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Risultati da 406 a 420 di 490

Discussione: Manifestazioni d'amore

  1. #406
    Opinionista L'avatar di Ale
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    @Cono per curiosità, secondo te qual'è l'età massima per poter permettersi tatuaggi, orecchini, jeans strappati etc?

  2. #407
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Infatti! Siamo pieni di tatuaggi e piercing anche in età avanzata e pieni di solitudine, Ladyhawke. Non ci attraiamo più reciprocamente. Proprio perché le donne sono sempre più mascoline e gli uomini sempre più effeminati: non dobbiamo vergognarci di ammetterlo. Stiamo perdendo tutti i riferimenti.....
    Ma Cono, mi spieghi chi lo dice che "non ci attraiamo più"? A me non pare proprio così, anzi.
    Le donne single che conosco lo sono perchè vogliono esserlo, perché hanno deciso che così stanno meglio. E questo non vuol dire che non attraggono gli uomini. Semplicemente magari evitano di impelagarsi in storie troppo impegnative.
    NEssuna delle mie amiche single è tale perché "non attrae gli uomini". Anzi, tendenzialmente li attraggono parecchio, e ne hanno pure più di uno. Solo, senza troppo impegno. Quindi, dove sarebbero queste donne mascoline che non attraggono gli uomini?
    Poi dovrai pure spiegarmi il nesso tra i tatuaggi e la solitudine, perché anche quello mi sfugge.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  3. #408
    Opinionista L'avatar di Ale
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    Citazione Originariamente Scritto da dark lady Visualizza Messaggio
    Poi dovrai pure spiegarmi il nesso tra i tatuaggi e la solitudine, perché anche quello mi sfugge.


  4. #409
    Opinionista L'avatar di Vega
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    La lista dei nesso sarebbe lunga
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  5. #410
    Opinionista L'avatar di Ale
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    Secondo voi, se andassi a farmi cancellare il timbro col laser poi mi sposerei a breve?
    ...che corro subito........








    -------------- --------------










    ....a farmene altri

  6. #411
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Breakthru Visualizza Messaggio
    Ripeto.
    Attendo una dimostrazione scientifica e non tutto è maschio e femmina in natura, non tutto! Te lo spiegai già in passato
    ....e cosa ti risposi in passato? Hai davvero bisogno che sia la scienza a dirtelo? Non è evidente che Uomo e Donna sono esseri relazionali? Ciò che manca all'uno è presente nell'altro!

    Relazione presuppone differenza.

    Affermare che la persona è originariamente e costitutivamente “relazione” significa però introdurre un concetto fondamentale, quanto oggi avversato, ossia quello di “differenza”.

    La relazione non si dà se non attraverso la differenza. La relazione infatti implica “l’altro”, pertanto implica qualcuno differente da sé. Se non c’è differenza non ci può essere relazione. Nell’essere umano assistiamo pertanto ad una sorta di paradosso: la sua identità passa attraverso il riconoscimento della differenza tra l’“io” e il “tu”. “Io sono ciò che non sei tu, tu sei ciò che non sono io”, “io posso definire me stesso solo attraverso il tu”.

    Ciò significa dunque riconoscere il limite intrinseco dell’essere umano: quel “non” presente nelle due espressioni sopra riportate evoca immediatamente il senso di tale limite-mancanza “ciò che non sei tu” “ciò che non sono io”.

    Ecco perché il rapporto tra dimensione individuale e sociale dell’identità della persona è un rapporto non privo di conflitti.

    L’altro è ciò che mi de-finisce, e quindi, al tempo stesso, è il mio limite. Questo, in un’ottica individualista che concepisce l’umano come “individuo autodeterminato e autodeterminante”, libero e svincolato da qualsivoglia costrizione, è inaccettabile. Fondamentale dunque, per affrontare temi che sollecitano riflessioni su concetti quali quelli di identità, differenza, relazione, è chiarire da dove si parte; occorre innanzitutto compiere un’opzione antropologica che contropropone ad una visione individualistica dell’umano, una concezione di persona come “essere in relazione, frutto di legami e generatrice di legami”.

    https://www.relationalontology.org/2...logia-sociale/
    amate i vostri nemici

  7. #412
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Oppure, anche per te, queste sono considerazioni medioevali?
    amate i vostri nemici

