Marco, i referendum, per essere validi devono avere un quorum. Si parte dal presupposto che una persona decida di andare a votare o meno per scelta personale, non perché un prete in un paesino piccolo entra nel seggio per controllare chi voti o meno (è successo in tanti seggi e ti consiglierei di evitare di negarlo o di sminuirne il significato). Inoltre se l'astensionismo non fosse stato organizzato dall'alto, un elettore contrario -non avendo indicazioni su come si sarebbero comportati gli altri- sarebbe andato a votare NO, essendo incerto sui risultati e temendo una vittoria del SI. Ha potuto rimanere a casa tranquillo perchè qualcuno in tv ha detto: "chi è contrario non vada proprio a votare, così li freghiamo, tutti a mare..."Originariamente Scritto da marco68
L'astensionismo deve essere una scelta privata, non una strategia politica e soprattutto non deve essere organizzato: invitare i cittadini a non esprimersi e quindi a non compiere il proprio diritto/dovere di partecipare alla cosa pubblica è antidemocratico e antieconomico, perché chi ha reso uno spreco di denaro queste consultazioni è chi ha tifato per l'astensionismo. Il comitato referendario non ha sprecato niente: aveva le firme previste per legge per porre all'attenzione di tutti i suoi quesiti e nel momento in cui essi vengono recepiti NON SONO PIU' I REFERENDARI A CHIEDERE DI ESPRIMERSI, MA LO STATO. Diventano referendum dello stato italiano.
L'astensione dovrebbe indicare personale disinteresse, non contrarietà. Inoltre è stata snaturata la posizione degli indecisi, dei menefreghisti, fagocitati dalla propaganda cattolica. Io conosco persone disinteressate che si sono infastidite in quanto il loro non-voto sarebbe stato assimilato ad una volontà di conservazione della legge, cosa che non era. Tanto che si sentivano costrette ad andare a votare scheda bianca, pur di fare il distinguo. Il che è un assurdo: chi non voleva andare a votare per andare al mare avrebbe dovuto recarsi ai seggi per votare scheda bianca, in modo da affermare di fregarsene di andare a votare?
Tu non puoi dire che gli italiani abbiano voluto quella legge, perché non puoi discriminare tra gli astensionisti. Non puoi dire che tale legge sia stata difesa, perché non ha vinto il no. L'unica cosa che puoi dire è che gli italiani se ne sono fregati di andare a votare, un paese ufficialmente di qualunquisti.
Per far vincere la propria richiesta bisogna avere il 50%+1 DEL QUORUM, NON DELLA POPOLAZIONE ITALIANA, cioè una cifra approssimabile max al 27% degli aventi diritto. Il che vuol dire che tale porzione di cittadini italiani ha tutto il diritto di far valere la propria idea, invece di essere spernacchiata, perché è in numero tale da far avere alle proprie idee dignità di legge. Invece per far vincere il referendum, secondo la tua tesi, era necessario che si recasse a votare SI il 50%+1 degli elettori, come se il quorum dovesse essere formato solo dai favorevoli, cosa non scritta nelle leggi elettorali. Quindi sì: in condizioni normali, senza il trucchetto dell'astensionismo, il SI avrebbe vinto perché avrebbe superato il 50%+1 del quorum. Il quorum è stato inoltre fittiziamente alzato non ripulendo le liste elettorali dei defunti, permettendo il voto all'estero in zone dove i cittadini non hanno neanche ricevuto il certificato elettorale e non permettendo il voto fuori sede.
