[QUOTE=Matthias]L'ho letto, stavo ribadendo il perch
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Membro del Consiglio degli Admin
[RIGHT][I]L'ironia
S
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I calcoli, purtroppo, invecchiano rapidamente e in ambito energetico di questi tempi anche la matematica diventa opinione. Non c'è dubbio che con l'attuale tecnologia delle celle a combustibile occorrerebbero investimenti proibitivi per ottenere l'idrogeno in quantità industriali, quali quelle necessarie al fabbisogno dell'autotrazione. I petrolieri hanno già da tempo messo le mani avanti dicendo: "Vi serve idrogeno? Non vi preoccupate, ci pensiamo noi, utilizzando gli idrocarburi". Dopo di che si va dalla padella nella brace e tutti se ne sono resi conto. Alternativa? Il nucleare, ovviamente, in modo che se non finiamo arrostiti dall'effetto serra rischiamo la "sindrome cinese". L'importante è che la barra del timone rimanga saldamente nelle mani delle attuali lobbies che gestiscono il fabbisogno energetico mondiale.Originariamente Scritto da Matthias
Eppure c'è in giro della brava gente che qua e là, nel mondo, continua a cercare alternative sane e praticabili. Se date un'occhiata per esempio a questa paginetta:
http://www.sandia.gov/news-center/ne...batt/nano.html
scoprirete che due simpatici ragazzi dei Sandia National Laboratories americani stanno sperimentanto delle fuel cell ad acqua autosufficienti. Se non ho capito male, utilizzando dei nanotubi di porfirina - sostanza organica estraibile da clorofilla e emoglobina - riescono a realizzare il ciclo acqua - idrogeno - acqua, avvalendosi esclusivamente dell'energia solare. In altri termini queste celle esposte al sole scindono la molecola di acqua ottenendo gratis l'idrogeno che rimane disponibile, a richiesta dell'utilizzatore, per fornire energia elettrica derivante dalla sua "ricomposizione" con l'ossigeno. Geniale, no?
Ovviamente occorrono tempi più o meno lunghi per sviluppare tecnologie del genere su scala planetaria. Se però la gente fosse meglio informata su questo tipo di "strategie" la pianteremmo di barcamenarci tra petrolio e nucleare, come conviene a politici, magnati, multinazionali e faccendieri, e cercheremmo di incoraggiare il più possibile finanziariamente queste ricerche alternative, per accelerarne la realizzazione.
In conclusione io direi: andiamo pure avanti col petrolio finchè ce n'è, ma non ributtiamoci sul nucleare come unica alternativa di grande scala praticabile. Guardiamoci invece intorno per scoprire le nuove mete ancora raggiungibili dalle possibilità umane, situate al di fuori degli interessi dei "pescecani" che infestano il pianeta. Può darsi che in questo modo allungheremo la vita a noi stessi e all'ecosistema che ci ospita. Inoltre, se si trovasse energia a basso costo per tutti, la tecnologia riuscirebbe laddove ha sempre fallito la politica. Utopia? Mah...
Ultima modifica di emiliosansone; 12-02-2006 alle 10:20