Ciao a tutti, so che la domanda non
Ciao a tutti, so che la domanda non
potrei rispondere enzo moscato. e farei torto aa ascanio celestini, moni ovadia, paolini...
qualche anno fa ti avrei detto leo de berardinis (quanto manca, quanto manca, quanto manca)....
basta uscire dagli schemi del solito teatro di salotto, visto e rivisto, di ciò che già è stato detto per trovare voci molto più che interessanti.
ahimè... non ho una risposta univoca...
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neppure io saprei risponderti con precisione...
ma parli di autori viventi?
fra quelli citerei sicuramente benni, per quanto possa apparire scontato, io trovo che i suoi dialoghi siano veramente carichi di un vigore entusiasmante.
Moderatrice Teatro
[COLOR=Blue][SIZE="1"]quando arrivi a capire di una persona il motore che spinge ogni sua azione, quella parte interiore che nessuno vede, quella sua unicit
parlo sia di viventi che non.
ecco, benni... vedi? non si può fare: io l'avevo dimenticato.... e non perchè non meriti di essere citato.
eduardo? ce lo dimentichiamo, lui?
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io come dicevo devo ancora capire esattamente chi e cosa preferisco, ma ultimamente mi sto dedicando alla lettura di alcuni classici italiani dall'arcinoto pirandello (che era un vero e proprio fuoriclasse della prosa) a dario fo.
ma sinceramente non dimenticherei di nominare uno dei pochi veri scrittori di teatro dei secoli scorsi Ruzzante
Moderatrice Teatro
[COLOR=Blue][SIZE="1"]quando arrivi a capire di una persona il motore che spinge ogni sua azione, quella parte interiore che nessuno vede, quella sua unicit
Originariamente Scritto da Lisa
tuttavia... mi piace pensare che tradizione cultura, e antico e gi
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Jean Paul Sartre...!
Fra gli italiani Eduardo de Filippo...
[I][B][FONT="Century Gothic"][COLOR="Navy"]"...Cose errate che paiono giuste dapprima, ma per quanto ci
Originariamente Scritto da Lisa
Arcinoto s
Fra gli italiani Eduardo de Filippo...[/QUOTE]
vero
Ho aspettato ora direi che tocca a me.
Sinceramente anche io avrei un po' di difficolt
Scusate, ma a parte il fatto che non saprei giudicare Shakespeare come autore teatrale, dato che le opere che noi abbiamo non sono le opere che lui ha messo in scena...
Ma le ha scritte molti anni dopo
tipo il Giulio Cesare lo ha scritto circa 15 anni dopo!
Ma per me va smitizzato l'autore fine a se.
La scrittura in teatro deve essere non uno spettacolo gi
[QUOTE=Dario]Scusate, ma a parte il fatto che non saprei giudicare Shakespeare come autore teatrale, dato che le opere che noi abbiamo non sono le opere che lui ha messo in scena...
Ma le ha scritte molti anni dopo
tipo il Giulio Cesare lo ha scritto circa 15 anni dopo!
Ma per me va smitizzato l'autore fine a se.
La scrittura in teatro deve essere non uno spettacolo gi
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Nonsono d'accordissimo con Dario riguardo al testo teatrale.
E' stravero che che in teatro a farla da padrona
mi trovo in parte d'accordo con te diablo, ma se devo essere sincera quello che amo è ricercare le basi di una comunicazione teatrale che vuole essere fatta di gesti molto più che di parole.
in questo senso mi ricollego a quello che dice dario, anch'io trovo che dario fo sia un grande del teatro contemporaneo attuale, e la struttura delle sue opere scritte arriva direttamente dall'esperienza della comunicazione teatrale. la comunicazione arriva a più livelli e anche se alla fine si ritorna ad una sorta di "struttura" che permette la rappresentazione... è anche vero che tutto il teatro si avvale di una ricerca che non può tenere molto in considerazione le sole parole scritte... a volte mi soffermo a pensare che una delle migliori rappresentazioni teatrali che ho visto non aveva una sola parola, ma alla fine a me sembrava di aver sentito parlare gli attori per ore...
il discorso base è sempre quello che riconduce alla comunicazione, per cui per me gli autori migliori sono quelli che hanno sperimentato la comunicazione non verbale prima ancora di quella verbale. poi va da sè che ci sono dei testi di un altissimo spessore retorico, grammaticale, semantico etc... che spesso poi sono più belli da leggere che altro...
Moderatrice Teatro
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