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Discussione: Giusto per capire, ma i tentativi nella vita che scopo hanno?

  1. #601
    Opinionista L'avatar di Astrid
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    Citazione Originariamente Scritto da PACE Visualizza Messaggio
    Come dicevo venerdì ad axegene, la vita stessa è tutta una battaglia; tutto un combattimento

    "Rivestitevi dell'armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti.
    Prendete perciò l'armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove. State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia, e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace. Tenete sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno; prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio. Pregate inoltre incessantemente con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, vigilando a questo scopo con ogni perseveranza e pregando per tutti i santi, e anche per me, perché quando apro la bocca mi sia data una parola franca, per far conoscere il mistero del vangelo, del quale sono ambasciatore in catene, e io possa annunziarlo con franchezza come è mio dovere." Efesini 6
    In effetti questa cosa dell'armatura qualcuno, tempo addietro, l'ha proprio presa alla lettera: ricordi i crociati, con la benedizione papale, quanti musulmani hanno ucciso per combattere chi la pensava, religiosamente, in maniera diversa?
    Anche i conquistadores... uguale: in nome della catechizzazione altri milioni di morti.
    Combattere è un verbo con le mani sporche di sangue.
    Io non lo uso.
    Si vede che nomn sono abbastanza cristiana...
    Pazienza. Non ambisco la paradiso, come ho già detto.

  2. #602
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Come dicevo venerdì ad axegene, la vita stessa è tutta una battaglia; tutto un combattimento
    per pensare questo, devi essere molto concentrato sull'odio per i nemici, o il nemico, comunque tu lo voglia definire;

    è una condizione afflittiva, infernale sotto il profilo del sentimento; può anche suscitare pietà, come per un obeso che si vanti della sua dieta dimagrante; ma difficilmente suscita adesione ed emulazione, testimonia;

    tu e il tuo alter-ego mi ricordate quella storiella dell'agente segreto americano addestrato ad un perfetto tedesco che, catturato, chiedeva come lo avessero scoperto, per sentirsi spiegare che in Germania le persone di colore sono piuttosto rare;

    uno può raccontare le favole più sofisticate, ma non bluffare sui sentimenti; se la condizione di una persona è angosciata, contratta e infelice si percepisce facilmente e presto, e questo pensare "combattente" è un sintomo tipico di malessere.
    c'� del lardo in Garfagnana

  3. #603
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Dice che chi copia-incolla e ripete tiritere è da valutare dove collocarlo

    E chi ti dice che serva a mettere paletti e differenze fra noi ed il resto del mondo animale?
    Semmai amplia lo spettro di chi è capace di emozioni ed intelligenza.
    Molto bene, non sai rispondere: e neanch'io ti dirò perché è qualcos'altro e non l'intelligenza, il fattore discriminante fra noi e gli animali.
    amate i vostri nemici

  4. #604
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Quindi la Genesi ti va bene ma altri passi della Bibbia no?
    Come fai la cernita del "questo sì!, "questo no", "questo nì"?
    Sono curiosa...
    No perchè se vai a sentiment sui libri della Bibbia allora non avrai nulla in contrario sui Vangeli apocrifi... giusto?
    La faccenda è molto semplice, Astrid: la Bibbia segue un filo rosso logico, un codice, un'etica che attraversa secoli e millenni di Storia. La Storia non è una cosa statica, ferma, immobile. La Storia si evolve come l'Uomo, va di pari passo con le culture, gli usi e i costumi dell'Uomo. Dobbiamo dunque leggerla, la Bibbia, non a compartimenti stagni, ma con una visione d'insieme, a 360°
    Gli usi, i costumi e le culture del tempo di Abramo non sono gli stessi del tempo di Mosè prima e di Davide poi, per dire. Gesù Cristo si è incarnato nella Storia alla pienezza dei tempi! Le Sue Parole hanno illuminato tutto il pregresso, tutto il precedente, tutto ciò che era rimasto oscuro.
    amate i vostri nemici

