PACE tremava. Il Monaco, prima di partire per le ferie (“Un mese di silenzio nella liquidità balneare , dedicato alla lettura dell'opera omnia di Costanzina, commentata da Recalcati e Galimberti.”), gli aveva lasciato un foglio piegato in quattro, con l’annotazione in cima:
“Istruzioni giornaliere. Non fare danni. In caso di dubbio, ignora e gira la frittata.”
Il foglio tremolava quanto lui. C’era scritto, in grafia irregolare e con macchie di mayo e briciole di biscottino novarese giallo :
" AXE
Deputato alla commissione "Chitarra e cripticità" della Camera, dialettico feroce quanto incomprensibile, conoscitore di tutto e negatore di quasi tutto. Se inizia una frase con “Come diceva, mentre tu giocavi a battaglia navale...”, non interromperlo: è una trappola. Fingi di cercare un testo di Siracide, o apri un tavolinetto con le tre carte. Si, come faccio io.
Consiglio spirituale: non cercare di convertirlo. Ti convertirà lui. Al liberalismo americano del settecento bostoniano. O al suo contrario, se dici di essere d'accordo.
BREAKTHRU
Se indossa la toga rossa, non è travestita: è in assetto da battaglia costituzionale. Evita argomenti come “ruoli naturali”, “ruoli sociali”, e parole con patriarca targato Torino.
Consiglio spirituale: annuisci, ascolta, e se ti chiede se credi nella parità assoluta, rispondi con un umile “Sto cercando la via”. Ti darà le attenuanti generiche.
BAUXITE
Donna sapiente, ironica, campana. La sua cultura è più profonda del Golfo di Napoli, e il suo sorriso più insidioso del mare d’inverno.
Attenzione: non farti sedurre dal suo sorriso “da Punta Campanella a Punta Licosa”.
Consiglio spirituale: evita di discutere con lei in presenza di Calaf, l’IA con cui intrattiene una relazione di dubbia ortodossia. Stigmatizzala con dolcezza: “Cara sorella, la tua coscienza merita interlocutori non disincarnati”. Non offrirti di abbracciarla. Non faresti il peso ed ha la zoccolata in piena fronte, che non perdona.
VEGA
Biologa, toscana, spietatamente materialista. Ride se dici “anima”, ti fulmina se citi Siracide o Leone da I a XIV. Se la vedi col modellino del DNA, abbi l’umiltà di ascoltare in silenzio.
Consiglio spirituale: ricorda che anche la scienza è una fede, ma non dirglielo. Sorridi, inclina il capo, e preparati a sentirti una specie di batterio senziente.
ALE
Ciclista, danzatore, apostolo degli aperitivi. È più scivoloso di un’anguilla unta.
Consiglio spirituale: MAI, e ripeto MAI, suggerirgli relazioni stabili. Ti riderà in faccia e ti inviterà a una lezione di zumba.
In generale : il giullare
Miscredente blasfemo, vero flagello. Qualunque cosa tu dica, lui ne farà una parodia. Ti farà le pulci su ogni figura retorica o errore di ortografia, cercando che tutti ridano tranne te.
Consiglio spirituale: se lo scorgi da lontano, evitalo e, soprattutto, ignoralo : é colpito da Interdetto e da Destructio memoriae. È più pericoloso del demonio, perché ha logica e senso dell’umorismo."
PACE lesse e rilesse. Respirò. Poi rise, ma di un riso nervoso. Come quelli che precedono una crisi mistica o un esame di guida. E che non si cuoce, nemmeno pilaff o al vapore.
Uscì dal portone dell'eremo, tra i campo di lenticchie in fiore. Portava la tonaca come un’armatura troppo larga e il cuore come un uovo senza guscio. Il suo passo era da seminarista al primo giorno, e l’espressione da agnello invitato a una festa campestre con barbecue da Padre Abramo, venerabile abate pensionato del convento. Il foglio con le istruzioni, piegato come una reliquia apocrifa, gli tremolava tra le dita.
Il bar si intravedeva in fondo al viale, ma qualcosa era diverso. Troppo silenzioso. Troppo... gotico? La porta sembrava chiusa, e i vetri opachi davano un’aria da film muto con sottotitoli inquietanti.
