infatti, Solaika, volevo proprio fare la distinsione fra i tipi di sofferenza: alcuni sono determinati da scelte nostre, altri da eventi al di fuori di noi...
Come dici tu, non penso ci sia una gradazione nelle sofferenze, ma sicuramente, è vera l'intensità con cui ognuno di noi vive tale sofferenza, quindi la mia non è né più né meno di un'altra... è, diciamo, dettata da eventi
E quindi, concludo, dicendo che alcune sofferenze ci insegnano molto, su di noi, su come reagire, sugli altri esseri umani, sulla vita... e quelle, anche se orribili, forse è necessario superarle per arricchirci, per stare meglio, per essere felici...servono anche a capire meglio il prossimo forse...(non sempre, quella è più questione di natura)...
Le altre, fanno parte della vita, e l'unico modo che ho trovato io, è quello di lasciarla vivere senza tentare di soffocarla, come ho fatto per anni...consapevole che c'è, fa parte di me... ho scoperto che se la lascio vivere e manifestarsi quando vuole, lei lascia vivere meglio anche la felicità..."convivono"...avranno trovato un compromessoe io sto bene
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