  5. #605
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Se fosse come dici tu, caro Cono, noi saremmo tutti quanti la discendenza di un incesto divino.
    Cerca di avere senso critico - qui in Finlandia lo insegnano a scuola: l'avessimo in Italia, curriculare, l'ora di pensiero critico, invece che esistono rari casi di insegnanti illuminati alle superiori), spesso anche osteggiati da colleghi attaccati alla rigidezza dei programmi ministeriali ammuffiti -.
    I neuroni vanno allenati altrimenti, al Creatore, facciamo uno sgarbo. La materia grigia che ci è stata donata, va onorata con l'uso e con l'introduzione di informazioni anche di contenuti a cui siamo poco avvezzi, giusto per aprire le meningi e ossigenare le sinapsi.
    Con tutta la buona volontà, la faccenda dell'incesto non l'ho capita....
    Riguardo all' intelligenza sono d'accordo: infatti è un grandissimo Dono che Dio ci ha fatto. Ma per arrivare a comprenderLo, più che i neuroni è necessario aprire il nostro cuore. La nostra mente (anche quella dei geni più famosi) rimane comunque finita. Mentre Dio è infinito! Non può, una cosa limitata e finita, contenere l'infinito di Dio.
    amate i vostri nemici

  6. #606
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Molto bene, non sai rispondere: e neanch'io ti dirò perché è qualcos'altro e non l'intelligenza, il fattore discriminante fra noi e gli animali.
    Veramente ti ho risposto, ti ho postato la dichiarazione e si parla di esperienza cosciente, di consapevolezza (quindi anche di intelligenza) negli animali.
    Poi se vuoi continuare con le "cheche" e le provocazioni accomodati. Il rischio è fare i soliti discorsi e paragoni stupidotti comparando il bene ed il male nella specie umana con le altre specie, il loro livello cognitivo, necessità e comportamenti volti alla sopravvivenza, facendo intendere, altrettando stupidamente, che esistano un bene ed un male universali, tarati in pratica solo sulla specie umana, unico temine di paragone.
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  7. #607
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Con tutta la buona volontà, la faccenda dell'incesto non l'ho capita....
    Riguardo all' intelligenza sono d'accordo: infatti è un grandissimo Dono che Dio ci ha fatto. Ma per arrivare a comprenderLo, più che i neuroni è necessario aprire il nostro cuore. La nostra mente (anche quella dei geni più famosi) rimane comunque finita. Mentre Dio è infinito! Non può, una cosa limitata e finita, contenere l'infinito di Dio.
    Che fai Cono, credi alla storicità di Adamo ed Eva, primi ed unici esseri umani, spuntati ad un certo punto sul pianeta e non all'incesto, dato che i due avevano partorito due maschi? Vabbè, uno ha fatto una brutta fine.
    Comunque il casino è servito. Caino viene scacciato dopo l'uccisione di Abele e migra in un altro paese, dove, guarda un pò, ci sono altri esseri umani, incontra la futura moglie. Allora Adamo ed Eva non erano gli unici umani creati da Dio.
    Fossero state per caso tutte persone nate da Adamo ed Eva, in pratica si sarebbero accoppiati fra consanguinei, fra fratelli e sorelle e poi anche fra cugini.
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  8. #608
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    In effetti questa cosa dell'armatura qualcuno, tempo addietro, l'ha proprio presa alla lettera: ricordi i crociati, con la benedizione papale, quanti musulmani hanno ucciso per combattere chi la pensava, religiosamente, in maniera diversa?
    Anche i conquistadores... uguale: in nome della catechizzazione altri milioni di morti.
    Combattere è un verbo con le mani sporche di sangue.
    Io non lo uso.
    Si vede che nomn sono abbastanza cristiana...
    Pazienza. Non ambisco la paradiso, come ho già detto.
    Lo premette san Paolo, non hai letto? Parla di un combattimento spirituale, di una lotta interiore fra bene e male che ci coinvolge tutti; che avviene - ogni giorno - anche dentro di noi
    "Tutti sotto lo stesso tendone blu, il Cielo di Dio, credenti di qualsiasi religione e non credenti, con la certezza che l

  9. #609
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    per pensare questo, devi essere molto concentrato sull'odio per i nemici, o il nemico, comunque tu lo voglia definire;

