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Discussione: Adolescenza e mammine invadenti

  1. #1

    Adolescenza e mammine invadenti

    Da "Repubblica":
    "Silvia D. “Ho scoperto che mio figlio, 15 anni, vede video porno disturbanti. Cosa devo fare?”
    La richiesta di aiuto arriva da una mamma romana, preoccupata perché, aprendo la porta della camera, ha colto in flagrante Luca, occhi fissi sul cellulare. A preoccuparla è il tema dei video scaricati: la sottomissione femminile. “Non voglio che cresca con questa idea di sesso”, scrive."

    Il seguito é qui. Da leggere.

    https://d.repubblica.it/culture/doss...rno-424771258/

    Interessante materia di riflessione.
    Aggiungendo, come ciliegina sulla torta, l'ipotesi che invece di figlio si trattasse di figlia, o che i ruoli del filmato fossero invertiti.
    Qual'é il "vero" problema di "violenza"?
    Oppure, c'é, alla finfine, un problema di violenza?
    Vassapé

  2. #2
    Opinionista L'avatar di LadyHawke
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    Situazione piuttosto complicata, credo che sia utile seguire il consiglio della psicologa e che sia importante anche il ruolo paterno.
    Non credo che bloccare questo o quello, punire togliendo il cellulare e PC sia la strategia più giusta e ottenga risultati, è necessario ristabilire un dialogo.
    Punire.... perchè si stava masturbando o perché guardava materiale porno?
    E violenza quale quella mostrata dai porno verso un minore oppure s'intende violenza essere entrata senza permesso in camera di un figlio e aver scoperto che non è più un bambino con il conseguente imbarazzo e il sentirsi giudicato?
    Se fosse stata una figlia?
    Ma il vero problema qual'è? Che il figlio sia o diventi dipendente dal porno? O dietro nasconda altre problematiche?
    Boh!

    Oggi per lo più I figli sono unici ed hanno a disposizione una camera tutta per sé ma un tempo non esisteva la privacy della camera e si condivideva lo spazio con altri fratelli e sorelle, semmai la privacy si cercava e si rispettava in bagno, forse l'unico luogo.
    Io ricordo che da bambina pur avendo una cameretta tutta per me, non esisteva privacy, mia madre entrava al mattino a svegliarmi senza bussare, e durante il giorno la porta restava sempre aperta e spalancata. I miei figli, femmina e maschio per motivi di spazio hanno condiviso la cameretta fino ad un'età adulta e non era off limits.

    Il mondo è cambiato e i ragazzi sono probabilmente più esposti di noi a materiale porno, quindi mi sa che pure i genitori hanno bisogno di un corso per sapere come comportarsi in situazioni simili.

    Non è facile essere genitori oggi.
    La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
    Confucio

  3. #3
    Opinionista L'avatar di Breakthru
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    Ah perché normalmente nei video porno con uomini e donna/e non è quasi sempre così?

    Chiedo, perché non ne vedo e da quel poco che ho visto così mi è sembrato

  4. #4
    Opinionista L'avatar di Breakthru
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    Ah perché normalmente nei video porno con uomini e donna/e non è quasi sempre così?

    Chiedo, perché non ne vedo e da quel poco che ho visto così mi è sembrato

  5. #5
    Esaminiamo criticamente, partendo dai fatti
    Un adolescente di 15 anni si masturba nella sua stanza, con un supporto visuale. Non appare dal testo che soffra di patologie tali da rendere dannosa la masturbazione. Quindi, un atto che puo' essere definito "normale", data l'età. Fisiologico. "Eticamente" (ammesso che l'uso del parolone abbia senso qui), neutro.
    La madre irrompe nella stanza e scappavia.
    Il fatto, da "fisiologia normale" diventa "agire colpevole".
    Come nella meccanica quantistica : arriva l'osservatore, la funzione d'onda collassa ed il gatto famoso crepa.

    La vista di un atto fisiologico normale per un adolescente, per lei é traumatico.
    Non é chiaro se per il fatto in sé, o perché lo facesse guardando un filmato (presumibilmente porno). Ipotizzo che l'eccitarsi con foto osé, o di Ursula von der Leyen in bikini non avrebbe cambiato molto la situazione. Eventuali foto di madreteresadacalcutta, non so.
    Perché ? E qui si puo' divagare a lungo. E chiedersi della validità dei decantati dialoghi formativi col figlio dall'età di tredici anni in materia di amore e sessualità.