  8. #413
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    Escludendo a priori che tu abbia usato il termine "de scena" a-pene-do-segugio, puoi spiegare, con parole samplici, ad uno de' coccio, quali siano le "differenze ontologiche" alle quali fai riferimento?
    ...sempre che "ontologiche" non sia un "flatus vocis" senza senso (del quale, forse, ignori il significato), naturalmente....
    Anche te: ma davvero hai bisogno che a dirtelo sia un altro? Non lo evinci da solo? Non ti è bastato, fin dalla più tenera età, avere a che fare con bambini e bambine, ragazzi e ragazze, uomini e donne? Mica sarai cresciuto nella jungla, no? La Donna ha certe caratteristiche innate in lei (peculiarità, carismi, predisposizioni chiamale come vuoi)
    L'Uomo ha certe caratteristiche innate in lui.
    Negare questo, vuol dire negare alla radice la complementarietà fra i sessi. Vuol dire buttare tutto dentro il calderone insapore e inodore dell'indistinto, RDC. Appiattire tutto sulla linea grigia e piatta del non senso.
    amate i vostri nemici

  9. #414
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Relazione presuppone differenza.

    Affermare che la persona è originariamente e costitutivamente “relazione” significa però introdurre un concetto fondamentale, quanto oggi avversato, ossia quello di “differenza”.

    La relazione non si dà se non attraverso la differenza. La relazione infatti implica “l’altro”, pertanto implica qualcuno differente da sé. Se non c’è differenza non ci può essere relazione. Nell’essere umano assistiamo pertanto ad una sorta di paradosso: la sua identità passa attraverso il riconoscimento della differenza tra l’“io” e il “tu”. “Io sono ciò che non sei tu, tu sei ciò che non sono io”, “io posso definire me stesso solo attraverso il tu”.

    Ciò significa dunque riconoscere il limite intrinseco dell’essere umano: quel “non” presente nelle due espressioni sopra riportate evoca immediatamente il senso di tale limite-mancanza “ciò che non sei tu” “ciò che non sono io”.

    Ecco perché il rapporto tra dimensione individuale e sociale dell’identità della persona è un rapporto non privo di conflitti.

    L’altro è ciò che mi de-finisce, e quindi, al tempo stesso, è il mio limite. Questo, in un’ottica individualista che concepisce l’umano come “individuo autodeterminato e autodeterminante”, libero e svincolato da qualsivoglia costrizione, è inaccettabile. Fondamentale dunque, per affrontare temi che sollecitano riflessioni su concetti quali quelli di identità, differenza, relazione, è chiarire da dove si parte; occorre innanzitutto compiere un’opzione antropologica che contropropone ad una visione individualistica dell’umano, una concezione di persona come “essere in relazione, frutto di legami e generatrice di legami”.

    https://www.relationalontology.org/2...logia-sociale/
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  10. #415
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Ale Visualizza Messaggio
    Ah sicuramente per colpa del tatuaggio...

    Non essere sciocco: non è il tatuaggio in sé, ma come si vive, il taglio che diamo alla nostra esistenza.....
    Cavolo, a un certo punto della Vita bisognerà privilegiare le cose vere e importanti o è meglio continuare a vivere come eterni giovincelli?
    Spero tu sia più intelligente di Vega, non prenderla sul personale. È un'intera generazione di adulti a comportarsi così!!!
    Non sono gli orecchini, i piercing, i tatuaggi, i jeans strappati ad essere ridicoli, ma il modus vivendi, Ale. Il non prendere seriamente nelle mani la nostra esistenza. Si vive alienati, in un nostro mondo a parte, illudendoci che il tempo non passi.
    amate i vostri nemici

  11. #416
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da dark lady Visualizza Messaggio
    Ma Cono, mi spieghi chi lo dice che "non ci attraiamo più"? A me non pare proprio così, anzi.
    Le donne single che conosco lo sono perchè vogliono esserlo, perché hanno deciso che così stanno meglio. E questo non vuol dire che non attraggono gli uomini. Semplicemente magari evitano di impelagarsi in storie troppo impegnative.
    NEssuna delle mie amiche single è tale perché "non attrae gli uomini". Anzi, tendenzialmente li attraggono parecchio, e ne hanno pure più di uno. Solo, senza troppo impegno. Quindi, dove sarebbero queste donne mascoline che non attraggono gli uomini?
    Poi dovrai pure spiegarmi il nesso tra i tatuaggi e la solitudine, perché anche quello mi sfugge.
    Chi lo dice?!?!?!?!?!?!
    No, a questo punto mi fai davvero dubitare che tu sia una giornalista. Chi lo dice. A stento ho dovuto rileggere, Dark, a stento. Forse ti sei espressa male.

