A Padova, nel Salone dei Vescovi del Museo diocesano, fino al 19 aprile 2026 è possibile vedere la mostra dedicata a: “La Bibbia istoriata padovana. La città e i suoi affreschi”
Padova, Museo Diocesano, Salone dei Vescovi
L'edificio originario divenne il Palazzo Vescovile nel 1309, quando al complesso preesistente fu aggiunta una grande sala pubblica, il Salone . Nel XV secolo, gli edifici medievali furono trasformati in una residenza rinascimentale. Pietro Barozzi, vescovo di questa città dal 1487 al 1507, commissionò la decorazione del Salone; l'artista che scelse per dipingere i ritratti dei primi cento vescovi di Padova fu il vicentino Bartolomeo Montagna. L'attuale soffitto è incentrato sullo stemma di famiglia di Papa Clemente XIII (Carlo Rezzonico), vescovo di Padova dal 1743 al 1758.
Il manoscritto miniato fu realizzato da artisti della corte dei signori di Padova, i da Carrara. Questa famiglia aristocratica dominò la città tra il 1318 e il 1405, anno in cui Padova entrò a far parte della Serenissima Repubblica di Venezia.
La Bibbia Istoriata Padovana fu progettata per illustrare l’intera vicenda biblica. Non è noto se l’impresa sia stata completata: la sua realizzazione avrebbe richiesto ingenti risorse e tempi lunghi. Dopo la caduta della signoria dei da Carrara, il manoscritto fu disperso. Solo due porzioni conosciute hanno attraversato i secoli fino ai nostri giorni: una acquisita dalla famiglia Silvestri di Rovigo, noti bibliofili e collezionisti d’arte, che nel 1860 la donarono all’Accademia dei Concordi; l’altra passata al Duca di Sussex e dal 1840 conservata nella British Library di Londra. Di eventuali ulteriori sezioni non ci sono evidenze.
Per la prima volta dopo secoli, le due parti del manoscritto sono fianco a fianco nella mostra: un percorso tra arte, fede e storia.
La visita all’esposizione permette di apprezzare la qualità raggiunta dai miniatori e vedere riflessi nelle vignette, come in uno specchio, gli usi e i costumi, gli spazi architettonici e il territorio rurale della Padova tardo medievale”.
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