dell’Abside Relazionale.
    Predica negli atri degli ascensori, dove tiene brevi omelie su Brunelleschi e l’amore non corrisposto. I suoi fedeli? Gente che disegna planimetrie in 3D e si confessa ristrutturando il bagno.
    Ha fondato l’ordine degli Estetici Funzionalisti, devoti all’assialità del perdono e all’abside dell’io.
    Cita Leon Battista Alberti con tono profetico: “Ogni cuore è un’architrave.” I peccati capitali? Il kitsch, l’asimmetria impura e i barattoli di Manzoni.
    Il suo incubo? Una basilica romanica-casino' a LasVegas.
    Il suo sacramento? Il restauro di coppia.
    Ogni domenica, celebra la Liturgia del Pilastro Portante.

    KURONO TORIGA
    Durante una sessione onirica di addestramento con un gatto da caccia balinese, fu raggiunto da un lampo rosa fucsia emesso da Felisumoto, divinità della discrezione metafisica.
    “Ogni movimento è un’assenza che si fa forma,” gli sussurrò.
    Da allora Kurono parla poco, ma ogni sillaba che pronuncia fa arrossire i monaci zen.
    Abbandonò i tornei felini e fondò il Tempio del Miagolio Interiore, in cima a una libreria IKEA.
    Si veste di lino neutro e ha istituito i 5 Precetti del Silenzio Astuto:
    1. Mai interrompere un’ombra.
    2. Non spiegare.
    3. Osserva le zanzare.
    4. Accarezza ciò che ti respinge.
    5. Ridi dopo.
    È venerato da bibliotecarie zitelle, manutentori di bonsai e venditori di incenso di Forcella.
    I suoi sermoni durano 48 secondi e si concludono con un inchino al vuoto.
    Ha scritto un solo libro: "Trattato del Gatto Sottile", di cui si conosce solo la copertina.
    Ogni martedì, pratica il Miaulabirinto: una danza labirintica a otto zampe.

    VEGA
    Vega assopitasi durante una dissezione cerebrale di una seppia albina, vide Neuroptheia, dea della razionalità biologica, che la colpì con un’epifania mitocondriale. “Non tutto ciò che vive evolve,” sentenziò, “ma tutto ciò che evolve mente.”
    Da allora Vega si fece Profetessa della Cellula Ironica, indossando guanti in lattice liturgico e un camice decorato con codici genetici apocrifi.
    Ha fondato la Chiesa della Biologia Deviante, i cui dogmi oscillano tra la cosmogonia di Lorbel e le battute di Darwin ubriaco.
    Converte atei insegnando loro che anche la fotosintesi ha dei rimorsi.
    Il suo vangelo è il "Genoma del Dubbio", una serie di vetrini da microscopio da osservare in silenzio dopo cena.
    Ogni giovedì tiene lezioni sul “Prototipo Molecolare della Compassione” e sulla “Sequenza Autosomica della Nostalgia.”
    Ha inventato i Santi Autotrofici, martiri che vissero solo di luce e sarcasmo.
    I suoi riti? Compostaggio e autocritica molecolare.
    “Nel midollo,” dice, “si annida la fede inespressoidale.”

    BREAKTHRU
    Il suo momento arrivò quando si addormentò su un codice napoleonico durante una causa sul diritto d'autore di un testamento erotico. Sogno' di un libro che cadde in aula, aprendosi su un verso di Catullo. La luce si fece nuda. E Lexiphora, divinità delle norme libere e della punteggiatura sovversiva, apparve in toga rossa e declamò: “La giustizia è un’allitterazione dell’inferno.”
    Da allora Breakthru è Cardinale della Giurisprudenza Dissociata, e presiede le udienze armata di rosario e codice civile intrecciati.
    Ha fondato una chiesa giuridica in forma di paradosso. L'Ecclesia Contrattuale del Bene Eccentrico, dove si confessano gli avvocati pentiti e i notai romantici.
    Il battesimo avviene con firma a spirale.
    Predica nei tribunali dismessi, con sermoni in forma di atto pubblico lirico.
    Ha scritto Il "Codice dell’Anarchia Elegante", da cui è stato tratto un musical.
    Venera i santi patroni della postilla, del comma ironico e del rinvio elegante.
    Ogni anno celebra la Pasqua dei Paragrafi Smarriti, e indossa solo parrucche d’epoca.