    è una condizione afflittiva, infernale sotto il profilo del sentimento; può anche suscitare pietà, come per un obeso che si vanti della sua dieta dimagrante; ma difficilmente suscita adesione ed emulazione, testimonia;

    tu e il tuo alter-ego mi ricordate quella storiella dell'agente segreto americano addestrato ad un perfetto tedesco che, catturato, chiedeva come lo avessero scoperto, per sentirsi spiegare che in Germania le persone di colore sono piuttosto rare;

    uno può raccontare le favole più sofisticate, ma non bluffare sui sentimenti; se la condizione di una persona è angosciata, contratta e infelice si percepisce facilmente e presto, e questo pensare "combattente" è un sintomo tipico di malessere.
    E dunque secondo te di cosa parla san Paolo? Se il combattimento è una metafora - e un atteggiamento, uno stile di vita - negativa, che trasmette solo infelicità, per quale astruso motivo la propone?
    "Tutti sotto lo stesso tendone blu, il Cielo di Dio, credenti di qualsiasi religione e non credenti, con la certezza che l

  10. #610
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    E dunque secondo te di cosa parla san Paolo? Se il combattimento è una metafora - e un atteggiamento, uno stile di vita - negativa, che trasmette solo infelicità, per quale astruso motivo la propone?
    è la sua personalità; si può fare filologia, volendo; ma rileva se, appunto, si è interessati alla filologia;

    io, al contrario, ho spiegato una cosa infinitamente più semplice, peraltro, questa sì, molto paolina:

    si testimonia coi sentimenti, e su questi non ci sono parole alate, arzigogoli e sofismi che tengano; senza alcun giudizio morale sulla condizione umana - anzi, pietà - il messaggio di un infelice e angosciato, che giudica e aggredisce, è intriso di paura o invidia, e fa leva su altri sentimenti di opportunismo e meschinità, ipocrisie e "convenienze", è nudo, palese, lo capiscono tutti e produce istintiva ripugnanza;
    fatti salvi quelli che condividono gli stessi sentimenti di paura e angoscia;

    se non credi a me - ci sta - vedrai che da tre millenni la letteratura carica il censore frustrato di un disprezzo anche maggiore di quanto si carichi il giudizio sul "cattivo" a 360°;
    la questione curiosa per me è proprio questa cupidigia di sgomitare per quella parte nella commedia umana, pur di illudersi di essere ascoltati da un pubblico che non ascolta, ma percepisce le smorfie.
    c'� del lardo in Garfagnana

  11. #611
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    La faccenda è molto semplice, Astrid: la Bibbia segue un filo rosso logico, un codice, un'etica che attraversa secoli e millenni di Storia. La Storia non è una cosa statica, ferma, immobile. La Storia si evolve come l'Uomo, va di pari passo con le culture, gli usi e i costumi dell'Uomo. Dobbiamo dunque leggerla, la Bibbia, non a compartimenti stagni, ma con una visione d'insieme, a 360°
    Gli usi, i costumi e le culture del tempo di Abramo non sono gli stessi del tempo di Mosè prima e di Davide poi, per dire. Gesù Cristo si è incarnato nella Storia alla pienezza dei tempi! Le Sue Parole hanno illuminato tutto il pregresso, tutto il precedente, tutto ciò che era rimasto oscuro.
    Che è quello che tutti abbiamo cercato di spiegarvi da tempo...
    Quindi adesso questa cosa, finalmente, ti va bene? (metafore incluse?)
    Sulle parole e il loro uso vale la medesima regola... non ti voglio fare la storia dell'evoluzione della comunicazione nel secoli dei secoli...

  12. #612
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    Con tutta la buona volontà, la faccenda dell'incesto non l'ho capita....
    Riguardo all' intelligenza sono d'accordo: infatti è un grandissimo Dono che Dio ci ha fatto. Ma per arrivare a comprenderLo, più che i neuroni è necessario aprire il nostro cuore. La nostra mente (anche quella dei geni più famosi) rimane comunque finita. Mentre Dio è infinito! Non può, una cosa limitata e finita, contenere l'infinito di Dio.
    Sull'incesto ti ha risposto benissimo Vega.
    "Che fai Cono, credi alla storicità di Adamo ed Eva, primi ed unici esseri umani, spuntati ad un certo punto sul pianeta e non all'incesto, dato che i due avevano partorito due maschi? Vabbè, uno ha fatto una brutta fine.
    Comunque il casino è servito. Caino viene scacciato dopo l'uccisione di Abele e migra in un altro paese, dove, guarda un pò, ci sono altri esseri umani, incontra la futura moglie. Allora Adamo ed Eva non erano gli unici umani creati da Dio.
    Fossero state per caso tutte persone nate da Adamo ed Eva, in pratica si sarebbero accoppiati fra consanguinei, fra fratelli e sorelle e poi anche fra cugini.
    "

