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Discussione: Condizione femminile: Costanza Miriano...e le altre

  1. #76
    Opinionista L'avatar di Astrid
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    Vuoi che te lo scriva in caratteri cubitali?

    "SIATE SOTTOMESSI GLI UNI GLI ALTRI"

    Te l'ha spiegato anche Costanza cosa si intende per sottomissione reciproca. Non una cosa negativa, arcaica, delle caverne. Quanto piuttosto dare la Vita per l'Altro! Anche quando non è come lo vorremmo.
    Posto che non c'è scritto così, vai aleggere bene i testi sacri.
    Anche se fosse come lo interpreti tu: non esiste di sottomettersi. In una relazione ci si confronta.
    La sottomissione presume frustrazioni e insoddisfazioni: esattamente ciò che mette fine ai matrimoni.
    Una coppia sana è equilibrata e fa scelte comuni. Non si sottomette nessuno, neppure a turno. Al massimo si scontentano entrambi e trovano un compromesso: che non è sottomissione ma scelta condivisa.
    Costranza racconta delle belle favolette che le fanno incassare diritti d'autore e vende grazie agli sponsor (che stanno nella caverna con una biblioteca troppo ristretta).

  2. #77
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Efesini 5, 21-33 cara. Se non ti fidi apri direttamente la Bibbia che hai in casa

    Cosa scrivono la Miriano, la Chiesa Cattolica e il sottoscritto sulla mutua sottomissione? Far si che Uomo e Donna possano venirsi incontro nella loro realtà più profonda, Astrid. Altrimenti andremo inevitabilmente incontro a quel che solo ieri l'ISTAT ha fotografato senza pietà....
    Invecchiamento, separazioni, pochi nati: Italia 2050, l'era della solitudine


    Le nuove previsioni demografiche dell’Istat stimano che in 25 anni il Paese perderà quattro milioni di persone scendendo sotto i 55 milioni di residenti e 1 famiglia su 4 sarà formata da una persona.

    Tra 25 anni in Italia vivranno 4 milioni di persone in meno rispetto a oggi, la popolazione sarà in gran parte anziana, dato che un abitante ogni 3 avrà più di 65 anni e l’età media salirà a 51 anni dai 46,6 attuali, mentre le famiglie saranno ancora più piccole, con soli 2,03 componenti in media. Ma in questa trasformazione, che nelle sue linee generali è nota, e la cui dinamica è ormai considerata irreversibile dai demografi, il dato che merita più attenzione per le ricadute sociali che comporta è una condizione in particolare: la solitudine. L’Italia sarà soprattutto un Paese di persone sole, certo non l’unico tra le nazioni sviluppate, tuttavia con caratteristiche proprie molto nette.

    La solitudine è la conseguenza naturale del calo delle nascite e dell’invecchiamento della popolazione.

    https://www.avvenire.it/attualita/pa...-italia-e-sola
    amate i vostri nemici

  3. #78
    Opinionista L'avatar di Astrid
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    Astrid va bene, non mettiamoci a litigare: tutte le cose che hai elencato sono vere. questa organizzazione sociale favorisce il profitto, non certo la Vita. Ma credimi, a monte di quella economica, la crisi demografica è valoriale. Non amiamo più la Vita in quanto tale. Non ne riconosciamo più la bellezza, lo splendore, la meraviglia! Prima di pensare a un figlio, facciamo mille calcoli matematici. Invece di considerarlo un Dono, pensiamo sia essenzialmente un costo.
    Posto che nessuno sta litigando ma stavo semplicemente argomentado. ma tu credi che le persone nel 2025, debbano ancora fare le cose perchè si è fatto sempre così?
    Oggigiorno non è così semplice fare un figlio perchè la crisi dei valori è concatenata con altre crisi: quella economica su tutte.
    Se cento anni fa facevano 10 figli senza neppure cosa era la contraccezione ( senza contare quanti aborti facevano le donne, in casa, perchè vittime di mariti animaleschi, accecati dall'ormone, e convinti che la moglie era una loro proprietà), oggi - grazie al cielo - c'è molta più attenzione a non metetre al mondo futuri adulti che debbano crescere male, con problematiche alimentari, sanitarie, educative.
    Oggi i bambini non si curano a vicenda, giocando in strada o ritrovandosi nel cortile del vicino...
    I figli oggi sono una responsabilità sentita molto più che 100 (o forse dovrei dire 50 ) anni fa.
    Il dono, quando avrà 20 anni e non avrà potuto studiare o avere le opportunità che hanno avuto gli altri amichetti sai cosa sarà: una zavorra sociale, senza arte nè parte, frustrato perchè "i suoi amici figli unici sì e lui (con 2 fratelli) no?"
    I doni vanno apprezzati. Non scartati e messi un cassetto a prendere polvere.
    SE si decide di mettere al mondo un figlio bisogna avere sufficiente tempo e adeguate risorse per garantirgli di crescere bene, essere formato bene, avere tutto ciò che gli necessita per essere un futuro adulto con esempi giusti alle spalle e serenità in testa.
    Metterlo al mondo perchè serve a fare numero non è considerarlo un dono ma un'aspettativa sociale da evadere.
    Il desiderio a volte non basta. Dei futuri genitori equilibrati lo progettano un figlio: devono sapere prima le conseguenze delle loro azioni, delle loro responsabilità e degli effetti che le loro azioni avranno su qyalcuno che non ha chiesto di nascere (e che quindi va accolto con le migliori intenzioni e nelle migliori condizioni possibili).

