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Discussione: Tobias e l'angelo

  1. #1
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    Tobias e l'angelo

    Buon pomeriggio Carlino, mi hai dato la ferale notizia che nonostante il mio canto ammaliatore, accompagnato dal suono dell'arpa angelica, Cono e Pax sono irremovibili nel recedere dalla loro insana decisione.

    Anche per oggi ho scritto un post, ma lo dedico a te anziché a quei due ingrati

    Ti voglio raccontare alcuni "fattarelli" riguardanti Tobias, dal biblico Libro di Tobia.


    Raffaello Sanzio e aiuti, Madonna del pesce, 1514 circa, dipinto a olio su tavola trasferito su tela, Museo del Prado, Madrid. Il nome dell’opera deriva dal pesce che il giovane (di nome Tobias o Tobiolo) tiene in mano.

    La pala d’altare rappresenta una conversazione.

    Guardando l’immagine:

    al centro la Madonna col Bambino su un trono rialzato, ornato con intagli;

    sulla destra, san Girolamo con il libro biblico (tradusse in latino parte dell’Antico Testamento in lingua greca), vicino ai suoi piedi, il leone uno dei simboli a lui collegati;

    a sinistra c’è l’arcangelo Raffaele con le bianche ali; più in basso, quasi inginocchiato è Tobiolo, personaggio leggendario descritto nel “libro di Tobia”, che fa parte della Bibbia cattolica (Settanta e Vulgata), ma non della Bibbia ebraica: il Tanakh.

    Sullo sfondo la tenda verde scostata permette di vedere uno scorcio di cielo.

    La composizione è ricca di gesti e sguardi. Il Bambino Gesù guarda verso Tobiolo e lo benedice con le dita della mano destra, con la sinistra tiene aperto il libro tenuto da Girolamo.

    Il libro di Tobia fu redatto in Giudea nel 200 a. C. circa. È composto da 14 capitoli: descrivono la storia dell'ebreo Tobi. Il racconto è ambientato nell'VIII-VII secolo a.C..

    Tobi, deportato dagli Assiri, diventa cieco. Invia suo figlio, Tobiolo, da Ninive a Ecbatana, per riscuotere un credito, accompagnato dall'arcangelo Raffaele, inviato da Dio nella sembianza di un uomo, denominato Azaria. Durante il viaggio, l’angelo consiglia il giovane di sposare Sara e di catturare un pesce nel fiume Tigri, per estrarne cuore, fegato e fiele.

    Tornato a Ninive, Tobiolo con il fiele guarisce il padre dalla cecità; con il cuore e il fegato del pesce, scaccia il demone Asmodeo che tormenta sua moglie Sara.

    L'arcangelo Raffaele prima di lasciare quella famiglia per tornare al cielo, rivela la sua natura.

    Il quadro fu commissionato a Raffaello da Giovanni Battista del Doce per la cappella di Santa Rosa da Lima, nella chiesa di San Domenico Maggiore, a Napoli. Qui rimase fino al 1638, poi divenne possesso del viceré del Regno di Napoli, Ramiro Felipe Núñez de Guzmán, duca di Medina de las Torres: un comune spagnolo nell’Estremadura.

    Il governo di Núñez de Guzmán nel Regno di Napoli durò fino al 1644. Durante il suo mandato ci fu l’eruzione del Vesuvio nel 1638, numerosi terremoti, l’aumento delle epidemie e della povertà. Fece migliorare urbanisticamente Napoli. Una strada del centro storico di questa città è a lui dedicata: Via Medina.

    Alla fine del suo mandato Núñez de Guzmán fece inviare numerosi oggetti d'arte da Napoli a Madrid, anche come dono a Felipe IV, re di Spagna e imperatore dal 1621 alla sua morte nel 1665.

    Fra quei beni artistici c’era il quadro dedicato alla “Madonna del pesce”, depositato all’Escorial.


    L'Escorial è un grande complesso monumentale situato in Spagna. Costruito tra il 1563 e il 1584, rappresenta il più importante monumento architettonico del Rinascimento in Spagna.

    Questo quadro di Raffaello fu preso dalle truppe napoleoniche e trasportato a Parigi dal 1813 al 1822. In quel periodo ci fu la trasposizione del dipinto dalla tavola alla tela.

    In chiusura, un altro dipinto riguardante Tobias


    Filippino Lippi, Tobias e l'angelo, pittura a olio e tempera su pannello di pioppo, 1472 circa, National Gallery of Art, Washington. Il dipinto è su un piccolo pannello: misura 32,7 cm × 23,5. Raffigura la scena biblica di Tobiolo tenuto per mano dall’arcangelo Raffaele, accompagnati da un cane con pelo bianco. Sul loro fianco si vedono alberi e un fiume. Sulla destra si scorge una torre e delle case.

    Il racconto religioso di Tobiolo e l’angelo era popolare tra i ricchi mercanti della Firenze rinascimentale, perché ci sono temi come il recupero dei crediti, la guarigione dei malati, il giovane che riceve consigli dagli anziani, il pesce simboleggia Gesù Cristo, l’acqua del fiume Tigri il battesimo. Aveva anche risonanze con l'esperienza comune dei figli dei mercanti inviati in missioni commerciali in luoghi lontani.
    Ultima modifica di doxa; 12-12-2025 alle 19:34

  2. #2
    Grazieee!!!
    Molto interessante...col riferimento alle origini di via Medina.
    Via Medina, nel cuore pulsante di Napoli: dalla vicina chiesa di Santa Maria Incoronata si parte per il giro delle chiese gotico-angioine di Napoli...
    (non ho mezzi per scrutare il futuro: la riapparizione dell'illustre coppia é stata giudicata improbabile, ma per il vate empolese nulla é impossibile )

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