Citazione Originariamente Scritto da King Kong Visualizza Messaggio
Permettimi di rispondere con una metafora orientale:
Durante una grande guerra, tre fratelli si ritrovano circondati dalle truppe nemiche e cercano scampo con la fuga nella foresta.
Durante la fuga si perdono di vista fino a che uno di loro, dopo parecchie ora di sforzo e nel panico, arriva a un laghetto.
Vinto dalla sete si appresta ad attingere l'acqua, ma un magnifico uccello magico appollaiato su un ramo lì vicino lo avvisa:
"Attento eroe, l'acqua di questo lago é avvelenata, se bevi morirai".
Ma la sete é grande e il nostro non da retta al suo consigliere. Beve e muore.
Arriva il secondo fratello, assetato anche più del primo, vede il cadavere, viene avvisato dall'uccello magico, ma ignora ogni avvertimento. Beve e muore.
Anche il terzo fratello arriva allo specchio d'acqua, l'uccello immediatamente lo avvisa:
"Vedi i cadaveri dei tuoi fratelli! Hanno bevuto da queste acque e sono morti!"
Niente da fare, anche il terzo fratello beve e muore.

Quello che questa metafora mi suggerisce, é che non é sufficiente avere tante informazioni, e oggi siamo così orgogliosi di vivere in un mondo istruito, illuminato dalla ragione, coadiuvati dalle intelligenze artificiali. Eppure, sembra che tutto questo non ci aiuti a trasformare il sapere in saggezza.
Sembra che la convivenza e il buon vicinato siano miti per gli ingenui e che invece il mondo appartenga ai furbi.
Ho nostalgia di Socrate, quando nella sua apologia va ad interrogare questo e quello e li trova ignoranti nella loro arrogante pretesa di sapere.
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