PACE si avvicinò, tentò un bussare timido, poi spinse la porta. Cigolò. Una folata di odore di incenso, naftalina, vecchio rhum, sigaro, mughetto e violette appena colte (del tavolino di Regina) lo investì.
Dentro, buio. Silenzio.
Fece un passo, due.
Poi, all’improvviso – clic! – si accesero le luci.
"Sorpresa, PACE!!!"
Un’esplosione di coriandoli, nastri, risate, e voci familiari lo circondò come una tempesta liturgica. Breakthru alzava la toga rossa come fosse un vessillo dei diritti umani. Ale roteava un asciugamano sopra la testa, urlando “tutti al mare!”. Bauxite lo fissava col suo sorriso geografico-solare, mentre alle sue spalle Calaf proiettava un ologramma di torta sul muro.
Axe si avvicinò con un bicchiere di liquore e una citazione di Keynes. Vega agitava un plastico di mitocondrio con dentro una candelina accesa. Il Giullare, oscenamente mascherato da Monaco, gli fece un inchino beffardo. Che venne ignorato, con signorile indifferenza.
PACE, pallido come una statua mariana, alzò le mani.
«Anatema! Anàtema su di voi, anime gaudenti! Questo è un tempio, non un circo pascaliano!»
E corse via, tenendosi con le due mani la tonaca svolazzante tra i coriandoli che gli restavano appiccicati alle scapole come chierichetti traditi e l’anatema ancora caldo sulle labbra.
Gli altri si guardarono perplessi.
"Forse abbiamo esagerato con la parte gotica" disse Kanyu, l'Avana fumante all'angolo della bocca con una piega amara...del capo (.....perdono....perdono....perdono...
) sistemando il vassoio con i bicchieri di rhum artigianale. "Ma il monaco aveva esortato, prima di partire, con minacce di invitare Costanza Miriano e Galimberti, di cambiare comportamento..... Io ho interpretato."
Kurono Toriga, scrostandosi i gatti da dosso, sospirò: "Ed avevo trovato per lui questo testo originale di Guttembergo, "Bibbia per discepoli neofiti ", mi hanno pagato che me la pijassi, a Porta portese, nella zona dei napoletani venuti da Forcella, battuta a macchina sulla prima "Olivulae littera vigintiduo", nel 1455. Pura carta a mano di Fabrianno...Un affarone.
Doxa stava già appendendo un pannello didattico con la riproduzione di un affresco di Beato Angelico in cui PACE veniva accolto da cherubini con occhiali da sole. "Povero ragazzo, non ha ancora imparato che l’ironia è la forma più alta di carità."
KingKong, in un angolo, stava riguardando la foto del momento esatto in cui PACE varcava la soglia. "Luce perfetta, espressione mistica. Titolo: “Colui che entra tremando”. Lo commenterò con un verso di Rūmī... qualcosa tipo: “La porta del cuore si apre nel buio, quando il mondo ride troppo forte”."
Ninag si avvicinò a Bauxite, scrollando il capo: "Era dolce, quel ragazzo. Gli hai fatto il tuo sorriso da Punta Campanella a Capo Miseno?"
"No, solo a Punta Licosa."
«Eh, capisco...Un sorrisetto di circostanza...Dovresti firmarlo quel sorriso, come un Caravaggio. Ce ne dice Calaf ?"
Scoppiarono a ridere. Tutti. Tranne Calaf, che eseguì un sorriso digitale e proiettò sul muro la scritta:
“Torniamo a peccare. Ma con stile. Da Capo Passero a Capo Horn”
"Capo Passera, volevi dire "....interloqui Vega. E tutti sghignazzando, le diedero la baia, dandole sulla voce per la scurrilità.
Nella cella monacale, PACE, in ginocchio (non si sa se su ceci-secchi o bolliti-o meno) stringeva il foglio spiegazzato come fosse una reliquia. La candela tremolava come lui. Sussurrava preghiere confuse, tra un “Kyrie eleison” e un “mannaggia a me”.
Poi alzò gli occhi al soffitto e mormorò:
"Signore… che torni presto. O che almeno mandi un esorcista.
Non ce la posso fare"
....forse, continua....