Manifestazioni d'amore

[dark lady]

occhio, perché la definizione è un po' ambigua, e su un crinale delicato, a seconda di come viene recepita:

prendersi cura di sé è imprescindibile, così come - secondo me - investire in una creatività autonoma; però, facilmente, questo schema si presta ad un'elaborazione immatura e reattiva, per cui l'autonomia è una risposta all'incapacità di accettare i limiti della realtà e metabolizzare i propri;

che, probabilmente, è una lettura più corretta degli psic che tira in ballo Cono; l'adulto incapace di elaborare i propri fallimenti assumendosi una parte di responsabilità in modo esplicito, è stato un bambino troppo protetto dalle frustrazioni;
se la reazione al fallimento non metabolizza i propri errori come tali, l'autonomia diventa una corazza/anestetico; es: se una mia relazione è finita e io ero il contraente "debole", abbandonato, posso raccontarmela nei termini di "essere stato troppo disponibile", ripromettendomi in futuro di essere meno disponibile e limitando le aperture ad una relazione; c'è, evidentemente, un tratto di vittimismo;

in questo, si salta la consapevolezza esplicita e dolorosa del fatto che quella "disponibilità" era nient'altro che uno stratagemma egoista per perseguire un obiettivo, più o meno conseguito o mancato; chiaramente, se la frustrazione non si metabolizza come apprendimento, ma si dirotta su cause esterne, non si cresce e si resta nel delirio di onnipotenza pre-adolescenziale, dove in effetti tutto è fantasia, ma nulla davvero possibile;

mo', fuori da troppe psico-pippe, la differenza tra una persona che si racconta in modo equilibrato nei suoi limiti e una che li sublima e si corazza, è evidente a chiunque; la prima ti racconta dei difetti che sono tali e dolorosi, ma con un certo distacco e perdono di sé; la seconda ti dice che il suo difetto è: sono troppo buono e gli altri si approfittano, con tutte le posture di conseguenza.

Ma sono anche d'accordo con te, in questo. Ovviamente ci vuole una grande dose di consapevolezza. Di quelli che sono i propri limiti e di come lavorarci.
In quello la fine di una relazione è davvero una scuola di vita, ti cambia profondamente. E se ci lavori bene, ti cambia in meglio.
Questo però non prescinde da quanto sia necessario amare se stessi e la propria vita.

[conogelato]

Posso essere d'accordo in parte. Essere soli al mondo può fare male, ma l'amore non è solo quello del partner. C'è l'amore dei figli, quello dei genitori, di fratelli e sorelle, quello degli amici veri e sinceri. Non è necessario stare in una coppia per amare ed essere amati. Il tuo concetto di amore è davvero molto ma molto limitato.

Veramente Astrid ci ha sottoposto il tema dell'amore nella Coppia. La tua vetusta concezione da figlia dei fiori, in questo caso non c'entra nulla.

[restodelcarlino]

tecnico chimico-fisico

La tua vetusta concezione da figlia dei fiori, in questo caso non c'entra nulla.

Chi avesse uno schermo di ultimissima generazione, e quindi "tornasolico", non si stupisca che sia diventato rosso scarlatto acceso.
E' normale reazione quando un post ha ph=1 (o meno)

[Vega]

:d

[dark lady]

Veramente Astrid ci ha sottoposto il tema dell'amore nella Coppia. La tua vetusta concezione da figlia dei fiori, in questo caso non c'entra nulla.

Si, ma lei ha chiesto come si manifesta l'amore, infatti, sei tu che hai tirato in ballo la solitudine e il fatto che non si può vivere senza amore. Cosa non vera, perché comunque l'amore ce l'hai nella vita, in ogni caso.

[Bauxite]

Serve modernità!
Una cosa tipo:" TESOROOOOOO, SE HAI FINITO TUTTI I LAVORI DI CASA E VUOI ANDARE A PRENDERE UN GELATO, TI LASCIO CINQUE EURO SUL TAVOLO IN CUCINA!*

"MA NO, AMORE, CONSERVALI PURE, PREFERISCO NON INGERIRE ZUCCHERI CHE POTREBBERO DARMI UNA SENSAZIONE DI BENESSERE EFFIMERO E MOMENTANEO ! PREFERISCO STIRARE E FARE ESERCIZI GINNICI PER TENERMI IN FORMA E APPETIBILE PER LA COPULA SEMESTRALE!"