    Poi, l'indagine poliziesco-inquisitorio, per scoprire cosa guardasse. Non appare dal contesto che temesse di trovare scene pedofile o altri soggetti illegali. Quindi, cosa cercava, quale curiosità voleva soddisfare, in realtà ? Scene di sesso omosessuale, e quindi...dubbi sulle tendenze del figlio ?Foto osé di amichette ? Sesso alla missionaria ? fellazione/cunnulinguo ? "Tecniche nuove"?... Boh...vassapé.
    Scopre scene di sottomissione. Quindi , la tragedia.
    E, come nell'inquisizione santa, si chiede l'intervento del "Braccio secolare", con quel che segue.
    Le conseguenze sono (ovviamente) nefaste.
    Choc e si scrive ad un giornale., per chiedere conforto, aiuto e (probabilmente) conferma di essere madre esemplare, nella sua lotta al "concetto di maschio dominatore", che é la causa prima di tutto il guaio.

    E...se si fosse trattato di una figlia ? E se il filmato fosse stato di una maitresse all'opera su un succubo ? Sarebbe finita su Repubblica, la storia esemplare ?
    Vassapé.


    A farla breve, una triste quanto banalissima storia.

    Il mio commento ?
    Povero ragazzo.

  6. #6
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Al di là del fatto che usa l'espressione "cogliere in flagrante" il figlio...scusatemi, a me sembra eccessiva.
    Il tema della ricerca del video pare fosse la sottomissione femminile.
    La signora, leggendo il tipo di ricerca, dice che non vuole che il figlio cresca con questa idea. Giustamente, si preoccupa.

    Ma la prossima volta 'sto figlio si barricherà in camera per fare le sue cose?
    Io me lo chiederei.
    Non sappiamo se questo episodio sia stato seguito da conversazione adulto-adolescente, adulti-adolescente, in merito a tutto l'episodio.
    Capisco tutte le preoccupazioni, pur non vivendo la genitorialità, ma un discorso totale va fatto.
    Bisogna che pure noi adulti ci mettiamo un attimo a ragionare sul controllismo totale dettato dalla paura di questo o di quello.
    Se ci mettiamo dal punto di vista dell'altro, dell'adolescente, il genitore non ha dato un messaggio di accrescimento, crescita, chiarimento, cazziatone con chiarimento, spiegazione di questo o quello...
    Boh, a me pare che il sopravvento o il sopraggiungere della paura domini molte reazioni che invece si potrebbero risolvere diversamente.

    Carlino, ma la domanda che poni in merito all'ipotesi di una figlia al posto del figlio, vuoi che abbia una risposta?
    C'è il fatto che una madre, in quanto donna e genitrice, non vorrà mai che la società, in cui lei cresce i suoi figli, individui - come costume diffuso impone- in lei colei che non ha saputo educare al rispetto verso le donne.

    Continuo a domandarmi dove sia il padre in questa situazione...ma io ho un'idea dell'uomo e del padre come colui che smorza il panico e riporta alla realtà (una figura mitologica, mi rendo conto).

    Poi c'è il fatto che il sovrastante elenco di tragici eventi con protagonisti maschili ha sicuramente acceso in tante donne e madri delle spie che prima c'erano ma non erano subito appicciabili.

    Infine, se fosse stata la storia di una madre che "coglie in flagrante" una figlia che guarda un video in cui c'è un rapporto di sottomissione di un uomo, ipotizzo che lì si sarebbe acceso un conflitto che in questo caso non c'è stato.

  7. #7
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    P.S.
    Ho letto adesso il resto della lettera.

  8. #8
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Boh...

    sono cose in cui le variabili idiosincratiche contano troppo;
    si può discutere di pornografia deteriore, un fatto culturale e di costume; idem di educazione sessuo-affettiva, ecc..

    ma poi quelle cose hanno un angolo d'impatto a seconda dei casi specifici; i genitori possono essere illuminati e capaci, ma tristi e nevrotici; oppure delle zappe, ma gioiosi di loro;
    un ragazzo di quell'età fa tutta una serie di esperienze di quel tipo, che metabolizza a seconda di come realizza un'armonia tra percezione di sé negli altri e quegli schemi comportamentali;

    gli si può solo augurare di essere almeno attraente e/o coltivare una certa autostima; ma anche questo i genitori lo fanno involontariamente, bene o male, a seconda di come sono, non di quello che dicono o fanno.
    c'� del lardo in Garfagnana

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