  4. #79
    Opinionista L'avatar di Astrid
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    Efesini 5, 21-33 cara. Se non ti fidi apri direttamente la Bibbia che hai in casa

    Cosa scrivono la Miriano, la Chiesa Cattolica e il sottoscritto sulla mutua sottomissione? Far si che Uomo e Donna possano venirsi incontro nella loro realtà più profonda, Astrid. Altrimenti andremo inevitabilmente incontro a quel che solo ieri l'ISTAT ha fotografato senza pietà....
    Invecchiamento, separazioni, pochi nati: Italia 2050, l'era della solitudine


    Le nuove previsioni demografiche dell’Istat stimano che in 25 anni il Paese perderà quattro milioni di persone scendendo sotto i 55 milioni di residenti e 1 famiglia su 4 sarà formata da una persona.

    Tra 25 anni in Italia vivranno 4 milioni di persone in meno rispetto a oggi, la popolazione sarà in gran parte anziana, dato che un abitante ogni 3 avrà più di 65 anni e l’età media salirà a 51 anni dai 46,6 attuali, mentre le famiglie saranno ancora più piccole, con soli 2,03 componenti in media. Ma in questa trasformazione, che nelle sue linee generali è nota, e la cui dinamica è ormai considerata irreversibile dai demografi, il dato che merita più attenzione per le ricadute sociali che comporta è una condizione in particolare: la solitudine. L’Italia sarà soprattutto un Paese di persone sole, certo non l’unico tra le nazioni sviluppate, tuttavia con caratteristiche proprie molto nette.

    La solitudine è la conseguenza naturale del calo delle nascite e dell’invecchiamento della popolazione.

    https://www.avvenire.it/attualita/pa...-italia-e-sola
    C'è un'unica soluzione, Cono: fare una legge per l'obbligo genitoriale.
    Nel secolo scorso c'era la tassa sul celibato, oggi si potrebbe optare per l'obbligo a procreare.
    Lancia una bella petizione su Change.org, vediamo come viene valutata dall'opinione pubblica.
    La solitudine è la naturale presa di cosccienza degli esseri umani (di ambo i generi) che non si può stare sempre in grembo alla famiglia di origine. Persino gli aborigeni ad un certo punto fanno la prova per dimostrare che sono diventati adulti, quando la superano si costruiscono una loro capanna e poi, quando hanno trovato la persona giusta, mettono su famiglia.
    Forse che l'uomo civilizzato non stia tornando alle origini e stia dano maggor senso alla Vita?

  5. #80
    Opinionista L'avatar di Astrid
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Efesini 5, 21-33 cara. Se non ti fidi apri direttamente la Bibbia che hai in casa
    Non mi fido del fatto che continui a citare fonti che si contraddicono tra di loro.
    Prima San Paolo, poi gli Efesini, Costanza, Il Santo Padre... tutto allo scopo di dimostrare che è come dici tu.
    Ma San Paolo - che è così in buoni rapporti con San Pietro - cosa penserà di te?
    Non vorrei essere nei tuoi panni quando busserai al portone di Pietro...