    Dio ci ha creati e noi ci siamo evoluti. Un po' come i bambini: la cappia li concepisce e poi il feto si sviluppa in grembo alla madre, poi viene al mondo e infine raggiunge la sua intera maturità fisica nell'età della pubertà - visto che uscire dal pancione già completi non potremmo per ragioni di spazio -.
    Ci siamo evoluti... non eravamo così intelligenti prima (non si sapeva neppure che i tipi di intelligenza sono 8, forse 9).
    Guarda Cono che negare l'evidenza (per cosa? per paura che crollino le tue incrollabili certezze?) non è che giustifica o meno l'esistenza di Dio.
    Come credente sei su una strada cieca e sorda.

  13. #613
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    Molto bene, non sai rispondere: e neanch'io ti dirò perché è qualcos'altro e non l'intelligenza, il fattore discriminante fra noi e gli animali.
    Gli animali sono intelligenti, anche se la loro intelligenza si manifesta in modi diversi da quella umana, adattata alle loro esigenze di sopravvivenza. L'intelligenza animale è la capacità di adattarsi alle sfide ambientali, risolvere problemi, usare strumenti, memorizzare informazioni e innovare. Esempi di questa intelligenza includono la memoria eccezionale degli elefanti, la capacità degli uccelli di nascondere il cibo in centinaia di luoghi, o la sorprendente abilità dei maiali di capire dove si trova un oggetto da un riflesso allo specchio.

    La prima cosa che si studia alle superiori in psicologia è "che cosa è l'intelligenza?".
    Risposta: è la capacità di adattarsi a problemi, situazioni e persone.
    Lo sanno fare, spesso, meglio di noi gli animali (visto che hanno maggiori problemi di sopravvivenza di noi).

  14. #614
    Opinionista L'avatar di Astrid
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    Lo premette san Paolo, non hai letto? Parla di un combattimento spirituale, di una lotta interiore fra bene e male che ci coinvolge tutti; che avviene - ogni giorno - anche dentro di noi
    San Paolo è nato tra il 7 e il 10 d.C., quindi 2015 anni fa.
    Vai a parlare oggi di combattimento a qualche capo di stato, a qualche malavitoso o a qualche leader facinoroso... poi vedi cosa accade.
    La comincazione ha le sue regole e, come ti ho già detto, io non uso quei termini.
    A me piacciono termini positivizzanti e non insanguinanti - la metafora è figlia del concreto e delle sue dirette conseguenze -.
    Quindi, preferisco la parafrasi a certa terminologia comunicativa emotivamente arcaica.
    A me piace l'impegno propositivo non la sfida.
    Con la sfida alzi muri, non costruisci ponti.
    Pensala come vuoi... tu vai pure in paradiso combattendo, io preferisco non andarci dialogando.

  15. #615
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Veramente ti ho risposto, ti ho postato la dichiarazione e si parla di esperienza cosciente, di consapevolezza (quindi anche di intelligenza) negli animali.
    Poi se vuoi continuare con le "cheche" e le provocazioni accomodati. Il rischio è fare i soliti discorsi e paragoni stupidotti comparando il bene ed il male nella specie umana con le altre specie, il loro livello cognitivo, necessità e comportamenti volti alla sopravvivenza, facendo intendere, altrettando stupidamente, che esistano un bene ed un male universali, tarati in pratica solo sulla specie umana, unico temine di paragone.
    Il fattore discriminante è la Libertà! Noi siamo sempre perfettamente liberi di scegliere fra Bene e Male: gli animali no. Non se lo chiedono nemmeno se una cosa è buona o cattiva, vera o falsa, giusta o ingiusta....
    Possono essere intelligenti, gli animali. Non alla maniera dell'Uomo ma in qualche modo intelligenti: ma non liberi come lo siamo noi, Laurina. E questo è un fatto incontrovertibile, non una questione di tara. Al Giudizio finale saremo sottoposti noi infatti: non gli animali.
    Dio non chiederà a una gallina se avrà amato o no.
    amate i vostri nemici

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