non lo so: non ho figli, perciò non posso capire
ok, non si dovrebbe essere "amici" dei figli, ma fare i genitori; però "oggi"c'è questa cosa:
siccome non siamo più una catena di montaggio, per dovere sociale, forse un traguardo del genitore potrebbe essere quello di dare un imprinting di gioia di vivere, "far vedere " questa cosa, nella misura del possibile;
come si fa ? non lo so
io so che avrei potuto avere figli in diverse occasioni, anche "convenienti", ma c'era sempre un ronzio di fondo; poi mi è successo di non avere nessun dubbio; la situazione non era affatto conveniente, ma ho buoni motivi per pensare che qualcosa di quell'adesione senza riserve e senza paura sarebbe arrivata;
ho idea che, nonostante le mille difficoltà , ecc... qualcosa di quella gioia originaria - se c'è stata - resta impressa e i figli la percepiscono;
questo non toglie che possano crescere figli fantastici anche coppie infelici; ma qui mi addentrerei in una palude ignota.





 
			
			
 
			 
					
					
					
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