Credo di essermi spiegata male, nel senso che -presa dal fastidio- mi sono concentrata sul distruggere, spiegare ciò che ci trovavo di inaccettabile, rilevandone esclusivamente i difetti. Il film di per sé -preso da solo- avrebbe un senso, ha una sua coerenza stilistica; l'uso del montaggio al contrario non è originale ma in un film del genere è necessario, perché riesce a rendere particolare una storia altrimenti tristemente banale (riassumibile in due parole: la coppia dalla vita abbastanza serena la cui esistenza è stravolta in una serata. Fine della trama). Se si monta il film in modo "cronologico" esso perde molta della sua attrattiva e penso che su questo tu possa convenire, quindi bravo il regista. Gli attori sono abbastanza bravi (Bellucci a parte, ma vabbe' per i miracoli rivolgersi altrove), bello il fatto che sia il riflessivo a scatenare la violenza pura, mentre lo stravolto cassel non riesce a mettere a fuoco la sua vendetta, rischiando di lasciarci anche lui le penne. Bello anche il fatto che il vero colpevole l'abbia fatta franca, a dimostrazione che il tempo distrugge tutto e restano solo desolanti macerie, poca possibilità di qualsiasi riscatto. Il film di per sé sarebbe bello -insostenibile ma bello anche per questo. Vuole essere insostenibile: bravo anche su questo il regista.Originariamente Scritto da mat612000
Ciò che mi lascia perplessa è l'intenzione del regista, o almeno quella da lui professata. Se lo separi da essa e lo giudichi in modo avulso da qualsiasi significato di realistica denuncia sociale, esso narra di una vicenda estrema, forse un po' fuori dalle righe o dalla consuetudine, ma plausibile. Del resto il cinema non deve copiare la realtà, altrimenti uno come Tim Burton avrebbe chiuso in partenza.
Se però sento il regista difendere quella scena parlando di denuncia sociale, di mostrare la realtà e bla bla bla... comincio a chiedermi in quale ambiente sia vissuto, perché a me non risulta che tali scene facciano parte della quotidianità dello stupro. Se tieni conto delle intenzioni che voleva avere diventa retorico e furbetto. L'ho detto, il problema è che lo trovo intellettualmente scorretto, la mia critica tiene pesantemente conto di ciò. Il film di per sé -tecnicamente- non sarebbe male, ma io separo i due piani. Da donna, certe furbate di marketing mi danno fastidio, ma ovviamente il mio giudizio è e vuole essere soggettivo, ci mancherebbe altro. Sono contenta che tu l'abbia visto. Potersi confrontare su qualcosa è sempre piacevole, anche nella diversità di vedute. In fondo questo 3d dovrebbe invogliare a vedere i film di cui si legge e a discuterne, oltre che a stroncare i propri.