    Crescita zero
    Inverno demografico
    Culle vuote
    Matrimoni in calo
    Single in aumento
    Uomini e donne che vivono soli
    Depressione dilagante
    Studi di psicoterapia soldi out

    Chi è che scrive queste cose? La fata Turchina? Paperoga? Pikachu? O non piuttosto tutti i quotidiani del mondo? Chi lancia grida d'allarme, segnali rossi di pericolo parlando di narcisismo imperante, di edonismo e egoismo dilaganti? Il Mago Zurli'? Tonio Cartonio? Mary Poppins? O non piuttosto l'ONU, l'ISTAT, l'INPS, gli organismi non governativi, la Chiesa Cattolica?

    Ti preferisco quando fai la femminista d'assalto, guarda. Chi lo dice. Incredibile!
    Mi dici che giornale è il tuo? Dove non ci sono le notizie, tipo Novella 2000? Dove tutto è gossip, scoop, vita da vip e volemose bbbene?
    amate i vostri nemici

  12. #417
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Chi lo dice?!?!?!?!?!?!
    No, a questo punto mi fai davvero dubitare che tu sia una giornalista.
    dobbiamo passare al vaglio i nostri dubbi su quello che scrivono di sé i forumisti ?
    Chi lo dice. A stento ho dovuto rileggere, Dark, a stento. Forse ti sei espressa male.

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    Chi è che scrive queste cose? La fata Turchina? Paperoga? Pikachu? O non piuttosto tutti i quotidiani del mondo? Chi lancia grida d'allarme, segnali rossi di pericolo parlando di narcisismo imperante, di edonismo e egoismo dilaganti? Il Mago Zurli'? Tonio Cartonio? Mary Poppins? O non piuttosto l'ONU, l'ISTAT, l'INPS, gli organismi non governativi, la Chiesa Cattolica?
    io la faccio più semplice: se tante persone scelgono di non vivere secondo quel modello è perché ne vedono e ne hanno sperimentato l'infelicità;
    tutti noi siamo tendenzialmente conservatori, avversi al rischio e propensi a replicare stili di vita che conosciamo per educazione; insomma, quella che oggi si chiama "confort zone";

    quando questa regola viene sovvertita vuol dire che c'è una potente spinta reattiva di rifiuto, i cui motivi tu vorresti nascondere sotto il tappeto o sminuire come "egoismo";

    la realtà è solo che quel costrutto tradizionale è farlocco sul piano dei sentimenti, inadeguato; nel caso tuo, sei talmente fragile che puoi solo riproporlo, ma sembri il naufrago che suggerisca di bere l'acqua di mare per dissetarsi, e lo fa proprio perché l'ha bevuta e delira, mentre Costanza se la ride alla grande
    Ultima modifica di axeUgene; 14-10-2025 alle 07:54
    c'� del lardo in Garfagnana

  13. #418
    Opinionista L'avatar di Breakthru
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    ....e cosa ti risposi in passato? Hai davvero bisogno che sia la scienza a dirtelo? Non è evidente che Uomo e Donna sono esseri relazionali? Ciò che manca all'uno è presente nell'altro!

    Relazione presuppone differenza.

    Affermare che la persona è originariamente e costitutivamente “relazione” significa però introdurre un concetto fondamentale, quanto oggi avversato, ossia quello di “differenza”.

    La relazione non si dà se non attraverso la differenza. La relazione infatti implica “l’altro”, pertanto implica qualcuno differente da sé. Se non c’è differenza non ci può essere relazione. Nell’essere umano assistiamo pertanto ad una sorta di paradosso: la sua identità passa attraverso il riconoscimento della differenza tra l’“io” e il “tu”. “Io sono ciò che non sei tu, tu sei ciò che non sono io”, “io posso definire me stesso solo attraverso il tu”.