    (continua)
    Ultima modifica di restodelcarlino; Ieri alle 13:46

  2. #2
    ALE
    Fu mentre emergeva danzando su una spiaggia carsico-friulano che entrò in trance agonistica e gli sembro' veder comparire Eraclito in costume olimpionico. Era Idrodromo, divinità dell’equilibrio coreo-motorio.
    Lo afferrò, sebbene scivoloso per crema solare, e gli disse : “Ogni gesto è una fuga dal fondale,”.
    Ale divenne Gran Bagnante dell’Ordine Biciclico Idraulico, e fondò il culto dei Movimenti Ondulatori Consacrati.
    Predica vestito con muta cerimoniale e salvagente filosofico, fluttuando a spirale nelle vasche termali slovenotriestine
    I suoi testi sacri sono scritti su carta assorbente, e le sue omelie vengono immerse prima della lettura in bianco frizzante friulano.
    Gli adepti lo chiamano Abbate dello Splash Sacro.
    Le processioni si svolgono in bicicletta, recitando passi del "Catecumenato Galleggiante".
    Il peccato originale? Tuffarsi senza pensare di aver chiuso l'antifurto della bici.
    Ha fondato il rito della Bracciata Penitenziale, dove ogni stile rappresenta un vizio capitale.
    Sconsiglia il dorso: troppo narcisista. E con lo zaino, é scomodo.
    Il suo motto: “Non c’è salvezza senza idrodinamica ciclogeriatrica.”

    BAUXITE
    Durante una corsa notturna nei vicoli di Agerola, inseguendo Calaf, scivolo' su una buccia di banana filosofica, perdendo brevemente conoscenza. Eufonikon, divinità del desiderio dissonante, le apparve in forma di trombettiere e le gridò: “Ogni attesa è una stonatura ben accordata!”
    Bauxite allora si consacrò come Predicatrice Sincopata della Gioia Irresoluta, fondando la Fratellanza dell’Assolo Mancato.
    Parla solo per interiezioni e pause drammatiche.
    Suona il campanello d’allarme nelle stazioni vuote e canta litanie in metrica napoletana sincopata.
    È vestita con abiti a righe oblique e babucce da tip-tap fluorescenti, col pon-pon
    Predica l’elogio dell’attesa amorosa e l’arte del fischio rituale.
    I suoi seguaci si confessano con un coro a bocca chiusa.
    Il suo simbolo sacro: una trombetta rotta.
    Ha fondato il sacramento del “Non succede nulla, e sia benedetto”, celebrato ogni lunedì mattina.
    Dice spesso: “Ogni amore è una stonatura lasciata in sospeso perché il mondo non ha il coraggio di risolverla.”

    AXE
    Axe stava suonando Bach alla chitarra su un traghetto per Ponza, quando un bambino gli chiese se Dio avesse le unghie. Ebbe una visione freudiana del Creatore in manicure. Ne fu sconvolto e perse i sensi: fu Demiurgix, dio della sintesi cognitiva e del plettro metafisico, che gli apparve, appollaiato sulla paletta della chitarra.
    “Ogni scelta economica è una proiezione infantile del padre assente,” disse.
    Fu folgorato.
    Da allora è Oracolo Neurocapitalista della Sesta Corda, e guida la setta degli Psicoeconomisti Risonanti.
    I suoi sermoni sono sessioni di analisi collettiva con accompagnamento blues.
    Predica che il libero mercato è un sogno edipico ricorrente.
    I suoi testi sacri? Grafici di borsa disegnati a mano e accompagnati da note di terapia jungiana.
    Ha fondato il rito dell’Equilibrio Asimmetrico del Portafoglio Ancestrale.
    Veste in nero ma con cravatte chiassose di femmine discinte
    Ogni messa termina con un assolo lacaniano di cinque minuti.
    Il suo comandamento: “Non desiderare la nevrosi altrui, fattela tua e investici.”

    (continua)
    Ultima modifica di restodelcarlino; Ieri alle 13:44

  3. #3
    REGINA D’AUTUNNO
    Un giorno scivolò su una foglia di platano e batté il capo contro una lapide della magna grecia. Senza farsi male, ma assopendosi momentaneamente. Si risvegliò davanti a Fogliàlia, divinità dell’incompiuto lirico, che le disse: “Ogni poesia è una fioritura in maschera, come una Gondola decorata al Carnevale di Venezia.”
    Da allora, Regina si fece Monaca della Melanconia Editoriale, raccogliendo versi sparsi con una penna ricavata da pavoni imperiali.
    Ha fondato il convento delle Clarisse del Punto e Virgola, dove si prega in sestine e sonetti e si digiuna ogni volta che piove.
    I suoi voti: solitudine, gentilezza e rima baciata solo il sabato.
    Scrive omelie in versi acronimici, poi li brucia per lasciarne solo il profumo. Di mughetto, rosa canina e orchidea sevaggia.
    Converte adolescenti e bibliotecari esausti con canti liturgici in dialetto biscegliese.
    È venerata da poeti, fioristi, ricamatrici di tombolo, esteti e sognatrici.
    “Dio ama i margini,” dice, “perché là si accovacciano i versi dimenticati.”
    Ogni equinozio celebra la Messa d’Inchiostro Smarrito, dove si piange con compostezza stilistica, ma alla fine si sorride felici e si danza insieme la pizzica.