[conogelato]

Si, ma lei ha chiesto come si manifesta l'amore, infatti, sei tu che hai tirato in ballo la solitudine e il fatto che non si può vivere senza amore. Cosa non vera, perché comunque l'amore ce l'hai nella vita, in ogni caso.

Rifletti: si può amare un gatto allo stesso modo di un marito? Una piantina di gerani allo stesso modo di un fidanzato? Un amico allo stesso modo di un compagno di vita?
Cosa fa la differenza chiedeva proprio Astrid nel post iniziale? Perché è facile cavalcare l'appiattimento generale del "tutto uguale", meno cercare di capire cosa ci realizza veramente....

Sempre Astrid continuava così:

"L'amore di coppia per me è un legame emotivo profondo e complesso che implica affetto, intimità, desiderio di vicinanza e volontà di condivisione e supporto reciproco.
Un cocktail di affinità che si combinano con intimità e passione e sono volte a un consapevole mantenimento della relazione e dell'equilibrio del benessere personale, altrui e di coppia."

[Vega]

I Pelosi anche di più!

[dark lady]

I Pelosi anche di più!

Come non quotare!!!

[LadyHawke]

Cono ha dimenticato di menzionare tra le varie opzioni amorose se si può amare un uomo come compagno di vita allo stesso modo di una compagna di vita e viceversa se una donna può amare allo stesso modo di un compagno di vita una compagna di vita donna.
Sì!

Al festeggiamento del matrimonio di mia nipote c'era anche una coppia gay, un parente della sposa
Si amano esattamente come una coppia etero, e senza ostentazioni o dimostrazioni agli altri.

Lo so che Cono come amore di coppia non considera affatto la possibilità che due persone dello stesso sesso possano amarsi ma anche quello è "un legame emotivo profondo e complesso che implica affetto, intimità, desiderio di vicinanza e volontà di condivisione e supporto reciproco."

Ma poi se vogliamo trovare un compagno/ a solo per compensare alla solitudine anche i nostri amici pelosi sanno dare affetto, amore e presenza, non è necessario un compagno/a umani per forza.

[dark lady]

Ma Cono può considerare quel che vuole, non è certo lui depositario della verità.
Ovvio che una coppia omosessuale può amare esattamente come una etero. Ho un sacco di coppie gay tra le mie amicizie e vedo dei gransissimi e solidi amori, fatti di condivisione, di supporto reciproco.
Che credo siano comunque gli ingredienti essenziali dell'amore. Di qualsiasi sesso e di qualunque tipo.

[Ale]

Rifletti: si può amare un gatto allo stesso modo di un marito? Una piantina di gerani allo stesso modo di un fidanzato? Un amico allo stesso modo di un compagno di vita?
Cosa fa la differenza chiedeva proprio Astrid nel post iniziale? Perché è facile cavalcare l'appiattimento generale del "tutto uguale", meno cercare di capire cosa ci realizza veramente....

Sempre Astrid continuava così:

"L'amore di coppia per me è un legame emotivo profondo e complesso che implica affetto, intimità, desiderio di vicinanza e volontà di condivisione e supporto reciproco.
Un cocktail di affinità che si combinano con intimità e passione e sono volte a un consapevole mantenimento della relazione e dell'equilibrio del benessere personale, altrui e di coppia."

Dipende, se una dozzina d'anni fa mi avessero costretto a scegliere se salvare la vita a Micio od alla famigerata.... vabbè ci siamo capiti...

[conogelato]

Come non quotare!!!

Ma Dio un giorno non vi chiederà (Dark e Vega, Laura 1 e Laura 2) se avrete amato il vostro gatto: vi chiederà se avrete amato gli Altri. Se avrete amato il vostro Prossimo. Il dramma grosso che vi sovrasta è questo.

[conogelato]

Dipende, se una dozzina d'anni fa mi avessero costretto a scegliere se salvare la vita a Micio od alla famigerata.... vabbè ci siamo capiti...

Ma anche te Ale, cosa avresti raccontato poi a Dio? Ragazzi guardate che Quel Momento arriverà. Per tutti. È inutile fare gli splendidi o cavarsela con qualche battuta. Dovremo rendere conto a Dio delle nostre azioni, delle nostre decisioni, delle nostre scelte.

[Vega]

Anche il cane ed il gatto sono gli altri.
Ma poi tu che ne sai del questionario di Dio?
Lo hai stilato tu?