  6. #81
    @conogelato
    Il titolo della discussione é: "Condizione femminile: Costanza Miriano...e le altre".
    E' vero, "le altre" non sono tanto storicamente ed universalmente , illustri da essere citate col nome di battesimo ("Costanza"....come Dante, Leonardo, Michelangelo, Ipazia....), ma esistono. E fanno parte del tema.
    Qual'é il tuo parere?....ooops..."tuo"....volevo dire:"cosa copincolli, a proposito?".
    Delle de Breauvoir, Arendt, Deledda, Serao, Weil

    Aggiornamento:
    Ho letto la tua (cosiddetta) "Risposta" in "Giusto per capire, ma i tentativi nella vita che scopo hanno?.
    Ripeto quanto dissi:
    "Mi fai tenerezza"
    Ed anche sorridere.
    Ultima modifica di restodelcarlino; Ieri alle 09:15

  7. #82
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Efesini 5, 21-33 cara. Se non ti fidi apri direttamente la Bibbia che hai in casa

    Cosa scrivono la Miriano, la Chiesa Cattolica e il sottoscritto sulla mutua sottomissione? Far si che Uomo e Donna possano venirsi incontro nella loro realtà più profonda, Astrid. Altrimenti andremo inevitabilmente incontro a quel che solo ieri l'ISTAT ha fotografato senza pietà....
    Invecchiamento, separazioni, pochi nati: Italia 2050, l'era della solitudine


    Le nuove previsioni demografiche dell’Istat stimano che in 25 anni il Paese perderà quattro milioni di persone scendendo sotto i 55 milioni di residenti e 1 famiglia su 4 sarà formata da una persona.

    Tra 25 anni in Italia vivranno 4 milioni di persone in meno rispetto a oggi, la popolazione sarà in gran parte anziana, dato che un abitante ogni 3 avrà più di 65 anni e l’età media salirà a 51 anni dai 46,6 attuali, mentre le famiglie saranno ancora più piccole, con soli 2,03 componenti in media. Ma in questa trasformazione, che nelle sue linee generali è nota, e la cui dinamica è ormai considerata irreversibile dai demografi, il dato che merita più attenzione per le ricadute sociali che comporta è una condizione in particolare: la solitudine. L’Italia sarà soprattutto un Paese di persone sole, certo non l’unico tra le nazioni sviluppate, tuttavia con caratteristiche proprie molto nette.

    La solitudine è la conseguenza naturale del calo delle nascite e dell’invecchiamento della popolazione.

    https://www.avvenire.it/attualita/pa...-italia-e-sola
    Cono, sta cosa della sottomissione, spiace dirtelo, è Medioevo.
    E per fortuna siamo nel 2025.
    Se a te non piace, ok, liberissimo di vivere come ti pare (contenta Cona).
    Ma non convincerai certo me, Astrid, nè nessun altra donna libera e indipendente a considerarla un'opzione.
    La relazione è parità, mutuo soccorso, è tutt'altro che sottomissione. E' proprio il concetto ad essere errato.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  8. #83
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    Da sola? Già lo faccio, grazie.
    Dark, la tua vista come va? Tutto a posto?
    Scommetto che Cono è moltooo ligio per il bene del suo visus... ;-)

  9. #84
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Dark, la tua vista come va? Tutto a posto?
    Scommetto che Cono è moltooo ligio per il bene del suo visus... ;-)
    Eh, in effetti sono molto miope, fin dalla nascita. Probabilmente perché il grande Demiurgo sapeva che me lo sarei meritato
    Chissà se cono ci vede bene?
    Qualche tempo fa qui sul forum ha fatto una vera e propria campagna contro i vibratori
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  10. #85
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Posto che nessuno sta litigando ma stavo semplicemente argomentado. ma tu credi che le persone nel 2025, debbano ancora fare le cose perchè si è fatto sempre così?
    Oggigiorno non è così semplice fare un figlio perchè la crisi dei valori è concatenata con altre crisi: quella economica su tutte.
    Se cento anni fa facevano 10 figli senza neppure cosa era la contraccezione ( senza contare quanti aborti facevano le donne, in casa, perchè vittime di mariti animaleschi, accecati dall'ormone, e convinti che la moglie era una loro proprietà), oggi - grazie al cielo - c'è molta più attenzione a non metetre al mondo futuri adulti che debbano crescere male, con problematiche alimentari, sanitarie, educative.
    Oggi i bambini non si curano a vicenda, giocando in strada o ritrovandosi nel cortile del vicino...
    I figli oggi sono una responsabilità sentita molto più che 100 (o forse dovrei dire 50 ) anni fa.
    Il dono, quando avrà 20 anni e non avrà potuto studiare o avere le opportunità che hanno avuto gli altri amichetti sai cosa sarà: una zavorra sociale, senza arte nè parte, frustrato perchè "i suoi amici figli unici sì e lui (con 2 fratelli) no?"
    I doni vanno apprezzati. Non scartati e messi un cassetto a prendere polvere.
    SE si decide di mettere al mondo un figlio bisogna avere sufficiente tempo e adeguate risorse per garantirgli di crescere bene, essere formato bene, avere tutto ciò che gli necessita per essere un futuro adulto con esempi giusti alle spalle e serenità in testa.
    Metterlo al mondo perchè serve a fare numero non è considerarlo un dono ma un'aspettativa sociale da evadere.
    Il desiderio a volte non basta. Dei futuri genitori equilibrati lo progettano un figlio: devono sapere prima le conseguenze delle loro azioni, delle loro responsabilità e degli effetti che le loro azioni avranno su qyalcuno che non ha chiesto di nascere (e che quindi va accolto con le migliori intenzioni e nelle migliori condizioni possibili).
    Anche te non hai chiesto di nascere. Eppure i tuoi genitori li ringrazi, no? Eppure sei contenta di vivere, no? Tutte le cose che hai detto ci stanno, sono vere, ma con tutti quei paletti alla fine non nascerebbe più nessuno, Astrid. Con tutte quelle condizioni, siamo arrivati all'inverno demografico e a crescita zero. Progresso della società o suo imbarbarimento? Sintomo di apertura o di chiusura mentale? È a queste domande che bisogna rispondere....
    amate i vostri nemici

