Citazione Originariamente Scritto da PACE Visualizza Messaggio
Ma figùrati sono limitato, purtuttavia cerco di rispondere.
Si, l'affermazione "il salario del peccato è la morte" si trova nella Bibbia, precisamente nella lettera di san Paolo ai romani, capitolo 6, versetto 23. Il passo completo dice: "Perchè il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù nostro Signore". Questo versetto è centrale per la teologia cristiana resto del carlino; spiega che il peccato - inteso come allontanamento da Dio - ha come conseguenza finale la separazione e la morte, mentre la salvezza e la vita eterna sono un dono gratuito offerto da Dio attraverso la fede in Gesù Cristo. Traslato (e rispondendo più direttamente al tuo quesito) possiamo senz'altro affermare che le nostre scelte e decisioni hanno conseguenze anche su Dio; Dio infatti avrebbe il desiderio di salvare tutti, ma il nostro peccato commesso deliberatamente, glielo impedisce. Per questo nella vita eterna ci saranno - purtroppo - anche i dannati. Quelli cioè che hanno conosciuto il bene ma hanno scelto il male. quelli che hanno conosciuto dove risiede l'amore ma hanno scelto l'odio. L'unico limite che Dio ha voluto darsi, è la libertà dell'uomo. Non può salvarci contro la nostra volontà
Quindi, rielaborando per uno de coccio, il testo "Il salario del peccato è la morte; le nostre scelte, le nostre decisioni sbagliate hanno sempre conseguenze, breakthru. Sugli altri e su Dio. Che però - in Gesù Cristo suo figlio - si riconcilia per sempre con l'umanità " potrebbe essere:
"Il salario del peccato è la morte; le nostre scelte, le nostre decisioni sbagliate hanno sempre conseguenze, breakthru. Sugli altri e su Dio. In quanto gli impediscono di salvarci malgrado Che (però) - in Gesù Cristo suo figlio - si sia riconciliato per sempre con l'umanità"
Ho capisciuto?