Ciao a tutti,quanti di voi per molto tempo hanno pensato di controllare la propria vita?
O le persone che frequentiamo,che amiamo,il lavoro che facciamo,e attraverso quale evento hanno preso coscienza che non e' cosi?
Lo chiedo perche' in questo momento della mia vita ho sviluppato questa certezza,non e' stato facile,non e' una resa o un subire
e' piuttosto sviluppare la capacita' di capire quando non puoi fare nulla se non passare attraverso le cose che ti arrivano.
Inoltre per quanto possa essere terribile l'esperienza che ci tocca,
riuscire anche in seguito ,a vedere quanto siamo cresciuti,
credo proprio che la sofferenza ci faccia crescere,lo so puo' spaventare,
ma se voi chiedete a un po' di gente ,vedrete che gli eventi piu' traumatici
sono anche quelli che poi hanno dato una marcia un piu',e che spesso la resa
e' stata la salvezza in alcune situazioni.
Certo detto in due parole non e' facile ,e' un'argomento molto articolato,
ma basta parlare delle proprie esperienze
magari per rendersi conto che nelle nostre enormi diversita' spesso siamo uguali.
Mi sono opposta ad un sacco di cose che accadevano nella mia vita,
ho seguito l'istinto la mia etica morale ,
ho sempre forzato sul fatto ,che attrverso il dialogo si risolvono molte cose,
in ambito lavorativo ho sempre pensato alla collaborazione,
ho sempre preteso e dato molto rispetto,ma e' successo che alla fine,
tutto e' andato comunque male.
Allora ti fai un sacco di sensi di colpa,ti fai un sacco di domande ti piagi un po' addosso dai la colpa alla sfortuna,quando poi hai completamente sviscerato questa parte,allora che fai?
Ora sei li,la tua vita e' tutta da reimpostare,certo qualcosa non ha funzionato,
ma ormai sei al crocevia,il lavoro non arriva,pur naturalmente aver cercato moltissimo,i rapporti con gli altri sono pochissimi,forse perche' sono troppo esigente,
forse perche' l'amicizia come intendo io ,e' rarissima.
La famiglia vive di riflesso ,il disagio economico porta malessere generale,
ma anche li e' inutile farsi sensi di colpa,
restare senza lavoro non e' stata una scelta.
Allora non necessariamente quello che seminiamo porta buoni raccolti,quindi oltre il discorso del non controllo subentra anche quello delle aspettative.
Es:faccio un lavoro che adoro,investo moltissimo in esso ,finalmente riesco a fare carriera,ma poi mi accorgo che ho fatto carriera solo per essere usata,li ti crolla il mondo addosso.
Certo il mondo del lavoro e' spietato,ma il problema e' che io mi sono fatta un'illusione tutta mia,pensando che se davo tanto ricevevo tanto,ma anche li' non e' sempre cosi,allora le aspettative,che fanno parte di noi o per lo meno credo di molti,anche quelle sono una terribile trappola.
Credo che dovremmo riuscire a vivere con piu' leggerezza,non superficialita' sia chiaro,ma farsi meno illusioni,
essere consapevoli che le cose accadono e basta,
non necessariamente per colpe ,non necessariamente per mancanze,
forse solo perche' ad ogniuno di noi tocca fare la propria parte,forse perche'
si cresce tutta la vita non si smette mai,e piu' superi esami difficili
e di piu' difficili ne arrivano.
Quando arivo a sfiorare l'orizzonte tanto atteso,di fronte a m ecco comparire un nuovo orizzonte ancora piu' lontano ancora piu' arduo.
La vita, bella scommessa!!!!!!!!!!!!!!!!