  11. #86
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Non mi fido del fatto che continui a citare fonti che si contraddicono tra di loro.
    Prima San Paolo, poi gli Efesini, Costanza, Il Santo Padre... tutto allo scopo di dimostrare che è come dici tu.
    Ma San Paolo - che è così in buoni rapporti con San Pietro - cosa penserà di te?
    Non vorrei essere nei tuoi panni quando busserai al portone di Pietro...
    Guarda che c'è invece un filo conduttore: fra Pietro e Paolo e in tutta la Bibbia. Dio viene descritto come Dio della Vita. Mentre quella di oggi è una cultura di morte. Siamo morti dentro, Astrid. Disponiamo e veneriamo molte cose, ma non sappiamo più quale sia il senso, delle cose. Neanche ce lo domandiamo più.
    amate i vostri nemici

  12. #87
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Eh, in effetti sono molto miope, fin dalla nascita. Probabilmente perché il grande Demiurgo sapeva che me lo sarei meritato
    Chissà se cono ci vede bene?
    Qualche tempo fa qui sul forum ha fatto una vera e propria campagna contro i vibratori
    L'hai messo nello zainetto? Era nella lista? Vai...vai a fare il cammino di Santiago.....
    amate i vostri nemici

  13. #88
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    Anche te non hai chiesto di nascere. Eppure i tuoi genitori li ringrazi, no? Eppure sei contenta di vivere, no? Tutte le cose che hai detto ci stanno, sono vere, ma con tutti quei paletti alla fine non nascerebbe più nessuno, Astrid. Con tutte quelle condizioni, siamo arrivati all'inverno demografico e a crescita zero. Progresso della società o suo imbarbarimento? Sintomo di apertura o di chiusura mentale? È a queste domande che bisogna rispondere....
    Io sì, sono contenta.
    Ma se vai a Gaza o in Africa,... credi che quei bambini siano contenti di essere stati messi al mondo?
    Io sono per la procreazione consapevole.
    Se c'è una guerra in corso mi guardo bene dal concepire un figlio (sono nati neonati prematuri a Gaza... e sono morti quasi subito; nascono bambii dove ci sono pandemie o crisi alimentari e muoiono di malnutrizione...).
    Ci sono famiglie numerose in Italia che non sanno come sfamare i figli - dovresti ricevere notizie in merito se operi in ambito parrocchiale -.
    Non sto a farti il rapportino. Comunaque sappi che, per quanto mi riguarda, ho visto con i miei occhi e quindi quel che sostengo non è dettato dalla cocciuta ragione ma dalla cruda realtà.
    Il progresso è una cosa e lo sviluppo un'altra.
    Io parlo di sviluppo. Cioè di cose concrete.
    Prima lo sviluppo e poi il progresso.
    Perchè per poter progredire bisogna prima essere alla pari, nella coppia come nella società.
    Sapessi quante domande... ma le domande da sole non bastano e neppure le risposte.
    La vita è concreta e la concretezza passa da valli inevitabili. Uno è: nessun deve essere lasciato indietro.

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