Vi proporrei di scrivere ancora qualcosa insieme. Ho visto che un tentativo ci è gia stato ma ad un certo punto non sono piu riusciti ad andare avanti. L'incipit è questo:
L'incrociai sulle scale, come accadeva raramente. Un impercepibile inclinazione del capo in avanti era la replica del suo saluto di sempre, timido, discreto, signorile. Ma quel pomeriggio lo sguardo non fu basso. Per un infinitesimale istante un raggio verde di luce prese vita fra le palpebre ed affondò nei miei occhi come uno spillo che diede fremito, turbamento, stupore. Non era mai stata tanto affascinante, tanto sensuale e tanto donna. Era come se, dall'antro degli oltre quarant'anni al di la del quale si era eclissata, un gemito disperato avesse fatto rotolare la pietra che occludeva quell'antro portando alla luce, per un solo istante, un ormai troppo soffocato desiderio di vita. Avevo trent'anni, allora. Fino ad allora avevo fremuto soltanto per le coetanee, le ragazzine che mi lusingavano per la possenza fisica del corpo curato dalla palestra e dalle attenzioni che gli dedicavo. Il fremito di quel pomeriggio, invece, era stato ....
Ecco adesso a voi. Vi indico solo i nomi di questi due personaggi. Lei è Eleonora. Ha circa 50 anni portati deliziosamente. Elegante, raffinata, discreta, trasuda signorilità da ogni tratto, ogni movenza, ogni dettaglio con cui cura la sua immagine. Lui è Aurelio, 35 anni, votato al celibato ma donnaiolo fino all'inverosimile. La scena è un palazzo molto signorile nel centro storico di firenze del quale affido la descrizione a qualche romantico fiorentino. Ah dimenticavo. ho gia una traccia del racconto. Non è da escludere quindi che prenderò in considerazione tutto quanto è affine a quella traccia che, chiaramente, resterà un mistero. Bene cominciamo e buon divertimento.