    Ciò significa dunque riconoscere il limite intrinseco dell’essere umano: quel “non” presente nelle due espressioni sopra riportate evoca immediatamente il senso di tale limite-mancanza “ciò che non sei tu” “ciò che non sono io”.

    Ecco perché il rapporto tra dimensione individuale e sociale dell’identità della persona è un rapporto non privo di conflitti.

    L’altro è ciò che mi de-finisce, e quindi, al tempo stesso, è il mio limite. Questo, in un’ottica individualista che concepisce l’umano come “individuo autodeterminato e autodeterminante”, libero e svincolato da qualsivoglia costrizione, è inaccettabile. Fondamentale dunque, per affrontare temi che sollecitano riflessioni su concetti quali quelli di identità, differenza, relazione, è chiarire da dove si parte; occorre innanzitutto compiere un’opzione antropologica che contropropone ad una visione individualistica dell’umano, una concezione di persona come “essere in relazione, frutto di legami e generatrice di legami”.

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    Primo, al tempo tu non risponderti. Ti ripeto affermare chd tutto è maschio e femmina in natura è una stupidaggine, anche se una frase è di effetto non vuol dire che non sia falsa.

    Nel brano da te postato non si fa riferimento esplicito a dei fantomatici carismi privi di fondamenta scientifiche

  14. #419
    Opinionista L'avatar di Ale
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    Non essere sciocco: non è il tatuaggio in sé, ma come si vive, il taglio che diamo alla nostra esistenza.....
    Cavolo, a un certo punto della Vita bisognerà privilegiare le cose vere e importanti o è meglio continuare a vivere come eterni giovincelli?
    Spero tu sia più intelligente di Vega, non prenderla sul personale. È un'intera generazione di adulti a comportarsi così!!!
    Non sono gli orecchini, i piercing, i tatuaggi, i jeans strappati ad essere ridicoli, ma il modus vivendi, Ale. Il non prendere seriamente nelle mani la nostra esistenza. Si vive alienati, in un nostro mondo a parte, illudendoci che il tempo non passi.
    Uh cominciano a volare parole grosse, sarà meglio che mi ritiri da sto thread prima che degeneri...
    ...cmq.il giorno che capirai che a noi va bene così sarà sempre ora

  15. #420
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Chi lo dice?!?!?!?!?!?!
    No, a questo punto mi fai davvero dubitare che tu sia una giornalista. Chi lo dice. A stento ho dovuto rileggere, Dark, a stento. Forse ti sei espressa male.

    Crescita zero
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    Chi è che scrive queste cose? La fata Turchina? Paperoga? Pikachu? O non piuttosto tutti i quotidiani del mondo? Chi lancia grida d'allarme, segnali rossi di pericolo parlando di narcisismo imperante, di edonismo e egoismo dilaganti? Il Mago Zurli'? Tonio Cartonio? Mary Poppins? O non piuttosto l'ONU, l'ISTAT, l'INPS, gli organismi non governativi, la Chiesa Cattolica?

    Ti preferisco quando fai la femminista d'assalto, guarda. Chi lo dice. Incredibile!
    Mi dici che giornale è il tuo? Dove non ci sono le notizie, tipo Novella 2000? Dove tutto è gossip, scoop, vita da vip e volemose bbbene?
    Cono, ti svelo un segreto: il fatto che la gente faccia meno figli - e io aggiungo, menomale, che siamo già troppi sul pianeta - non significa che non ci si attrae più. Piuttosto, significa che finalmente abbiamo imparato a usare gli anticoncezionali.
    Idem i matrimoni in calo: semplicemente, la gente ha imparato che non è indispensabile sposarsi. Questo non significa attrarsi meno. Anzi, si tromba molto di più, quindi non credo proprio che l'attrazione sia un problema.
    La depressione è un problema legato alla società odierna e alla difficoltà di inserirsi nel cambiamento. Siamo comunque in una fase di transizione epocale. Abbiamo vissuto il passaggio dall'era analogica a quella digitale e ora si sta vivendo una vera e propria rivoluzione legata alla digitalizzazione, che ovviamente destabilizza.
    Il fatto che gli studi di psicoterapia siano sold out è solo un dato positivo, che evidenzia la presa di consapevolezza di quanto la salute mentale sia importante. Un tempo era un tabù, oggi la gente, vivaddio, ha capito che si tratta di un percorso che serve a tutti.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

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