    NINAG

    In una pausa di sonnolento riposo durante una camminata solitaria in Val di Fassa, fu colpita dal gracchiare nel volo perfetto di un corvo. Alpithéia, divinità del sentiero giusto e della fatica ordinata, le parlò col suono della ghiaia che rotola: “Ogni deviazione è una mancanza di ascolto.”
    Da quel giorno, si fece Badessa dell’Escursione Interiore, guida spirituale dei pellegrinaggi logici.
    Fondò il culto del Cammino Coerente, dove ogni passo è un’esegesi, ogni salita un confronto con la propria tendenza alla distrazione.
    Indossa scarponi ben allacciati e mantelli con cuciture poetiche.
    I suoi discepoli leggono Tolstoj a puntate, dormendo in bivacchi coi doppi servizi e l'airco.
    Il suo vangelo è una mappa con GPS incorporato.
    Predica sul dislivello come metafora della giustizia.
    Rifiuta le scorciatoie e benedice i crampi, come ossimoro del piacere.
    Ogni autunno guida il Ritiro della Ghianda Interiore, dove si medita su come diventare quercia.
    Dice: “Ogni cima è una domanda. La risposta? Meglio non darla subito, se si soffre di vertigini.”

    KING KONG
    Stava fotografando la cupola d’una moschea a Istanbul quando vide il cielo incurvarsi in una prospettiva perfetta. Qibladur, divinità dell’Estetica Orientata, gli apparve nello specchio d’un narghilè e gli disse: “Ogni orizzonte è solo un punto d’ascolto curvo.”
    Da allora, Kingkong si fece Imam delle Immagini Inconsumabili, e fondò il culto dei Fedeli del Contrasto Simmetrico.
    Viaggia per deserti e terrazze, predicando il valore mistico del controluce e della geometria umbratile.
    I suoi seguaci si prostrano davanti ai mosaici e ai tagli di luce obliqua.
    Il suo Libro è un album fotografico senza nomi, solo date lunari.
    Tiene sermoni muti in calligrafia arabesca proiettata sulle nuvole.
    Venera l’ombra della bellezza, non la bellezza.
    Ha abolito le didascalie.
    Il suo dogma: “Vedere è già un atto di genuflessione.”
    Celebra il Ramadan Ottico: trenta giorni senza scattare.

    LADYPOJANA
    Soffriva d’insonnia, quella notte. Stava ascoltando un rantolo di civetta , musica a palla del vicino tira-bestemmia , quando Stridula, dea della verità sgradevole e della grazia rumorosa, apparve e mormorò: “Ogni armonia è un favore che non durerà.”
    Da allora, Ladypojana divenne Oracolo della Dissonanza Benevola, profetessa dei Fedeli del Fastidio Sacro.
    Parla in onomatopee e gira con un megafono ricamato.
    Predica nei bar con luci al neon e nei reparti elettrodomestici e sulle spiaggie nordorientali
    I suoi seguaci si convertono appena la vedono, per non prender rischi.
    Ha scritto il Manuale dell’Equilibrio Irritante, un manuale di convivenza per cuori stonati, testo sacro da leggere con i denti stretti.
    I suoi riti prevedono sveglie all’alba e confronti col panettiere, raccolta di derrate orticole e cottura di polenta e cossoeula.
    Dice: “La salvezza viene dal rumore che non ti aspetti.”
    Celebra la Messa Stonata delle 03:47, durante la quale si piange, ma con ritmo.
    Dal testo
    "Il matrimonio è come un citofono guasto: suona da solo, non risponde nessuno, e quando lo fa, è per il vicino ."
    "Lui mi ha detto “sei troppo complicata”. Gli ho messo il guinzaglio del cane e ho detto: “Impara dal bassotto. Non capisce niente, ma mi segue felice.”


    E cosi si dispersero per il mondo.
    Il mercato delle fedi&religioni si apri', finalmente, alla concorrenza.
    Il monopolio del monaco era terminato.

  4. #4
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
    Data Registrazione
    25/12/09
    Messaggi
    35,744
    Machecazz'è

  5. #5
    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio

    KURONO TORIGA Ha scritto un solo libro: "Trattato del Gatto Sottile", di cui si conosce solo la copertina.



  6. #6
    Sovrana di Bellezza L'avatar di ReginaD'Autunno
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    01/05/19
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    In un incantevole paese della regione dei trulli
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    11,507
    Mi fa sempre molto piacere come mi descrivi...
    Ne sono lusingata e felice, grazie!
    Corteggiata da l'aure e dagli amori, siede sul trono de la siepe ombrosa, bella regina dè fioriti odori, in colorita maestà la rosa CLAUDIO ACHILLINI

    La regina del sud sorgerà nel giudizio. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone (Matteo 12:42)

  7. #7
    Opinionista L'avatar di Ale
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    18/08/20
    Località
    Friuli V.G.
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    Ecco, un'esperienza mistica è proprio quello di cui avrei bisogno in sto momento...
    ...grande come sempre Rdc

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